di Michelangelo Anile

A Ceccano, abbiamo incontrato Luigi Mantegna, nato a Frosinone, classe 1976, pugile professionista per la categoria dei Pesi Leggeri con la Società Terenzio Barrale. Ragazzo garbato, di poche parole, amante delle cose semplici e genuine. A diciannove anni comincia a tirare i primi pugni in una palestra di scuola media a Ceccano con il M° Ernano Barrale. Da quel momento combatte ovunque come dilettante attraverso tornei regionali, interregionali, nazionali e internazionali. Stacanovista della palestra, ama cimentarsi nella musica come dj e animatore partecipando a spettacoli in giro per l’Italia. Da autista di mezzi pesanti a commerciante ambulante alimentare e di abbigliamento, Mantegna deve dividersi tra lavoro e palestra, talvolta combattendo a tarda serata e l’indomani in piedi all’alba.
“ Non ho avuto mai tanti soldi in tasca” ci ha riferito, “ o per lo meno entravano in una tasca e uscivano dall’altra per via di molti problemi ancora attuali, anzi qualcuno in più . Con Barrale non ho mai speso soldi per lo sport e non ho mai pagato rette per la palestra …si puo’ dire che mi ha adottato ed io lo considero come un secondo padre che purtroppo non ho più. E così sono riuscito a fare il pugilato che era ed e’ uno degli sport dove bisogna superare sempre se stessi in una continua sfida. Visto e considerato che la mia vita è fatta di strade piene di buche, la boxe si puo’ dire che …mi e’ stata cucita indosso. Non so cosa avrei fatto senza il pugilato o dove sarei finito. Posso dire che l’educazione per la vita mi è stata impartita proprio nella palestra”.
Il 12 gennaio 2006, presso il Pala Di Vittorio a Terni, Mantegna passa tra i pro affrontando M. Sardellitti. La prima sconfitta in carriera non scoraggia il pugile di Ceccano che passerà sotto le Forche Caudine contro i migliori pugili italiani della categoria come G. Contestabile, D. Boschiero, S. Califano, P. Di Silvio, M. Pisanti, I. Fiorletta, A. Meco, M. Deidda, F. Trotta, G. Lo Faro. E dopo tante battaglie, arriva la vittoria che non ti aspetti, una vittoria contro uno dei pugili più forti del momento, Mario Pisanti. Vittoria da incorniciare, Ko alla prima ripresa presso l’impianto sportivo di Giuliano di Roma.
“La vittoria su Pisanti”, ha continuato Mantegna, “ è stato per me un premio dopo tanti sacrifici. Sono stato sempre rispettato da tutti, ma dopo quella vittoria ho assaporato un attimo di notorietà. Non ho mai sottovalutato nessuno e mai mi sono tirato indietro. Il pugilato è un fatto d’onore, di coraggio. Ho sei uomo, o meglio non salire sul ring. Nel mondo della boxe, si dice che bisogna aver …fegato! Tuttavia il pugilato non è una vittoria o una sconfitta. Il pugilato è anche il rispetto che provo verso tante persone con il quale mi confronto, è una disciplina che mi aiuta a vivere e mi tira fuori da situazioni complicate che la vita spesso mi presenta. Se non avessi praticato il pugilato, oggi sarei ancora rimasto sulla strada a litigare con tutti, come quando avevo tredici anni”.
Luigi Mantegna vive a Ceccano seguito da una famiglia numerosa, composta dalla mamma Paola, le sorelle Errica, Andrea Giada Diletta e Regina, la ragazza.
“Ho tanti sogni nel cassetto. Quello più imminente”, ha concluso Mantegna, “è quello di mettere su una famiglia numerosa, almeno quattro figli (2 maschi e 2 femmine) e soprattutto di vivere… con più tranquillità. Per quanto riguarda il pugilato, vado avanti fino a quando il mio fisico lo permetterà e soprattutto fino a quando sarò competitivo”.
Mario Pisanti dimostrerà di essere ancora un campione. Ieri ha battuto un bravo Laribi, centrando la 6a vittoria da pro. Se gli sarà concessa l’opportunità di sfidare il campione vedrete di cosa è capace…il Ko con Mantegna è una parentesi chiusa di nessun rilievo, anche se purtroppo lo ha pesantemente ostacolato nella corsa al tricolore. In questo sport al primo passo falso tutti quelli che ti acclamavano un mese prima ti voltano le spalle, salvo tornare a stringerti la mano alla vittoria successiva.
GIGI SEI ER PIU’ PREPARATI PER IL 2 LUGLIO AD UN’ALTRA SFIDA C’E’ SALVINI CHE TI STA ASPETTANDO
pisanti era forte tra i dilettanti, tra i professionisti ha tentato, ma nel 2004 uno stop dovuto ad un serio incidente di cui forse nemmeno lui lo sa sono visibili piccoli accenni di conseguenze, ha cercato ma come del resto tutti, i propri passi li ha dovuti compiere con sacchi mobili dei paesi dell’est. sicuramente pisanti se non avesse avuto nel 2004 l’incidente oggi personaggi come di silvio ed altri sarebbero di secondo piano.
purtroppo il destino è stato infausto. tutti hanno continuato lui si è dovuto arrestare per questo penso che il vero campione che difficilmente oggi potra dimostrare, è solo lui Pisanti. Pisanti è il vero campione solo che non potra dimostrarlo. ma non per colpa sua.