Benoit Manno01di Riccardo D’ Andrea

In periodo “assoluti” andiamo a scambiare due chiacchiere con uno dei protagonisti degli ultimi anni dei prestigiosi campionati italiani assoluti. Colui che per ben 2 volte di fila (nel 2006 e nel 2007) arrivò secondo nei pesi leggeri e nel 2005 fu fermato in semifinale, campione italiano universitario per ben due anni nella categoria dei 64kg e nei 60 kg.
Con la maglia della nazionale azzurra sfiorò d’un soffio la medaglia ai campionati mondiali universitari in un match che a detta dei presenti l’italiano non aveva perso…


Parliamo di Manno Benoit diviso a metà tra la Francia e lItalia con origini calabresi. Residente a Torino il ventisettenne, allenato dal maestro Bruno Vottero, è partito alla grande nel mondo dei professionisti, ma vogliamo saperne di più…

-Innanzi tutto come stai Benoit?
Abbastanza bene. Non ho match in vista. Per ora mi mantengo in forma con la corsa e il nuoto..

-Pensi di aver fatto bene a passare professionista?
Penso di aver fatto la scelta giusta. Fin’ora non ci sono stati intoppi:ho fatto 4 match in 7 mesi e non mi lamento. Abbiamo meditato a lungo con Vottero (il mio maestro),ma le porte della nazionale,nonostante la mia ottima prova ai mondiali in Russia erano chiuse. L’uomo di punta dei leggeri è Valentino. Avrei forse ancora potuto fare qualche torneo con la maglia azzurra ma ho preferito non perdere tempo e togliermi subito casco e canotta..

-Che differenze hai notato?
A parte i guanti più piccoli che rendono il pugno più pesante, tutti dicono che è un altro mondo ,ma non la penso cosi. Il mio tipo di boxe, imperniata sul movimento delle gambe e i passi laterali,è molto dispendiosa. Tante persone dicevano che da prof, non avrei potuto fare 6 riprese con quel modo di boxare, ma per ora ce l’ho fatta. Non ho cambiato il mio tipo di boxe al contrario di tanti altri che da prof si snaturano. Certo ci sono i momenti in cui mi fermo a scambiare,ma il pugilato è un’ arte e a menare invece son capaci tutti.

-Come si svolge la tua quotidianità, tra allenamenti, famiglia e lavoro?
Faccio l’istruttore in alcune palestre a Torino; al mattino invece, lavoro come bagnino in una piscina. Questo mi permette di allenarmi due volte al giorno. Sono anche iscritto alla facoltà di Scienze Motorie. Diciamo che non ho delle giornate monotone..

-La vita di un pugile non è facile, è fatta di tanti sacrifici e pur non volendo riguardano le persone che si hanno accanto, senti di voler dire un grazie particolare a qualcuno?
Questa è una domanda che aspettavo da tanto,ma mai nessun giornalista me l’ha posta. Vorrei ringraziare una persona in particolare:mio fratello Florian. Mi segue e sta al mio angolo fin da quando ero novizio,si ricorda di tutti i miei match a memoria,mi conosce bene e all’angolo ha sempre dei consigli utili da darmi. Abita a Parigi ed ogni volta si fa più di mille km per venire a sostenermi. La seconda persona è la mia ragazza Roberta, l’insostituibile Roberta, che mi sopporta nei momenti difficili, tra diete, stress e allenamenti.. Colgo l’occasione per dire a entrambi di continuare a incoraggiarmi e rincuorarmi perchè un giorno ci sederemo tutti e tre in cima al mondo.

-Quando sarà che Benoit Manno potrà ritenersi soddisfatto della propria carriera (fin’ora strepitosa)?
Mi riterrò soddisfatto quando avrò vinto per lo meno un europeo.

-Cosa si prospetta nel tuo futuro?
Combatterò sicuramente a metà gennaio,non conosco ancora il nome dell’avversario. Spero di poter disputare il titolo italiano tra non più di 8 mesi..
Un saluto a tutti gli appassionati.. da  Manno.

Di Alfredo

Un pensiero su “Un professionista a tutto tondo… Manno Benoit.”
  1. grande pugile rispettoso e umile,dedito al sacrificio,crescera’ sicuramente!!!vaiiii Mannoooo!!!!!!

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