di Luca de Franco, tratto da www.affaritaliani.it
Il 12 dicembre, alla PostFinance Arena di Berna (Svizzera), il campione mondiale dei pesi massimi WBC Vitali Klitschko difenderà il titolo contro l’americano Kevin Johnson. Si tratta di una sfida quasi proibitiva per Johnson perchè il fuoriclasse ucraino gli è superiore in tutto: esperienza, altezza, peso e potenza del pugno (Klitschko ha messo ko 37 avversari su 40). Comunque, nella boxe tutto è possibile. Lo dimostrano le due sconfitte prima del limite subite da Klitschko: contro Chris Byrd si è ritirato alla fine del nono round, contro Lennox Lewis è stato fermato a causa di una ferita al volto al termine della sesta ripresa (pur essendo in vantaggio sui cartellini dei tre giudici). In definitiva, Vitali è fortissimo, ma non imbattibile. Kevin Johnson lo sa ed ha urlato ai quattro venti come andrà a finire: “Il 12 dicembre diventerò campione del mondo. Sono il più grande e nessuno mi può fermare”.
Dichiarazioni degne di Muhammad Ali, ma che non fanno alcun effetto a Vitali Klitschko.
Lo conferma lui stesso, in esclusiva, ad Affaritaliani.it
Mr. Klitschko, come giudica la spavalderia di Johnson?
“Sono contento per lui che sia tanto sicuro di vincere. Durante la conferenza stampa, gli ho chiesto non picchiarmi troppo forte perchè sono più anziano di lui… Scherzi a parte, l’esperienza è la cosa più importante per un pugile. Come lo è per ogni uomo, in ogni settore lavorativo e nella vita. Faccio boxe da oltre 20 anni e sono professionista da 13 anni. La mia carriera professionistica si è svolta in Germania, Austria, Stati Uniti, Ucraina e Regno Unito. Ho affrontato i migliori, battendoli quasi tutti. In quanto ad esperienza non sono secondo a nessuno. Kevin Johnson, invece, ha ancora molto da imparare. Sono sicuro che diventerà campione del mondo, ma non il 12 dicembre”.
Sa già come batterlo?
“Conosco i suoi punti di forza e i suoi punti deboli. Oggi, potrei dire esattamente come si svolgerà l’incontro, ma non lo farò perchè non voglio rivelare la mia strategia”.
Quindi, Lei studia i video dei suoi avversari?
“Certo e poi mi pongo alcune domande. La prima è: ‘Quest’uomo è in grado di battermi?’ La seconda: ‘Ha la potenza per farmi male?’ La terza: ‘E’ coraggioso?’ Dopo aver risposto a queste domande, inizio a preparare la mia strategia. Comunque, quando sono in perfetta forma fisica e fortemente motivato, nessuno può battermi”.
Chi è stato il suo avversario più difficile?
“Lo sono stati tutti. Se dicessi che qualcuno mi ha sorpreso per la sua preparazione, per il suo coraggio, per la sua potenza, ammetterei di averlo sottovalutato. L’errore più grande che possa commettere un pugile è proprio sottovalutare gli avversari. Bisogna rispettarli tutti, sapendo che la motivazione – a volte – fa miracoli. Prendiamo, come esempio, la mia sfida con Kevin Johnson: lui non ha niente da perdere contro di me. Se finisce ko, diranno che era prevedibile perchè io ho maggiore esperienza ed ho battuto avversari di qualità superiore a quelli che ha affrontato lui. Io, invece, ho tutto da perdere e mi sento super-motivato. Il 12 dicembre sarò al 100% della forma e non c’è dubbio che vincerò”.
Il 7 novembre, a Norimberga (Germania), il campione mondiale dei pesi massimi WBA Nicolay Valuev difenderà il titolo contro David Haye. Chi vincerà?
“Non mi piace fare previsioni, ma di una cosa sono sicuro: David Haye non ha la potenza per mettere ko Valuev e quest’ultimo non è abbastanza rapido per centrare Haye. Non so chi vincerà, ma sarà un incontro molto noioso”
so da un intervista letta da qualche parte che uno dei due fratelli Klitschko, abbia scritto qualcosa che ha in oggetto la pedagogia, il pugilato e i giovanissimi ne sapete qualcosa cordialmente