di Primiano Michele Schiavone

Londra, Inghilterra, 10 settembre 2016 – Nella 02 Arena del capoluogo inglese, affollato da oltre 19mila spettatori, l’uzbeko Gennady Golovkin, 34 anni compiuti lo scorso aprile, ha mantenuto le corone mondiali messe in palio contro la star della boxe britannica Kell Brook, 30 anni celebrati nel maggio passato, obbligando il secondo dello sfidante a gettare l’asciugamani in segno di resa. Il match è stato fermato a 1:52 della quinta ripresa. ‘The Special One’ Brook, campione mondiale dei pesi welter con tre difese all’attivo, ha barcollato nella prima ripresa per effetto di insistenti attacchi portati dal campione euroasiatico. L’inglese ha smaltito la conseguenza degli effetti malefici dell’avversario con buone capacità difensive, poi ha dato dimostrazione della portata offensiva dei suoi colpi con serie a due mani che hanno toccato a più riprese il volto del rivale con diretti, ganci e montanti. ‘GGG’ Golovkin, incurante dei colpi di rimessa e di sbarramento che il nemico sapeva piazzare, ha continuato ad avanzare senza tregua, azionando il veloce hook sinistro al viso, spesso evitato dall’inglese con spostamenti all’indietro, per aprire la strada al destro indirizzato al capo ed al tronco. Brook si è comportato da ‘guascone’ in ogni fase dello scontro, senza fare mai riscorso alla tradizionale guardia chiusa ‘all’inglese’ che tanti successi ha concesso ai suoi connazionali in un passato molto recente. Lo sfidante ha pagato sul piano della potenza dinanzi ad un pugile che ha dimostrato di ‘incassare’ colpi veloci e precisi, assecondati nella loro portata dal cenno del capo di chi li sopportava, ma li assorbiva e smaltiva in brevissimo tempo, in quel lasso strettamente necessario per ritornare alla carica e dare nuove preoccupazioni a chi doveva subire quell’alto livello di aggressione. Nonostante il risultato anticipato il confronto è stato molto competitivo. Golovkin è rimasto imbattuto ed ha registrato il successo prima del limite numero 33 su 36 vittorie. Brook ha riportato la prima perdita dopo 36 trionfi (25 anzitempo).

Al termine della difesa delle sue cinture mondiali IBF, WBC ed IBO, Golovkin ha chiesto il confronto con il campione iridato WBO, l’invitto inglese Billy Joe Saunders, per unificare tutte le corone universali, insieme alla WBA che non ha potuto mettere in gioco per la decisione del presidente di quest’ultimo ente di negargli la difesa contro Brook.

In merito al match con Brook il campione, alla luce del risultato, è stato pomposo nelle sue dichiarazioni, affermando che sapeva quanto era più forte dell’avversario, che l’inglese non avrebbe potuto reggere alla potenza dei suoi colpi e che gli faceva male ogni volta che lo toccava.

Brook ha accettato a malincuore la decisione del suo trainer ma lo ha compreso perché lo conosce da moltissimo tempo; la lesione all’occhio ha inciso nell’intervento liberatorio anche se lui avrebbe preferito perdere definitivamente e non in quel modo, sotto forma di resa. Per quanto riguarda il suo futuro ha detto che dovrà riflettere sulle scelta da fare ed in quale divisione di peso combattere. Ci vorrà del tempo per prendere la decisione.

 

HASKINKS RIMANE CON LA CORONA IBF GALLO
La cintura mondiale IBF dei pesi gallo è rimasta a Lee Haskins, guardia destra inglese di Bristol, dopo 12 riprese combattute con il connazionale Stuart Hall, ex titolare di quella corona nel biennio 2013-2014. Il verdetto è stato deciso dai tre giudici all’unanimità con 117-111, 116-112 e 115-113, ma disapprovato dal pubblico al suo annuncio. Il confronto non è stato entusiasmante: mentre lo sfidante ‘Stuey’ Hall, 36 anni compiuti lo scorso febbraio, ha cercato lo scontro fisico, il campione ‘Playboy’ Haskins, 33 anni da celebrare tra due mesi, ha condotto un’azione di rimessa, alimentata da colpi lunghi con poche serie, fondata sul gioco di gambe. Questo responso all’unanimità ha rimarcato quello deliberato dalla terna giudicante del loro primo confronto, avvenuto nel luglio 2012 per il vacante titolo EBU dei pesi gallo. Haskins ha migliorato il record con la vittoria numero 33 (14 prima del limite) contro 3 sconfitte, mentre Hall ha elevato a 4 la quota degli insuccessi a fronte di 20 trionfi (7 anzitempo) e 2 risultati di parità.
CASIMERO ANCORA SUL TRONO IBF MOSCA
Il filippino John Riel Casimero, 26 anni dallo scorso febbraio, ha mantenuto la cintura IBF dei pesi mosca contro l’inesperto londinese Charlie Edwards, 23 anni compiuti nel febbraio passato, con il risultato di knockout tecnico nella decima ripresa. Alla prima difesa della corona conquistata nel maggio di quest’anno l’asiatico ha chiuso la sfida con un gancio sinistro che ha spedito sulla stuoia il rappresentante europeo. Casimero ha allungato la striscia positiva portandola a 23 (15 prima del limite) dinanzi a 3 sconfitte, frattanto Edwards ha macchiato il suo record dopo 8 affermazioni (3 anzitempo).

 

Le tre sfide mondiali sono state scaldate da 6 confronti.

 

La vacante cintura British dei pesi superpiuma, disputata tra due inglese, è andata all’invitto Martin J. Ward, 15-0-2 (8) che si è imposto ad Andy Townend, 16-4-0 (11) per arresto del combattimento nell’ottavo round.

 

L’imbattuto supermedio inglese Callum Smith, 21-0-0 (16), ha condotto al comando il match combattuto con l’ungherese Norbert Nemesapati, 21-4-0 (16) fino all’abbandono dell’avversario. Il pugile magiaro è stato atterrato nella sesta ripresa e non si è presentato alla campana del settimo round. Smith ha mantenuto la cintura Wbc Silver della sua categoria.

 

Ancora nei supermedi, l’ex sfidante mondiale Paul Smith, 38-6-0 (22), fratello di Callum, si è imposto per knockout tecnico nel quinto tempo all’ungherese Daniel Regi, 28-14-0 (15), dopo averlo spedito al tappeto cinque volte.

 

L’invitto supergallo inglese Gavin McDonnell, 16-0-2 (4), ha superato il nicaraguense Robin Zamora (6-3-0, 3) con decisione in 8 tempi.

 

Al limite dei pesi piuma è rimasto imbattuto anche l’inglese Kid Galahad, 20-0-0 (11) che ha fermato nella quarta ripresa l’italiano Emiliano Salvini (17-24-2 (2).

Fonte www.sportenote.com

 

Tra i pesi welter Connor Benn, 4-0-0 (3), figlio della leggenda britannica Nigel, ha indotto Joe Ducker (0-2-1) a toccare la stuoia tre volte prima di trionfare nel secondo tempo.

 

 

Di Alfredo