di Fausto Borgonzoni

Quasi 1500 persone hanno assistito,sabato sera, alla grande manifestazione di pugilato organizzata dalla Boxe Loreni e dalla Ferrara Boxe, al Pala Hilton Pharma della città Estense e denominata “ Riunione delle 3 corone”, tanti erano gli incontri titolati della serata. L’onore dell’apertura toccava ai dilettanti Daniele  Zagatti (Pugilistica Padana Vigor ) e Arblin Kaba ( Società Boxe Le Torri Bologna) che si contendevano il titolo regionale senior dei 64Kg. Dopo tre riprese piacevoli ed equilibrate, era un contestato richiamo ufficiale , comminato al pugile ferrarese, che faceva assegnare vittoria e titolo ad Ablin Kaba. Si entra poi nella nuova categoria neo professionisti , voluta dalla Lega Pro, per pugili italiani debuttanti. Ad inaugurarla i pesi piuma Mattia Musacchi di Ferrara e Luca Rigoldi di Vicenza, due atleti dalle caratteristiche opposte; il veneto è un figther che avanza continuamente verso l’avversario che invece boxa di rimessa cercando di fermarlo con colpi  non sempre precisi e di minore consistenza. Al termine dei quattro round  il ritmo e l’intensità della boxe di Rigoldi avrebbero , forse, meritato il verdetto , ma i giudici hanno invece optato per la parità, scontentando i numerosi fans del vicentino presenti sulle tribune, ma lasciando così immacolati i record di questi due interessantissimi prospetti. Tutto facile nel secondo match fra neo pro , per Marco Iuculano  di Ferrara che disponeva facilmente di Matteo Redrezza (Classe 1976) di Cavarzere in poco più di un round. Subito in difficoltà di fronte alla potenza e precisione del pugile di casa , Redrezza era spedito al tappeto da un terribile gancio sinistro e, dopo il conseguente conteggio , era incalzato senza tregua, riuscendo a stento a terminare la ripresa. All’inizio del 2° round accusava un dolore alla mano destra, con richiesta dell’intervento del medico e conseguente stop. Fatto sconto della modestia dell’avversario, Iuculano ha messo in mostra ,potenza,velocità e precisione, doti non sempre espresse fra i dilettanti,che promettono bene per il futuro.Nel primo incontro titolato della serata era in palio la corona nazionale dei massimi – leggeri. A contendersela erano il piemontese ,del team Loreni, Maurizio Lovaglio  un pugile, già in passato detentore del titolo, che alterna prove esaltanti ad altre decisamente deludenti ed il catanese Rosario Guglielmino (Team Cavini) dallo scarno record di 6 vittorie e 2 sconfitte,con alle spalle un tentativo di conquista del titolo nella categoria superiore ( sconfitto prima del limite da Matteo Modugno). L’incontro ha avuto storia breve, perchè a 1’47” del round iniziale  il pugile catanese, centrato da una combinazione sinistro –destro , crollava al tappeto. Con grande fatica riusciva a rimettersi in piedi , ma non avendo pienamente recuperato , l’arbitro Di Clemente assegnava la vittoria per KOT a Maurizio Lovaglio, che rientrava così in possesso del titolo italiano. Nel Campionato Europeo Femminile , pesi mosca, Simona Galassi difendeva la sua corona, per la terza volta , dall’assalto della torinese  Loredana Piazza, che in passato aveva ,per due volte , inutilmente tentato la conquista del mondiale supermosca.Le due rivali , amiche fuori dalle dodici corde, hanno cominciato il combattimento con molta circospezione. La campionessa prende il centro del ring ,manovrando il jab sinistro, mentre la sfidante  cercava di controbattere serie di colpi. Dopo tre riprese di equilibrio “ la regina di romagna” comincia a far prevalere la sua maggior precisione e rapidità mentre la torinese sembra in soggezione e non riesce ad esprimere pienamente le proprie potenzialità. Il match sembra andare decisamente  a favore della campionessa , anche se infastidita da perdita del sangue dal naso e da un leggero taglio al sopracciglio sinistro . La sfidante , sollecitata all’angolo dal maestro Dino Orso, ha una bella reazione nella settima ripresa riuscendo a colpire la campionessa ed aggiudicarsi il round. Ma la Galassi si riprendeva da par suo e dopo essersi aggiudicata l’ottavo round, continua il suo pressing nel round successivo,andando a segno con colpi in serie ed un duro gancio in chiusura. Anche nell’ultimo round era la Galassi a mettere i colpi migliori mentre la Piazza non aveva più la forza per sovvertire l’andamento del combattimento. Vittoria quindi meritata per la Galassi ,con verdetto unanime,(97-93 , 97-93, 96-94) e prospettive concrete per una nuova sfida mondiale, mentre  la brava e generosa Piazza deve rimandare i suoi sogni di gloria. In chiusura l’attesissimo match dell’idolo locale Marcello Matano  che sfidava il Finlandese Jussi Koivula per la vacante cintura Intercontinentale IBF dei superwelter. Matano doveva rendere 1kg. e 4 cm. in altezza al quotato avversario (16 + 1-) che partiva in modo preoccupante nel round iniziale aggiudicandosi la ripresa con una boxe in linea che sembrava creare difficoltà al ferrarese. Era solo un ‘impressione perchè già dal secondo round il pupillo di Croce toglie l’iniziativa all’avversario , accorcia la distanza, lo pressa costantemente ,lo mette spesso alle corde e lo colpisce ripetutamente con ganci e montanti. Nel quinto round  il pugile finlandese è sull’orlo della resa , ma riesce ancora a salvarsi, però è un pugile ormai rassegnato, che ha perso le certezze e la baldanza della vigilia. Matano continua incessante la sua opera demolitrice ed il finlandese deve usare ogni mezzo , lecito ed illecito, tanto che nel sesto round riceve un richiamo ufficiale per trattenute. Matano , lucidamente consigliato all’angolo , dal maestro Croce, si concede qualche pausa per rifiatare, ma Koivula ormai vinto non può approfittarne.Si arriva così all’ultima ripresa nella quale il finlandese raccoglie le ultime energie cercando di incrociare Matano con il montante,ma Marcello è attento,non commette l’errore fatto con Moncelli, e conclude colpendo ancora ripetutamente l’ormai vinto avversario. Il verdetto è largo ed unanime a suo favore (118-109 ; 118 –109; 119-108 )  e Matano ,autore del più bel combattimento da quando è professionista,si abbandona ai festeggiamenti  assieme al suo pubblico che lo ha calorosamente, continuamente sostenuto.

 

 

 

 

Di Alfredo