Buon compleanno per i suoi 60 anni  al maestro Lucano Bruno, nato a Foggia il 23 maggio 1963, autentica  gloria del pugilato italiano e primo foggiano a vincere una medaglia olimpica, quando fece parte dello squadrone azzurro a Los Angeles 1984, competizione che gareggiò come peso welter e dopo aver battuto nettamente George Bocco del Benin, l’ugandese Peter Okume e il quotatissimo pugile della Germania Ovest Alexander Kunzler fu costretto ad accontentarsi del bronzo dopo un’onorevole sconfitta contro l’imbattibile Mark Breland, che dopo l’oro, da professionista fu due volte mondiale dei welter. Luciano Bruno fu un’autentica colonna della nazionale italiana e da dilettante con all’incirca 120 incontri, sono da rimarcare le conquiste consecutive del titolo di  Campione d’Italia dei pesi superleggeri nel 1980 a Terracina e nel 1981 a Grosseto. Si è ripetuto passando ai pesi welter nel 1982 a Milano. Nello stesso anno è stato Vicecampione europeo Under 20 e Vicecampione mondiale militare. Poi Nel 1983 è stato Vicecampione europeo a Varna, nei pesi welter ha vinto la Coppa del mondo e la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Casablanca. Mancino, tecnico e con pugno pesante, passò professionista con Umberto Branchini, ma la sua mano sinistra lo tradì e dopo un infortunio e 9 vittorie consecutive, delle quali 6 prima del limite, fu costretto a lasciare l’agonismo. Da ricordare che riuscì a battere ai punti il futuro campione del mondo WBC René Jacquot, il francese vincitore del fuoriclasse Don Curry-. Ora è un insegnate di successo nella sua Accademia Pugilistica Luciano Bruno a Foggia.

Di Alfredo