di Massimo Capitani

Venerdì 8 Febbraio si è svolta la riunione di Boxe dilettantistica alla Rufina, il programma comprendeva, oltre ai vari incontri, anche il rematch – dopo il pareggio dello scorso Dicembre –  fra Gori e Romero e la rivincita fra Ardito e Boretti, nel primo match aveva prevalso Boretti. Saltato all’ultimo minuto il match più atteso, quello fra Obbadi e il ligure De Montis.
L’evento, organizzato dalla Boxe Valdisieve in collaborazione con l’Accademia Pugilistica Fiorentina e la Boxe Mugello,  ha mantenuto le premesse di spettacolo e agonismo, riscuotendo il favore del numeroso pubblico  intervenuto.


La serata inizia con i 56 kg, Bana Fabriel e Accorinti Alessandro. Bana inizia con aggressività e determinazione, la sua azione è caratterizzata dalla combinazione montante sinistro basso e gancio al volto. Accorinti replica con il gancio destro di prima intenzione, troppo prevedibile; ma soprattutto con il destro, portato dritto e in montante. Bana dopo l’avvertimento dell’arbitro a girare i colpi segue la raccomandazione del suo angolo ed inizia a portare colpi dritti. Nella seconda ripresa Bana costringe Accorinti al conteggio. Nella terza ripresa Accorinti aumenta il ritmo e Bana replica, pugili stanchi ma ancora volitivi che finiscono cercando generosamente di prevalere l’uno su l’altro. Si aggiudica il match Accorinti suscitando lo sconcerto di Bana e del suo angolo e qualche perplessità in noi che scriviamo.
Per i 52 kg si affrontano Platania Luca e Iacovino Moreno. Platania soffre per le prime due riprese la fisicità dell’avversario che lo pressa con determinazione facendo valere il divario anagrafico fra i due. Fra il pubblico si sente chiaramente l’esortazione dell’ex campione d’Italia di Ivano Dagliana –  zio di Platania – che consiglia il nipote a non scambiare con l’avversario più potente e a girare al largo del suo destro. All’inizio della terza ripresa l’azione di Iacovino rallenta e Platania riesce a mettere qualche colpo pulito; in seguito Iacovino viene richiamato dall’arbitro per una testata, questi probabilmente gli elementi che consentono a Platania d’impattare il match; il giovane pugile sceso dal ring incassa i complimenti dello zio per il coraggio dimostrato.
Il terzo match della serata vede, per i 64 kg, Esteban Michael e Sicuranza Gianni. Sicuranza sfrutta il suo allungo per contrastare l’aggressività di Esteban che cerca la misura per piazzare i suoi colpi corti. Nel corso della seconda ripresa, ma soprattutto nella terza, Esteban riesce a superare i colpi di sbarramento dell’avversario andando a segno con combinazione dritte, spesso trovando la misura con il sinistro per poi portare il colpo con la mano dietro.
Vince ai punti Esteban.
Il match che segue è l’atteso rematch fra Gori Lorenzo e Romero Oruam, per i 64 kg. Romero inizia attaccando, la sua azione risulta però troppo precipitosa e scomposta, Gori è comunque bravo ad arginarla ed a rientrare con combinazioni al volto. Vince ai punti Gori che prevale sull’avversario dopo il pareggio del primo match.
Per i 75 kg si affrontano Sarti Leonardo e Conte Gianluca. Dopo un inizio sotto ritmo del primo round, il match si accende a partire dalla successiva ripresa. Sarti impone il suo pugilato vario e redditizio, precisi i suoi colpi sia in fase di attacco che di rientro, al termine le schivate millimetriche. Pregevoli  in particolar modo il piede perno che elude l’attacco dell’avversario e il montante sinistro alla punta del mento.
Conte subisce il conteggio nella seconda e nella terza ripresa ed un richiamo in quest’ultima, finendo per perdere ai punti.
Battaglia per il sesto match della serata fra i 69 kg, Spagnoli Alberto e Cataldi Daniele. Spagnoli soffre l’agonismo e la forza fisica dell’avversario  che viene avanti con potenti ganci al volto nel corso della prima ripresa. A partire dalla seconda lo Spagnoli, consigliato dall’angolo, è bravo ad intensificare la sua azione arginando gli attacchi di Cataldi che rimangono però pericolosi soprattutto con il gancio sinistro. Vince ai punti Spagnoli che riesce ad unire alle sue doti tecniche, capacità da incassatore e cuore.
Birmanti Lorenzo e Giommetti Gabriele incrociano i guantoni per i 70 kg. Giommetti è bravo a prendere il centro del ring ed a muovere le mani con continuità. Troppa passiva l’azione di Birmanti che non riesce a cambiare l’inerzia del match. Vince Giommetti nonostante l’arbitro lo sanzioni con un richiamo ufficiale nella terza ripresa.
Il penultimo match, per i 75 kg,  è la rivincita fra Boretti Vieri e Ardito Filippo. Più reattivo Ardito ad inizio match che va a segno con alcune combinazioni, Boretti stenta a trovare la misura e la sua azione non decolla fino alla seconda ripresa. L’ultima ripresa si apre con scambi a due mani pericolosi, al termine di uno dei quali Ardito costringe Boretti al conteggio con un gancio in uscita. Boretti cerca la replica ma i colpi di Ardito lo costringono al secondo conteggio. Vince ai punti Ardito, che con la continuità di prestazioni esalta le sue indiscusse doti tecniche.
L’ultimo match è quello fra gli 81 kg Buti Christian e Casamassima Marco. All’agonismo e all’irruenza di Buti, Casamassima risponde con il suo pugilato più tecnico e preciso.  La somma delle due prestazioni produce il secondo pareggio del cartellone.
Al termine della serata, mentre gli addetti al ring smontano la struttura, gli organizzatori si rallegrano per il passivo economico contenuto, qui la passione è autentica come i conti da far quadrare, con altre entrate, al termine del mese.

 Foto di Corrado Sacchi

Di Alfredo