Partite in sei, con appena una settimana di ritiro, e gran parte della preparazione svolta, ognuna a casa propria, nella palestra dove sudiamo e sognamo abitualmente, cominciava per noi l’avventura di un campionato che si prospettava molto impegnativo.
Nessuna di noi ovviamente si aspettava un risultato così. Su sei partecipanti, infatti, ci portavamo in Italia ben quattro medaglie.
Una d’oro, la mia, penso la più inaspettata, in quanto l’unica del gruppo ad avere la più limitata esperienza in campo Internazionale.
L’argento di Carmela Chiacchio, che non ha bisogno di presentazioni, infatti lei è quella che, fra noi, ha la maggiore esperienza. Poi le due di bronzo, di Silvia La Notte e Patrizia Pilo, che con un pizzico di fortuna in più potevano essere di colore diverso.Anche Mina Morano e Paola Massagrande avrebbero meritato miglior fortuna.
Il solito plauso, più che meritato, va a Raffaele Bergamasco che, come al solito, ha fatto anche di più di quello che poteva fare pur di farci ben figurare. Anche Emanuele Renzini, ci ha messo del suo. Lo stesso dicasi per il dott. Massimiliano Bianco.
I Mondiali sono vicini ed alla nostra portata, speriamo che vada perfino meglio.
Un auto-in bocca al lupo a tutte noi, fin da ora…
Giacoma Cordio.