di Giuliano Orlando
La montagna amore infinito. Un maestro che voleva insegnare agli altri la passione per le vette. Frammenti di vita alpina – Carlo Negri e Marco Dalla Torre – Bellavite Editore in Missaglia – Pag. 224 – Euro 14.00.
Non è facile trovare uomini di montagna molto loquaci. Normalmente tengono dentro emozioni e reazioni. Si dice che siano lo specchio delle pareti che scalano. Si scaldano solo al sole che trovano sulla vetta e alla neve che gli infarina la faccia e la barba, purché tra cima e cielo ci siano solo loro. Egoisti inguaribili, eppure dietro questa durezza, spesso si nascondono sentimenti poetici incredibili. Il lombardo Carlo Negri ne è stato il prototipo. In vita, ha riservato il suo sapere producendo libri didattici, alcuni dei quali diventati bibbie del settore. Tanto prolifico nello scrivere, altrettanto burbero in apparenza, eppure un grande esempio per i giovani. Scomparso nel 2003 a 97 anni, a 80 primavere è ancora capace di salire con gli sci sul Monte Rosa. L’anno dopo la scomparsa, la moglie Maria Teresa De Angelis, consorte dal 1951, dona alla Fondazione Sella il suo archivio e scopre il diario di Carlo, di cui ignorava l’esistenza. L’amico Marco Dalla Torre lo legge e capisce che sente il dovere di darlo alle stampe, perché le sue imprese anche se datano agli anni ’30 e ’40, sono tesori senza tempo. Trova l’Editore ideale in Paolo Bellavite, che stampa in Missaglia, nel cuore dell’operosa Brianza. Libri di montagna da decenni. Le considerazioni e i momenti di intense emozioni per le tante ascese in vari continenti, rendono questa testimonianza di grande attualità e fanno scoprire la vena poetica di un alpinista che sembrava refrattario ai sentimenti. Niente di più sbagliato. Carlo Negri quando scalava e poi ridiscendeva, faceva il pieno di energie positive che tramutava in poesia d’altura, confessando l’amore per la compagna della sua vita, alla quale aveva dedicato il suo diario segreto.
