Atlantic City, 28. 04, 2012- Alla Boardwalk Hall Chad Dawson (+ 31, -1, NC 1), 29 anni, ha sconfitto a maggioranza Bernard Hopkins (+ 52, -6, = 2) conquistando quel titolo mondiale WBC dei mediomassimi. La sfida precedente tra i due era terminata con un No contest alla seconda ripresa, quando Hopkins spinto dall’avversario si lussò una spalla. Stavolta il match è andato al limite delle 12 riprese e su una cosa sono tutti d’accordo: “ Non ha certo entusiasmato”. Conoscendo le caratteristiche dei due forse era prevedibile. Quello che più incuriosiva alla vigilia era la possibilità di un altro “miracolo” di The Executioner, cosa che non è avvenuta alla bella età di 47 anni, professionista dal 1988.

Dall’altro lato “the bad”, che aveva 18 anni meno del suo avversario ha ribadito oltre alla sua maggiore freschezza e velocità, anche il destino di pugile che non entusiasma, caratteristica questa che non lo pone certo nella fascia dei fuoriclasse. Stavolta Hopkins ha fatto poco per vincere e molto per sopravvivere, cosa che gli è riuscita alla grande; ci ha provato nelle prime tre riprese con una maggiore attività nel colpire, ma forse una ferita causata da una testata di Hopkins ha costretto Dawson ad accentuare le sue caratteristiche con un ottimo jab destro a cui seguiva il suo sinistro che aveva spesso come bersaglio il corpo. Quando poi il pugile del Connecticut piazzava di tanto in tanto le sue serie, era una manna per il punteggio a suo favore. Hopkins tra un corpo a corpo e l’altro ci provava nell’11mo round, ma era un fuoco di paglia come dimostravano gli ultimi tre minuti. Due giudici davano la vittoria a Dawson per 117 a 111, mentre Luis Rivera assegnava un misterioso pari 114-114.
La parola fine è quella che si accosta con più disinvoltura a Hopkins, anche se noi siamo ancora convinti che il pugile di Filadelfia non abbia nessuna intenzione di andare in pensione, e come dargli torto vista l’inflazione di “matusalemme” in giro e di sigle che sorgono come funghi. Potrebbe invece iniziare l’era di Chad Dawson: in giro non si vedono “fenomeni” se non quell’ Andre Ward che sta spopolando nei supermedi. Chi vivrà vedrà.
Nella stessa riunione si è visto all’opera Seth Mitchell (+ 25, 19 per ko, =1), considerato la grande speranza dei pesi massimi. Mitchell aveva come avversario Chazz Witherspoon (+ 30, -3), pugile di grande esperienza. Il match è durato solo tre riprese, ma intense. Nel primo round Mitchell ha corso seri pericoli, ma si è rifatto con gli interessi nel terzo round con due conteggi fatti subire all’avversario con relativo kot. In questa riunione c’era pure un match che ci interessava ed era l’esordio americano del welter italo-canadese Phil Lo Greco (+23) chiaro vincitore di Hector Orozco (+ 5, -11) al termine delle sei riprese. 

Foto da www.boxingscene.com

Di Alfredo