969993_10200732327503336_2072997005_n 1187003_10202503573182310_1297773478_n 1374985_10201551704746194_472251400_n 1796661_10202503634783850_2142894093_n 1907352_10203154446133727_1483468928469605513_nAlice Isaza Querini (+8, – 2, =15), 23 anni, è nata a Medellin in Colombia, ma la sua pronuncia non ammette dubbi sulla sua residenza romana. Ragazza educata dà l’idea della timidezza, ma quando sale sul ring scaccia i dubbi con una tigna indomabile che tiene sotto pressione le sue avversarie. E’ alla ricerca del risultato clamoroso, della sua escalation, le doti non mancano, giurano i suoi tecnici, Franco Piatti e Francesca Giordano, che incastonano i pezzi di un mosaico che prima o poi darà i suoi frutti.

Perchè la boxe e quando?

“Ho iniziato circa cinque anni fa ad allenarmi, più che altro per curiosità. Mi sono iscritta a dei corsi di prepugilistica, mi sono subito appassionata e per l’agonismo il passo è stato breve. Ho aspettato di avere 18 anni, di essere quindi maggiorenne, perchè mia madre non era d’accordo, per firmare i fogli da sola”.

La tua società?

“La Lupa Boxe di Franco Piatti e Francesca Giordano, per me una seconda famiglia”.

Cosa fai nella vita?

“Sono iscritta all’Università di Perugia e studio Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza. Lavoricchio facendo la cameriera  in un ristorante per arrotondare”.

Al lavoro, i tuoi amici, la famiglia cosa ne pensano?

“Quando dico che faccio pugilato, inizialmente la gente si incuriosisce. Gli amici comunque hanno capito che per me è una passione, mi seguono e qualche volta vengono a vedere i miei combattimenti. Al lavoro si sono incuriositi, perchè ho scoperto che i miei datori sono degli appassionati di questo sport, quindi sono contenti. A casa mia madre non era assolutamente d’accordo, ma alla fine lo ha accettato e viene spesso a vedermi, anche se sarebbe più contenta che intraprendessi un altro sport”.

I tuoi si son resi conto che il pugilato non è quello descritto da stereotipi?

“Si, hanno visto che almeno su di me ha avuto un effetto positivo. Per me andare in palestra è uno stimolo in tutto. Mi sono anche messa a studiare con più lena, e la palestra per certi versi diventava il premio tra virgolette. Hanno anche visto che ho messo la testa a posto, perchè la boxe è una disciplina sotto tutti i punti di vista”.

Qualche altro interesse?

“ Mi piace molto leggere. Leggo i romanzi e mi piacciono le poesie”.

Il tuo poeta preferito?

“Pablo Neruda”.

Ci sono state nella tua attività giornate positive e negative?

“Non c’è stato un giorno in particolare, in un senso o nell’altro. Negativo forse qualche sconfitta che ho subito per non aver fatto il match che volevo, oppure non è andata come mi aspettavo. So solo che ho ancora tanto da imparare”.

Il pugilato lo segui anche dal di fuori?

“Abbastanza, mi piace andare alle riunioni anche quando non combatto, mi piace vederlo in  televisione le poche volte che lo trasmettono”.

Segui anche altri sport?

“Mi piace il nuoto, anche perchè l’ho fatto per qualche anno quando ero più piccola. Mi piace molto l’atletica leggera. Quando ci sono le Olimpiadi non mi schiodo dal video e cerco di vederne il più possibile”.  

(Al. Br.)

Foto di Luigia Giovannini

Di Alfredo