di Gabriele Fradeani
Foto di Max Petrus
Salto di qualità per Charlemagne Metonyekpon, Charly, che ha abbandonato il titolo italiano dei superleggeri per tentare la carta dello stesso titolo della Unione Europea attualmente nelle mani del francese Walid Ouizza. Un impegno importante contro un avversario di grande caratura; d’altro canto Charly, dopo avere conquistato il titolo nazionale nel marzo delle scorso anno battendo Arblin Kaba ed averlo difeso vittoriosamente contro Jacopo Fazzino, Stefano Ramundo e Federico Schinina, trova la nazione piuttosto stretta ed è gioco forza affacciarsi in Europa. L’accordo con il team francese è stato raggiunto ed il match si farà a Charleville il prossimo 4 novembre. Del nostro atleta sappiamo tutto: la sua velocità e la tecnica con cui affronta i combattimenti ma chi è il suo avversario? Walid Ouizza è un francese di 32 anni; ha debuttato al professionismo nel 2016 ed ha un record di 19 combattimenti con due sconfitte e 17 vittorie di cui ben 8 prima del limite. Già campione dei superleggeri in Francia, ha conquistato il titolo della Unione Europea, sempre nelle 140 libbre, battendo nel marzo scorso al Palau Olimpic Vall d’ Hebron a Barcelona l’imbattuto, fino ad allora, campione spagnolo Alejandro Moya. Un avversario di tutto rispetto quindi ma, a nostro parere, una grossa occasione che non andava sprecata che consentirà in caso di successo di accreditare il nostro campione a livello internazionale. Al proposito abbiamo sentito Charly, queste le sue parole:” Seguo pedissequamente il mio team e soprattutto le indicazioni dei miei tecnici Gabbanelli e Marra cui devo tutta la mia carriera. Tentiamo il titolo della Unione Europea? Bene, mi sto allenando per questo e state sicuri che darò il massimo. So che avrò di fronte un ottimo pugile ma non mi ritengo da meno; qui in Italia mi sono confrontato con tutti i migliori della mia categoria e dopo 13 combattimenti sono ancora imbattuto. Alziamo l’asticella e vediamo se posso ripetermi anche in Europa”. Grande fiducia nelle possibilità dell’atleta di Castelfidardo che può vantare una grossa concentrazione, una boxe da manuale, una serietà professionale invidiabile e la consapevolezza di poter fare ancora tanta strada.