Tommasi e BurruniLo scenario è quello del Palasport napoletano, non è una serata qualunque perché sul ring si affrontano Salvatore Burruni, ex campione del mondo dei mosca, e Mimoun Ben Alì, un ispano-marocchino che aveva dato parecchi dispiaceri ai pugili italiani. In palio c’è il titolo europeo dei gallo, che Ben Alì aveva sottratto a Tommaso Galli due anni prima. La riunione era organizzata dalla ITOS di Rino Tommasi, alla sua prima esperienza napoletana. Pochi gli spettatori: tremila paganti. Ma c’era come giustificazione il fatto che il match era teletrasmesso in diretta. I due pugili non più giovani, nonostante avessero alle spalle una carriera pesante che li aveva visti protagonisti in molti ring esteri, iniziarono a spron battuto dimostrando di avere quasi intatte le loro qualità di classe e potenza. Il match non deluse le attese: nelle prime cinque riprese il “tamburino” sardo accumulò, imponendo un ritmo frenetico, preziosi punti, ma a partire dalla sesta ripresa il match divenne più equilibrato e Ben Alì rosicchiò parte del vantaggio. Nella nona ripresa Burruni chiuso alle corde  su attacco dell’avversario accusò un colpo basso e successivamente incassò anche un sinistro che lo mise in difficoltà, tanto da costringere l’arbitro a contarlo. Il sardo con abilità arrivò alla fine del round. Nel successivo Ben Alì seguitò ad attaccare, così anche nell’undicesimo. Il campione europeo continua imperterrito a tenere l’iniziativa, anche se viene frenato dai colpi d’incontro di un Burruni ristabilitosi. I colpi di sbarramento di Tore sono efficaci ed è Ben Alì a terminare la quindicesima ripresa in affanno e sconfitto.

Il sardo difese il titolo europeo due volte superando l’emergente Franco Zurlo e l’irriducibile francese Pierre Vetroff, poi un po’ a sorpresa comunicò l’abbandono dell’attività. E’ stato senz’altro uno dei più “grandi” della nostra storia pugilisitica: un mosca-gallo dal fisico di un medio, che aveva ottenuto ben 99 vittorie, di cui 32 prima del limite, 9 sconfitte e un pari.

Mimoun Ben Alì si ritirò quasi in contemporanea con Burruni, anzi subito dopo il ritiro del sardo fu designato cochallenger insieme a Franco Zurlo; il match si disputò a Taurianova e terminò con la netta vittoria del pugliese.

(Alfredo Bruno)

Di Alfredo