Il quinto azzurro in gara… L’Italia, dopo la sconfitta di Vittorio Jahin Parrinello nella categoria dei 54 Kg. ha ritrovato il sorriso sul ring mondiale con la vittoria dell’azzurro Luca Podda.
Classe ’87, di Cagliari, residente a Tarquinia, appartenente all’ASD Cosmo, medaglia d’Oro al Trofeo Nazionale Guanto d’Oro d’Italia nel 2007 e 2008, campione italiano assoluto nel 2008 e medaglia di bronzo ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, Podda ha battuto alla seconda ripresa per RSC (ref. stop contest) lo spagnolo Mariano Hilario Jimenez, classe ’87, campione nazionale nel 2008, che nel 2007 ha partecipato ai Campionati Mondiali di Chicago, nel 2008 al Torneo di Qualificazione Olimpica svoltosi ad Atene e quest’anno ai Giochi del Mediterraneo di Pescara, perdendo per KO contro il turco Adem Kilicci al secondo round del primo match dei quarti di finale.
Il match di oggi è stato agguerrito fin dalla prima ripresa, finita per 7 a 2 a favore dell’italiano. Podda e Hilario Jimenez hanno privilegiato la medio-corta e corta distanza. L’azzurro è entrato subito nel match grazie a colpi d’incontro preceduti, nella fase preparatoria dell’azione, da jab sinistri. Lo spagnolo ha subito due conteggi nella prima ripresa ed altri due nella seconda, di cui il terzo per il micidiale gancio sinistro portato con impeto da Podda.
Nei sedicesimi, sabato 5 settembre, Podda incontrerà il canadese Steve Rolls, classe ’84, campione nazionale in carica. Nell’ascesa al podio il primo ostacolo è di sicuro il bronzo olimpico, l’indiano Kumar Vijender.
I commenti all’angolo azzurro…
Il CT Francesco Damiani: “Podda è molto giovane ma determinato. La sua unica pecca è l’inesperienza. Oggi ha fatto un ottimo match in scioltezza, con incroci e colpi in velocità. Di sicuro anche con il canadese sarà un bell’incontro, essendo anche lui un avversario da non sottovalutare, con un tipo di boxe chiusa, basata sui ganci. Podda, però, è uno che non si tira indietro se c’è da lottare”
Il tecnico Raffaele Bergamasco: “Bravo Podda! Si è finalmente sciolto portando colpi efficaci. Ha un pugilato molto vicino al professionismo ed i suoi colpi sono potenti”.
Luca Podda: “Sono davvero contento. Ho ascoltato i consigli all’angolo. La calma ed il colpo d’occhio mi hanno aiutato a vincere. Se uno usa la testa porta i colpi migliori ed io sono sempre stato un istintivo. Nella prima ripresa ho incrociato bei colpi e devo dire che sto migliorando. Ho lavorato di più sulla tecnica e in tranquillità. In questo mondiale non oso parlare di medaglia d’oro, anche se sarebbe un sogno, ma spero almeno di arrivare in zona bronzo!”.
I guantoni di Milano 2009…. Il Presidente della FPI Franco Falcinelli oggi pomeriggio ha infilato i guantoni rossi di Milano 2009 insieme al Presidente dell’AIBA Ching-Kuo Wu, al Presidente del MILOC Andrea Locatelli, al Direttore Generale del MILOC Paolo Taveggia, alla bellissima Silvia Parisi ed al Chairperson of Commission David B Francis. Una foto ricordo in onore degli ormai storici campionati mondiali che stanno regalando emozioni forti sul ring del Mediolanum Forum di Assago, in ricordo del grande campione Giovanni Parisi che è presente in ogni azione dei valorosi atleti che inseguono il sogno della vita.
Comunicato FPI
sicuramente il calcio per un analisi del rischio salute in un tempo medio lunto di attività.
il senso comune dal genitore al ragazzo che si cimenta in sport in questo caso calcio e pugilato, fanno un attenta analisi di quelli che saranno i rischi in termini di salute. il senso comune crede che il ragazzo che gioca a pallone e arriva in serie C e se più fortunato in B o in A sia soggetto a meno rischi e traumi rispetto ad un pugile. ma mentre nel calcio il danno rimane comunque meno evidente perchè ad essere colpito per primo è il pallone, nel pugilato ad essere colpito per primo è la testa dell’avversario. mentre nel calcio si cerca il gool, nel pugilato e prevalentemente in quello professionistico si cerca il KO. quindi il senso comune in questo caso i genitori ed i ragazzi privilegiano lo sport con minor rischio “apparente” ossia il calcio. Non pensano quindi a vari infortuni momentanei e permanenti a cui il giovane calciatore potrebbe essere soggetto durante la sua carriera dilettantistica o professionale. non sanno che anche nei contesti calcistici sono ricorrenti traumi, setti nasali rotti, tagli alle arcate sopracciliari. l’italia, è la nazione della pace e dell’amicizia della calma e della tranquillità, dove i ragazzi fanno tranquillamente un’astuta analisi tra costi e benefici in termini di tempo, e di soldi. il lavoro in primis, ripiegare nel pugilato come professione, dovrebbe garantire un fisso mensile al mese pari a uno stipendio base anche perchè tutti quelli che entreranno nel professionismo, su 50 almeno tre saranno campioni in italia ma vice campioni in europa e per nulla campioni nel mondo. il prototipo del pugile è ancora chi non riesce a trovare lavoro, non si è imparato un mestiere, il dannato per antonomasia. ma quanto guadagna un pugile in media per camparsi e campare una propria famiglia secondo la normale legge di esistenziale, dovrebbe quadagnare in un tempo ridotto e mantenersi quei soldi investendoli, cio che un comune pendolare guadagna nel giro di una vita lavorativa. di modelli alla vitali e vladimir klinsko c’è nè uno. il loro e basta.
si puo tendere verso quello, ma il loro rimane il famoso sogno america realizzato che in questo caso si realizza 1/1000.000
noi chi abbiamo di forte e questi che lavoro fanno. i due modelli italiani che conosco come vincenti sono Barone che oltre ad essere un pugile professionsita, è anche un docente di educazione fisica ed un futuro giurista ciarlante che finita la sua meravigliosa carriera è ritornato ad essere imprenditore edile, Cantatore che è risucito nel suo intento di essere un campione sul ring e fuori dal ring, Gallinaro nei dilettanti dottorando alla scuola dellos port. questi i nuovi modelli di boxeur, che finita la carrirea sicuramente non faranno la fame come altri boxeur del passato che non hanno fatto una bella fine, o del presente che ripiegano in lavori secondari per avere più tempo a disposizione per allenarsi, poi quando vedono che non arrivano risultati lasciano il pugilato o il pugilato lascia loro e cosa gli rimane un lavoro per grazia di Dio ma di quelli non cotruiti personalmente e che non garantiscono una professionalità necessaria per non perderlo.
io penso che il pugilato di domani per la tutela dei ragazzi stessi che vogliono intraprendere la carriera professionsitica debba tenere conto di un modello che garantisca agli stessi una continuità nel lavoro e nella professione indipednetmente da quella solamente pugilistica.
Questa è una discussione molto interessante. Il giornalista e i giornali si dirigono verso sport che tirano,purtroppo è una legge commerciale. La televisione idem con patate, ma qui il discorso è più lungo. Il pugilato non ha molti sponsor e quelli che ha spendono poco. Le Istituzioni lo appoggiano quando il loro apporto è minimo; quando il prezzo aumenta si defilano. E ‘ una questione di numeri…Io ai Mondiali di Milano non credo…E’ un fatto momentaneo che fa gioco alla FPI e all’AIBA che vuole allargare il giro con i semiprofessionisti. Ritengo sempre che il professionismo sia la vera colonna portante…Da noi è scadente…cominciamo a chiedercui il perchè… Perchè in America, Germania, Inghilterra…la boxe tira…Cominciate a vedere il guadagno dei pugili. Sono 50 anni che diciamo che il pugilato è in crisi, ma non è così. Il pugilato in queste nazioni è sentito in un altra maniera. Domenico Spada che ha combattuto più volte in Germania pensa di vivere in un altro mondo. La boxe è uguale per tutti…In quelle nazioni tira perchè pubblico e sponsor ci credono…da noi credono all’80% sul calcio, il rimnente 20% comprende tutti gli altri sport e chi ha le cartucce migliori le spara, e non è certo il pugilato. Il rimedio? Il grandissimo campione che va in America e mette ko Klitchsko, il grandissimo campione che va in Inghilterra per affrontare Amin Khan facendo conoscere le borse di questi match…Forse se ne comincerà a parlare in un altra maniera e i giovani vi si avvicineranno meno titubanti. Oggi per guadagnare 50.000euro il giovane pugile deve arrivare per lo meno al Titolo Europeo( all’estero, mentre per un giocatore di pallone ci arrivi e lo superi giocando in una squadra di serie C. Cosa pensate che sceglie il giovane d’oggi?
parole sacrosante Fausto. la realtà è proprio questa e non so da quanto perduri, forse dai tempi di tyson quanto il giornalista Tommasi intratteneve l’allora pubblico di italia uno e quando decenni orsono sempre italia uno ci propinava il futbool americano.
oggi la tv e i giornalisti rai preferiscono il bel volto della pellegrini e non la sua bravura ed il suo successo pervaso da attacchi di panico durante la strenuante preparazione in vista dei mondiali.
la stampa si sveglia per 10 minuti circa ad ogni evento olimpionico in cui i nostri ragazzi riescono ad arrivare almeno ai primi tre podi. ero a porto san giorgio quando Russo, e cammarelle cercavano di arrivare in finale. trasmettevano il match in tv. la gente come se non venisse trasmesso nulla.
il punto è che i giornalisti con il proprio lavoro insieme a tanti altri modi di operare hanno dato forza, spessore e vigore quindi hanno dato una mano o meglio una spinta in più a che il calcio si affermasse come sport primario. tradendo anche le numerevoli aspettative che molti giovani che si avvicinano a questo sport nutrono. il successo……che su un gruppo di 30 ragazzi che frequenta la scuola calcio arriva per uno massimo due di loro.
viviamo la società dell’apparenza, dell’edonismo, dell’opulenza. oggi si deve essere almeno un calciatore, un bel telefono ed avere accanto una ragazza seppur cretina ma sufficientemente crietina. il calciaotre è una nuova moda. tira..non annoia quell’insieme di sfigati che arrivato il sabato non sanno cosa combinare e arrivata la dominica pensano a cosa questa giornata di festa servono. ebbene il calcio è la rispsota trasmisioni, gente che correre e parole dette a vanvera a chi ascolta.
ho letto di dhalia tv e di un suo canale extreme dove oltre al pugilato ci sono altri sport dA COMBATTIMENTO. NON CHE LA FUSIONE CON GLI ALTRI SPORT MI PIACCIA, MA è l’unica che al momento sta aprendo le porte alla visibilità di questo sport. di certo non si presentano eleganti e parsimoniosi come assistere ad un mondiale di dilettanti o anche ad un campionato italiano comunque io sono dell’opinione che ciò che da il pugilato nelle ore di allenamento ma soprattutto nelle ore che trascorri con in tuoi amici di palestra non te lo da nessun altro sport.
bravo fausto hai messo il dito nella piaga e che piaga la federazione fa proclami di guerra la boxe e’ tornata dopo Pechino al top ma che cazz.. dice se dei mondiali di Milano nessuno ne sa niente? il presidente Falcinelli lo visto in un ritaglio televisivo dove annunciava questo grande evento di cui se ne sarebbe parlato e visto ma dove si vede? solo a pagamento. e la rai che noi poveri scemi continuamo a pagare? che fa la fpi non ha mezzi per farsi sentire e’ inutile continuare
I mondiali di Pugilato a Milano ? Qualcuno se ne è accorto? Provate a fare un sondaggio fra i vostri amici e conoscenti : chiedete se sanno che a Milano si stanno svolgendo i Campionati Mondiali di Pugilato? Vedrete le loro facce smarrite e sorprese. In televisione le immagini registrate le mandano al’ una di notte su Italiauno, e sempre su Italiauno, un miserabile spazietto in fondo al telegiornale sportivo dopo calciatori italiani e stranieri. Negli altri telegiornali ,sportivi e non, neanche l’ombra di un servizio o di una immagine e si che i mondiali si disputano in Italia . Per non parlare della carta stampata specialmente di quel giornalucolo da strapazzo che è il “Corriere dello sport-stadio” (che sarebbe meglio chiamare “Corriere dello Sport -Totti” visto che parla solo del Pupone) : provate a guardare l’edizione on line ,solo calcio , motori e donne mezze nude. Quando ci sono stati i Mondiali di nuoto a Roma ci hanno rotto i marroni per giorni e giorni con la Pellegrini , con la Rai che aveva riservato addirittura un canale ( il secondo se non sbaglio ) per trasmettere in chiaro tutte le gare più importanti , per non parlare delle trasmissioni sul digitale terrestre che comunque qui nel Lazio non si vede più. Per non parlare dei recentissimi Mondiali di atletica a Berlino , ore , ore di trasmissioni a parlare di Bolt e per l’Italia neanche una medaglia . E tutti noi continuiamo a pagare il canone a questa Rai che fa ridere i polli. Per non parlare della Federazione Pugilistica che non riesce ( o non vuole ) farsi ascoltare dal Coni , dalla Rai , o dai politici . Questi “dirigenti federali che parlano dei Mondiali di Milano come” il più grande avvenimento dopo le Olimpiadi di Roma” . Ma fatemi il piacere . La cerimonia di inaugurazione è stata una cosa per pochi intimi, ma vedrete , che se gli azzurri dovessero prendere qualche medaglia tutti parleranno di grande successo. E tutti i giornalisti parleranno e scriveranno, come se il pugilato lo avessero inventato loro.
continua cosi luca che vai forte
Bravo luca !!