di Giuliano Orlando
Nella stagione in cui il calendario agonistico della boxe in maglietta non prevede europei e mondiali, è giocoforza dare il via al rinnovo dei quadri. In particolare per l’Italia che dai Giochi 2004 ad oggi, ha vissuto sulle ali di un gruppo che ha fatto incetta di medaglie in tutte le rassegne. Il nucleo ha fatto il suo tempo nella maggior parte dei titolari e da tempo si sente le necessità del ricambio. L’occasione del dual match con la Francia, è caduto nel momento giusto. Ieri il debutto a Borgo S. Lorenzo di Firenze, pareggiando coi transalpini (5-5) a sua volta in pieno rinnovamento. Il doppio impegno, domani il bis a Cuneo, rappresenta il passaggio di consegne dei senatori che per anni hanno dato un contributo eccezionale alle fortune italiane in maglietta, ai ragazzi degli anni ’90, che dovranno sostituire un nucleo coltivato da Franco Falcinelli e Lello Bergamasco, sia pure a spese del professionismo, comunque capace di portare in tre edizioni olimpiche e sei iridate, una quantità di medaglie come mai in passato, salvo il bottino di Roma 1960, che resta storico e forse ineguagliabile. La striscia si è conclusa ai mondiali di Almaty 2013, dove quei ragazzi che iniziarono a crescere ad Atene (bronzo per Cammarelle) 2004, diedero un commovente contributo grazie a Russo, Valentino e Cammarelle, portando metallo prezioso nel forziere azzurro. Adesso tocca ai nuovi, alcuni addirittura debuttanti in maglia azzurra, altri con esperienza sia pure limitata, comunque non certo novellini. In questa occasione hanno l’opportunità di dare corpo alle speranze personali e dei tecnici. Il compito, come ha dimostrato il primo confronto, non è per nulla facile. La Francia, pur tra difficoltà varie, nel ricambio è più avanti di noi. Lo dimostrano i nomi. Dei transalpini presenti agli europei di Mosca 2010, nessuno è oggi nella rosa dei nazionali. Non solo, l’anno dopo ad Ankara, spuntano nomi nuovi, come il mosca Konki classe ’92, oltre a Cissokho (60), Fehim (64) e Yoka (+91). Gli allora, titolari come i fratelli Vastine, Beccu, Bouhenia, Bumba, oltre a Oubaali, Azzedine e Bauderlinque, escono dal giro. Una parte dei nuovi galletti li abbiamo visti a Borgo San Lorenzo (Firenze) e infatti le cinque vittorie ottenute riguardano elementi che pur giovani, hanno esperienza internazionale. Complimenti a Barotti, il massese argento agli assoluti, vincitore del tosto Chappat. Onore anche al compagno di palestra, il gallo Antonioli che ha tenuto botta con Kistohurry, campione di Francia. Niente da fare per Obbadi. marocchino della AP Fiorentina contro Elie Konki, il miglior mosca francese dal 2011 allorché, diciottenne debuttò agli europei di Ankara assieme a Cissokho, passato dai leggeri ai 64 kg. pugile scorbutico e furbissimo, un professionista in maglietta. Che ha battuto Di Russo, partito molto bene nella prima ripresa, smarrendosi nelle altre due. A proposito del francese di colore, ne sa qualcosa Mangiacapre che lo scorso ottobre a Miami, contro gli Usa, nelle eliminatorie delle WSB, dovette subire una sconfitta immeritata, ma comunque emblematica per capire il soggetto. Di talento è il superleggero Ladjal, fisico eccezionale, bronzo europeo lo scorso anno a Minsk in Bielorussia. Imponenti i mediomassimi Abdurachidov e Diabira, il primo ha battuto Rosciglione d’un soffio, l’altro ha perso di misura contro Manfredonia che sta migliorando. Il massimo Diane (24 anni) è parso inferiore al ragazzo di casa Turchi, impegnato anche domani nella rivincita. Non male il leggero Devignaud, uno dei pochi francesi doc. La cui grande maggioranza è di origine magrebina, serbatoio inesauribile. Incerto il destino del medio mancino Tavarez, mentre Tony Yoka (+91) deve far capire cosa vuol fare veramente. Al momento è con i Knockouts USA, inserito nell’improbabile match del tiebreacker tra Cuba e USA, il 12 aprile a Salem nel New Hampshire, contro il cubano Maceo. Al responsabile John Dovi restano molti altri giovani da testare, ma al momento il fulcro centrale è quello che presenta in Italia, visto che dei dieci visti in azione, nove sono saliti sul podio agli assoluti di Francia, cinque su quello più alto. L’unico assente, il mediomassimo Abdourachidov, infortunato a febbraio, è stato argento nel 2011 e 2013. Nel secondo confronto a Cuneo di domani, l’Italia appare leggermente favorita, inserendo Cappai nei mosca, che avrà il suo bel daffare contro Konki, match in salita per Gasparri (56) contro Kistohurry, per Caserio (64) al debutto di fronte a Ladjali, idem Morello di fronte al più esperto Cissokho (69), in equilibrio la sfida nei leggeri tra Cosenza e Devignaud. Orientati per noi i match di Cavallaro, Manfredonia, Fiori e Turchi, anche se un conto sono i pronostici, altro il recupero e le motivazioni. Un buon test sicuramente, in attesa che venga fuori qualche altro nome dai “Talent League” inaugurata la scorsa settimana. Il confronto di Cuneo verrà trasmesso in differita dalle 22,35 alle 00.30 su Raisport1. Nel frattempo il ct. Bergamasco invierà sei atleti accompagnati dai tecnici Morello e De Felice, al torneo “Gee Bee” a Helsinki in Finlandia, dal 10 al 13 aprile, dove lo scorso anno l’Italia riportò la vittorie di Cappai (49), Vangeli (64) e Capuano (75), oltre all’argento di Introvaia (60). Dopo Cuneo, Bergamasco ci illustrerà la situazione in proiezione all’attività stagionale 2014.