Aikido in Toscana, di Leandro Spadari
Il Presidente del C.R.Toscana Fijlkam Avv. Francesco Usai ha avviato “un esperimento” teso a vedere se l’Aikido può diventare una pratica di tutti e non una pratica di elite o una pratica da fare solo nel proprio club, con il proprio maestro e, rigidamente, secondo i metodi della propria scuola, l’unica depositaria della verità, dello stile corretto, quello vero ed efficace.
Utilizzando il coordinamento del M° Mirio Mannini, da lui nominato “Fiduciario” del settore, ha impostato un lavoro di apertura, di mutua conoscenza di lavoro in comune che ha visto, in vari momenti, il succedersi dei Maestri che in Toscana hanno séguito e credito: da Francesco Verona a Patrizio Bronzi i quali, tra l’altro, hanno contribuito, e non poco, anche per la parte organizzativa; da Claudio Balestri alla signora Keiko Wakabaiashi, a Graziano Campinoti tecnico e dirigente dell’ADO-UISP… ha collaborato con tutti un ospite di prestigio: il prof. Raffaele Adornato.
Varie tappe hanno segnato questo percorso: Massa Carrara, Grosseto, Follonica, Terranuova Bracciolini (AR) ed in queste tappe molti sono stati i partecipanti e di scuole diverse, dimostrando che non ci sono impedimenti a lavorare insieme, anzi, è divertente, mette in mostra punti di vista un poco diversi e metodi che usano strade diverse per dire le stesse cose, tutti infatti hanno giudicato favorevolmente l’esperienza.
Che dire? L’uovo di Colombo? La scoperta dell’acqua calda? E’ vero, la cosa è ovvia… lavorare insieme, accettarsi nelle diversità che poi, diversità non sono, guardarsi negli occhi senza pregiudizi, percorrere una strada che se non è molto parallela è la stessa, per accorgersi di vivere e fare tutto quello che la pratica sportiva ha sempre cercato di dire… ad ogni praticante!