di Giuliano Orlando
Il 13 maggio scorso, la OPI 82 in collaborazione la Matchroom e la diretta DAZN, all’Allianz Cloud di Milano faceva riscontrare l’esaurito nella nuova struttura, dove le sorprese furono il pepe della serata. Il romano Giovanni De Carolis, tolse la cintura Intercontinentale WBO supermedi all’imbattuto Daniele Scardina, l’idolo del pubblico milanese, battendolo per KOT al quinto round, il welter ucraino Maxim Prodan mette al tappeto il venezuelano Luis Romero al sesto round, ma il gong lo salva. Nel, settimo Prodan si getta all’attacco in modo scriteriato e viene punito da un rivale più accorto e furbo. A distanza di dieci mesi si riaccendono le luci all’Allianz e nella locandina del 24 marzo, firmata OPI 82, troviamo ancora Daniele Scardina e Maxim Prodan. E qui prende il via una storia degna di un giallista. Tra De Carolis e Scardina era prevista la rivincita, prontamente inserita nel cartellone milanese inizialmente fissato a febbraio. A meno di un mese, come un fulmine a ciel sereno, Scardina fa sapere di non riuscire a fare il peso, passando nei mediomassimi. A quel punto il promoter della OPI offre a De Carolis l’alternativa di affrontare Ivan Zucco, ma il pugile romano rifiuta il cambio. Alessandro Cherchi spiega nel dettaglio il perché: “De Carolis, che nel frattempo ha creato un suo team autonomo, mi spiega che lui si è allenato per affrontare Scardina che ha un certo tipo di boxe, diversa da quella di Zucco, ragion per la cosa non può andargli bene. Io capisco le sue ragioni e prendo atto. D’altronde in quel momento non avevo altre alternative. Tra l’altro gli confermavo la borsa pattuita , come aveva intascato nel primo incontro. La nuova situazione ci costringeva anche a far slittare al 24 marzo la nuova data. Mancando il match più importante è stato necessario rivoluzionare la locandina puntando su Ivan Zucco e con Scardina al debutto da mediomassimo”.
Per Ivan Zucco (16) avete scelto Germaine Brown (12-1) un inglese di colore poco conosciuto in Italia, ma assai pericoloso, una sola sconfitta subita l’11 giugno scorso a Wembley contro l’emergente londinese Zak Chelli (12-1), 25 anni pro dal 2017. In quell’occasione il nostro Fabio Turchi venne battuto da Richard Riakporhe (16) 33 anni, che punta al mondiale. Perché è stato tolto dal programma il romano Mirko Natalizi?
“Certo, l’inglese Brown arriva a Milano per vincere, tocca a Zucco dare prova di maturità e disputare una prova importante per dimostrare che l’Internazionale WBC supermedi che detiene è un punto di partenza e non di arrivo. Ivan è consapevole di questo, come era disposto ad affrontare De Carolis pur sapendo che avrebbe rischiato parecchio. Il motivo dell’assenza di Natalizi è semplice. Ha fatto sapere tramite il suo maestro Vagni, che punta a prendere parte ai mondiali dilettanti in programma a Maggio a Tashkent in Uzbekistan, che serve per le qualificazioni per i Giochi di Parigi 2024. Una decisione personale, per cui il pugile non fa più parte della nostra scuderia”.
Daniele Scardina (20-1) resta in programma e debutta nei mediomassimi, affrontando Cedric Spera (17-9) belga di 33 anni, pro dal 2010, per la prima volta in Italia, reduce da tre vittorie, esperienza sui ring europei, ma anche in Canada, Australia e Africa. Un test sulla carta non certo proibitivo, in attesa di capire i programmi del pugile milanese che svolge gli allenamenti a Buccinasco nel milanese. Gli appassionati, ritroveranno il welter ucraino Maxim Prodan (20-2-1) residente in Lombardia da anni, che ha parecchi tifosi. Molto interessante la difesa del romano Francesco Russo (12-2) della cintura superwelter contro il veneto Christian Mazzon (9-4). Il primo è cresciuto parecchio nella scorsa stagione e guarda con interesse al traguardo europeo, passando dall’UE. Sempre che il generoso Mazzon glielo permetta. La presenza femminile si chiama Gloria Peritore, una carriera nella Kick di vertice, prova con il pugilato nei pesi gallo. Alessandro Cherchi è fiducioso nei riguardi della non più giovanissima atleta, convinto di poterla proiettare al vertice europeo in tempi brevi. Due debuttanti, il supergallo Matteo Martino Fabiani e Morgan Moricca, mentre il welter Simone Pippia (3). Anche se inedito sui nostri ring, il welter sardo di Oristano, Simone Pippia (3) 26 anni, residente a Miami in Florida dal 2016, ha debuttato al professionismo nel 2018, combattendo sempre Santo Domingo, ottenendo tre vittorie prima del limite, tra il 2018 e il 2021. Si è allenato nella palestra OPI Gym sotto le cure dell’eccellente Franco Cherchi, fornendo una buona impressione. Le riunione andrà in diretta con la ESPN negli USA.
Prima dell’appuntamento di Milano, la OPI 82 da appuntamento all’11 marzo a Merate, cittadina in provincia di Lecco, dove combatterà l’imbattuto leggero milanese Biagio Grimaldi (5), 21 anni e il medio di Anzio Giovanni Sarchioto (6) dalla boxe elegante e pungente. Si tratta delle due più concrete speranze della nostra boxe, occasione importante per vederli all’opera. Il cartellone è in via di definizione e verrà arricchito con altri professionisti della scuderia milanese della famiglia Cherchi. Nel frattempo, i Cherchi stanno preparando altri appuntamenti, il più prossimo dovrebbe essere l’europeo vacante dei piuma, fra Mauro Forte e Francesco Grandelli. Il primo aprile nello storico impianto londinese 02 Arena, posto sull’altura di Greenwich, il nostro Matteo Signani (32-6-3) difenderà il titolo continentale dei medi dall’assalto dell’imbattuto Felix Cash (16). La sfida dei medi, sarà il sottoclou del rientro di Anthony Joshua (24-3) dopo la sconfitta bis contro l’ucraino Olek Usyk (19), opposto a Jermaine Franklin (21-1), 29 anni del Michigan (USA) sui 12 round. Visto lo scorso 26 novembre a Wembley impegnare severamente Dillian Whyte (29-3).