Nella giornata dei sedicesimi dei 57, 69, 81 e 91 Kg… Il Team Azzurro ritrova il sorriso, dopo l’uscita di scena di ieri del 75 Kg. Luca Podda, con l’ottima prova del romano Alessio Di Savino, classe ’84, appartenente al Centro Sportivo Esercito e tra i pugili che hanno partecipato agli ultimi Giochi Olimpici, quatto volte campione italiano assoluto, medaglia di bronzo ai 52 Campionati Mondiali Militari Baku 2008 e ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009. Con la vittoria, per 16 a 3, contro il giordano Jehad Alzubi, nella prima giornata di gara, Di Savino aveva mostrato di essere in perfetta forma fisica e, soprattutto mentale.
Più sicurezza, più determinazione, maggiore mobilità di gambe: Alessio è cresciuto in questi mesi di duro allenamento ed oggi ha dato prova di tutte le sue qualità superando per 13 a 4 l’insidioso cinese Yang Li, vecchia conoscenza dell’azzurro che lo ha già affrontato due volte a febbraio in occasione del Dual Match Italia vs Cina, svoltosi a Milano e Bergamo. In entrambe le occasioni Di Savino è stato battuto dal veloce cinese, classe ’82, medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali AIBA di Chicago 2007, 5° classificato ai Giochi Olimpici Pechino 2008, in cui è stato battuto ai quarti di finale dall’ucraino Vasyl Lomachenko, primo nella lista delle teste di serie di categoria, e 5° classificato all’AIBA World Cup a Mosca 2008.
Un incontro molto combattuto, quello di oggi, affrontato con grande disinvoltura dall’azzurro che è partito subito convinto, rispondendo al cinese con la stessa moneta. In guardia destra ha atteso le azioni di Li, per incrociare con rapidità i colpi e chiudere con il vantaggio di 3 a 2 il primo round. Nella seconda ripresa, finita per 9 a 2, Di Savino ha continuato a boxare con grande impeto, fintando e trovando la distanza giusta con diretti veloci e precisi che hanno messo in difficoltà il cinese, velenoso nel corpo a corpo. Mentre l’azzurro si è fatto strada tra i ganci dell’avversario, questo, scorretto nel chiudere le azioni con colpi alla testa, è stato richiamato ufficialmente dall’arbitro. Il secondo richiamo è arrivato nella terza ripresa, in cui Di Savino, in netto vantaggio, ha sostenuto un ritmo di gara meno elevato, cercando di contenere gli attacchi violenti di Li che ha tentato il tutto per tutto contro il muro azzurro.
Ostacolo cinese superato, Alessio Di Savino martedì 8 settembre, in occasione degli ottavi di finale, incontrerà una vecchia conoscenza, l’armeno Azat Hovhannisyan, classe ’88, campione nazionale in carica, che ha partecipato al torneo di Qualificazione Olimpica d Roseto degli Abruzzi nel 2008 ed a quello di Atene, in cui Di Savino lo ha battuto per 22 a 21, e nel 2007 ai Campionati Mondiali di Chicago 2007, in cui fu battuto dal forte americano Raynell Williams per RSCO alla terza ripresa, che oggi ha superato per 12 a 3 il lituano Gytis Vaitkus.
Nei quarti di finale, mercoledì 9 settembre, potrebbe incontrare due validi avversari: il koreano Jae Min Joo, classe ’85, campione nazionale nel 2008, 5° classificato al Torneo Asiatico di Qualificazione Olimpica a Bangkok nel 2008, tra i partecipanti agli scorsi mondiali, che oggi ha battuto per 11 a 5 il filippino Charly Suarez; o il messicano Oscar Valdez, quarto nella classifica delle teste di serie di categoria, classe ’90, giovane ma molto agguerrito, argento ai Giochi Panamericani del 2009, tra i partecipanti ai Giochi di Pechino 2008 e medaglia d’oro ai Campionati Mondiali Youth di Guadalayara nel 2009, che oggi ha superato, con una rimonta incredibile, per 16 a 11 l’irlandese David Joyce.
Nei 69 Kg. si è impegnato al massimo anche l’azzurro Alessandro Marziali, al suo primo mondiale, classe ’85, di Aprilia, in provincia di Latina, appartenente alla A.S. Sordini Boxe Fiumicino, campione italiano assoluto e campione nazionale universitario nel 2008, che, purtroppo, però, ha dovuto cedere all’esperienza dell’israeliano Konstantin Snigour, campione nazionale in carica, che ha partecipato al Torneo di Qualificazione Olimpica di Pechino 2008 a Roseto degli Abruzzi nel 2008. Un match giocato con grande concentrazione da Marziali che ha seguito alla lettera i consigli all’angolo di Raffaele Bergamasco e del tecnico sportivo delle Fiamme Oro Giulio Coletta, subentrato a Francesco Damiani, solo per questa prima sessione di gara, in quanto allontanato dall’arbitro durante il match di Di Savino.
Il ritmo sostenuto dell’israeliano, a partire dalla prima ripresa, finita sul 2 a 1, ha imposto un tipo di boxe con scambi veloci. I colpi di Snigour, chiuso e rapido nelle azioni, sono stati più incisivi ma Marziali si è difeso bene contrattaccando di più a partire dalla seconda ripresa, finita per 6 a 3, in cui ha accelerato il ritmo dell’azione non riuscendo, però, a contrastare il massiccio avversario. Nella terza l’azzurro è stato più chiuso ed è riuscito ad incrociare di più i colpi con l’israeliano, più imponente con i suoi ganci. Marziali è stato contatto verso la fine della ripresa e con rammarico è tornato negli spogliatoi.
I commenti all’angolo azzurro…
Il tecnico Raffaele Bergamasco: “Un bellissimo match quello di Alessio che ha dovuto boxare contro un avversario ostico e quotato, già incontrato in Italia in occasione del Dual Match Italia vs Cina. Da allora Alessio è cresciuto molto, soprattutto dal punto di vista caratteriale, e mi ha stupito per i progressi che ha fatto. Ieri sera ci siamo preparati bene, studiando la tattica giusta. Sapevamo che oggi il cinese, molto mobile, avrebbe boxato con scatti improvvisi e in rapidità. Con Damiani abbiamo studiato i tempi giusti e lavorato molto sulla coordinazione. L’abbiamo caricato a tal punto che oggi ha dato il tutto per tutto. Il cinese è forte fisicamente ma Alessio è stato più concreto e ora ha buone possibilità di riuscita. Mi è dispiaciuto molto per Marziali, perché era carico e, del resto, ci ha messo l’anima. Ci aspettavamo, vista la sua inesperienza, che non sarebbe stato facile. Con lui lavoreremo di più sulla tecnica e tra due anni sono sicuro che non pagherà lo scotto del mondiale. Ha fatto una buona competizione. Fare il primo test importante direttamente ai mondiali non è semplice. Il verdetto è stato giusto e devo dire che questi mondiali sono i più corretti e puliti a cui abbia mai partecipato. Gli arbitri-giudici si stanno comportando molto bene e in maniera equilibrata”.
Alessio Di Savino: “E’ stato un match molto duro ma i maestri mi hanno caricato bene. Il cinese è partito velocissimo, con ganci chiusi. L’ho spiazzato impostando il match in guardia destra, come lui, puntando sul sinistro rapido e veloce. Da buon attendista, ho aspettato che attaccasse per incrociare i colpi e così è stato. Ho preso il tempo giusto e, con calma e determinazione, sono riuscito ad entrare nella sua guardia, approfittando di quando allargava i ganci. Ho portato meno colpi ma più concreti, con esplosività, soprattutto nella terza ripresa dove ho cercato di contenere, stando in vantaggio, l’aggressività dell’israeliano, evitando il corpo a corpo. Alla medaglia inizierò a pensarci dai quarti di finale. Oggi dedico questa vittoria a mia sorella Tamara che è venuta qui con dieci miei amici”.
Giulio Coletta: “I colpi dell’israeliano sono stati più efficaci e puliti, come richiesto dalla scoore machines. Marziali avrebbe dovuto cercarlo, anticiparlo, invece di girargli intorno ed aspettarlo. Lo ha fatto nella terza ripresa ma ormai era troppo tardi. Nella foga, poi, si può sbagliare. Ha peccato di inesperienza ma comunque per lui è stata una prova fondamentale per crescere”.
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Michela Pellegrini
Ufficio Comunicazione FPI
Le foto di Alessio Di Savino e Alessandro Marziali (ph Fabio Bozzani – fotografo ufficiale dei mondiali – per la gallery completa delle giornate di gara andate su www.worldboxingmilano.org)