di Riccardo D’Andrea
Intervista a Benoit Manno campione universitario, 64 kg, terzo classificato ai campionati italiani assoluti del 2005, vicecampione italiano anno 2006 e 2007. Tutti abbiamo seguito i recenti mondiali di pugilato dilettanti di Chicago, le grandi gesta dei nostri azzurri, ma l’italia dilettantistica non è solo Cammarelle, Russo, Valentino e via discorrendo vi sono molto pugili che pur avendo grandi doti tecniche rimangono un po’ all’ombra di questi giganti del ring.
Andiamo dunque a conoscere il campioncino piemontese…
Da quanto tempo pratichi la boxe?
Pratico la boxe da 9 anni, ho iniziato con la Boxing club Torino.
Hai avuto problemi a far accettare alla tua famiglia questo sport?
No. Certo mia madre all’inizio non l’ha presa bene, ma poi se n’è fatta una ragione, anche se non viene mai a vedermi combattere. Mio padre invece, anche se profano, col tempo si è pian piano appassionato a questo sport.
Oltre al pugilato studi e/o lavori?
Faccio il bagnino e l’insegnante di nuoto. Entrambi i lavori mi permettono di allenarmi tranquillamente.
Cosa ne pensi del pugilato di oggi in Italia?
Penso che abbiamo una grande tradizione pugilistica in Italia, ma che si sta man mano affievolendo. La televisione non ci lascia spazi, a sua volta la boxe non è abbastanza pubblicizzata. Senza dimenticare che i ragazzi non hanno più voglia di soffrire. Anche se ultimamente ho notato una certa ripresa di spirito.
Hai mai lasciato o pensato di lasciare la boxe?
Ho mollato per un anno e mezzo, pensavo non fosse lo sport per me, ero un pò giù. Ma qualcosa mi diceva che avevo dei numeri che ancora non avevo fatto vedere. Sono tornato tre anni fa anche grazie alle continue telefonate del mio maestro e amico Carlucci.
Il match più duro che hai affrontato?
Penso sia stato nei quarti di finale agli italiani di Milano, contro Oscar Cappa, un vero mastino. Alla fine vinsi solo di un punto, ricordo ancora 18 a 17. Ma quella prova insieme a quella in semifinale mi valse la convocazione in nazionale.
Hai un modello di pugile a cui ti ispiri?
Non uno in particolare, mi piace molto Mayweather, Malignaggi, e l’ormai ex Withaker. Ammiro tanto anche il mio attuale maestro, ex campione italiano, Vottero.
Cosa ti piace fare nel tempo libero?
Leggere, ascoltare musica, nuotare.
La più grande soddisfazione agonistica?
Senz’altro essere arrivato secondo agli italiani di Milano, ma anche il titolo di campione universitario è stata una grande soddisfazione.
Prospettive future?
Passare professionista al più presto.
Il tuo sogno?
Penso il sogno di un pò tutti i pugili,cioè combattere per un titolo mondiale. Anche se bisogna stare con i piedi per terra, e ora devo solo pensare ad iniziare a vincere il titolo italiano. Poi si vedrà.
bravo complimenti allo scrittore-pugile d’andrea riccardo
zio fa’!!
grande manno….ti vogliamo formato mondiale..
benny è 1 grande…sarebbe bello vedere 1 match cn riccobello! anke se sn pesi differrenti
grande ben,la prossima intervista allora la aspettiamo x quando sarai campione del mondo…zio fà!!!
ehi benoit… avro la mia rivincita… aspettami…
uè benuà!
ma che sono ste prospettive future??CAMPIONE DEL MONDO, CAMPIONE DEL MONDO!! questo dovevi scrivere..
grande benni, anche se finora sei stato sempre il secondo, per me e per tutti noi rimani the first. grande
ecco si un grande ragazzo! un pugile che nuota pure e con passione bravo bravo
complimenti a D’Andrea art. interessante!
Benoit è il più astuto pugile mai visto ziofà
Ben è un grande!
Levati di mezzo i raccomandati, rimane il più forte!