Italia Boxingdi Giuliano Orlando
TARGU JIU (Rom). Tutto pronto per la seconda edizione europea U22, che inaugura anche l’esordio della rassegna al femminile. L’intuizione del presidente dell’EUBC, Franco Falcinelli si è confermata vincente. Dopo la prima edizione svoltasi a Braila, centro importante nel delta del Dunarea, un anno addietro. con l’adesione di 30 nazioni e 188 pugili al via, il bis fissato a Targu Jiu, sempre in Romania, ha superato tutti i dati precedenti. L’Italia ha preso molto sul serio l’impegno, presentandosi all’appuntamento con le due squadra decise a non restare con i guantoni vuoti. I rispettivi tecnici hanno fatto queste scelte. 49 kg. Nicola Cordella; 52 kg. Cristian Zara; 56 kg. Raffaele Di Serio; 60 kg. Francesco Maietta; 64 kg. Francesco Iozia; 69 kg. Vincenzo Arecchia; 75 kg. Giovanni Sarchioto; 81 kg. Federico Antonaci; +91 kg. Aziz Abbes Mouhiidine. Nell’edizione 2017, Iozia e Aziz hanno conquistato il bronzo. La squadra femminile si trova a Targu Jiu da oltre una settimana ultimando la preparazione sul posto. Queste le convocate: 48 kg.: Roberta Bonatti; 51 kg.: Giusy Gioia; 54 kg.: Giulia Lamagna; 57 kg.: Irma Testa; 60 kg.: Francesca Martusciello;
64 kg.: Rebecca Nicoli; 69 Kg.: Monica Floridia; 81 kg.: Carlotta Paoletti. Il torneo inizia il 25 marzo e termina il primo aprile con l’assegnazione dei titoli maschili e femminili.
Tra i maschi, le nazioni sono salite a 36 e la quota atleti supera quota 200. Fatto emblematico il ricambio degli atleti oltre il 70%. Dei dieci vincitori 2017, solo quattro tenteranno il bis. Il mosca bulgaro Asenov, il romeno Titary nei gallo e il georgiano Madiev nei welter e il romeno Arodoaie (81), salito nei 91 kg. Assenti i campioni uscenti dei 49 kg. l’inglese Horn, il russo Askerov (60), l’inglese McCormack (64), l’ucraino Khyzhniak (75) diventati mondiale elite ad Amburgo (Ger) lo scorso agosto, il francese Omba (91) e il supermassimo tedesco Kadir.
La Romania, team ospitante si presenta al completo con 10 atleti, come Germania, Russia, Turchia e Ucraina. Nove a rappresentare Italia e Francia, con 8 iscritti: Spagna, Croazia e Moldovia; con 7: Armenia, Belgio, Polonia, Bulgaria, Azerbajan e Lituania. A quota 6: Georgia, Ungheria, Serbia, Repubblica Ceca e Bielorussia. 5 atleti per Austria e Israele, con 4: Inghilterra, Irlanda, Finlandia, Albania e Slovacchia. 3 la Macedonia, 2: Bosnia Erzegovina, Svezia, Grecia, Estonia e Olanda. 1 per Montenegro e Lettonia. Nel 2018 otto nazioni salirono sul podio più alto e ben 18 arrivarono a medaglia. Per Romania e Inghilterra ci fu la doppietta, Bulgaria, Russia, Georgia, Ucraina, Francia e Germania un oro ciascuna. A Targu Jiu, l’equilibrio al vertice sembra ancora più ampio. La Russia ha confermato solo due atleti dei dieci presenti a Braila. L’argento dei welter Savostyan e quello dei mediomassimi Gadzhimagomedov salito nei 91 kg. Il resto è nuovo di zecca, o quasi. Il leggero Batyrgaziev del ’98 e il mediomassimo Radzhabov sono i campioni russi in carica, il medio Nesterov è stato preferito a Khatayev campione attuale, entrambi del ’96. Inedito il +91 Murain del ’98, Abumuslimov (49), Stakheev (52) e Belousov (56) eliminati nei quarti agli assoluti. Una squadra a macchia di leopardo. La maggior parte dei concorrenti delle altre nazioni è campione nazionale. In particolare da tenere d’occhio lo spagnolo Carmona e l’ucraino Ovsiannikov (49), nei mosca Asenov (Bul) campione uscente, Bennana (Fra), Escobar (Spa) e Cawley (Ing). Nei 56: il romeno Jitaru titolare 2017, Moore (Irl), Petrosyan (Arm) e Aliyev Aze). Favoriti nei leggeri Batyrgaziev (Rus), Asanau (Bie), Petrosian (Ucr) e Bucsa (Mol). Nei 64 kg.: Guruli (Geo), Fedorov (Rus), Erdemir (Tur) e Baryshnik (Ger). 69 kg.: tutti a caccia per detronizzare Maidev (Geo) deciso al bis. Ci proveranno Prat (Fra), Guler (Tur), Wall (Ger), Kozak (Ung) e in particolare Savostyan (Rus). Nei medi, assente l’ucraino Khyzniak, castigatore nel 2017 e campione del mondo, ci proveranno Nesterov (Rus), Dziashkeish (Bie), Schierle (Ger), Huseynov (Aze) e Hakobyan (Arm). Nei mediomassimi favorito il russo Radzhabov, ci proveranno Yagmur (Tur), Hrekul (Ucr) e Kazakis (Ger) ma ci sono altri nomi forti. Nei 91 il romeno Aradoaie, salito di categoria proverà a centrare l’oro ma troverà molti avversari pericolosi: Filipi (Cro), Williams (Ing), Kulinenka (Bie), Menchkov (Bull) oltre al russo Gadzhimagomedov. Tra i +91, manca il tedesco Kadir, ma ci sono Mraovic (Aus), Aziz (Ita) e Aboudou (Fra) molto pericoloso e Hovhannisyan (Arm) molto migliorato, Oltre a Muravin (Rus) e tanti altri. Molte categorie, presentano oltre il 70% di nomi nuovi
Per essere all’esordio il torneo femminile ha risposto alla grande. Unica assente di rilievo la Russia, le altre 25 nazioni rappresentano il meglio del continente. Turchia (9), Italia (8) e Polonia (7) le più rappresentate, le altre nazioni come Romania, Irlanda e Bulgaria(5); Inghilterra, Ucraina, Azerbajan e Ungheria (4) hanno fatto scelta di qualità. Poche le iscritte nelle categorie pesanti. Una situazione da prendere in considerazione per non svilire la rassegna.

Di Alfredo