di Alfredo Bruno

dsc_1506.JPGIeri sera a Ceccano c’è stato un replay del precedente match disputato a Sequals il 14 luglio con la vittoria di David Chianella ( + 15, – 4, = 2) dopo 10 riprese serrate su un Luca Maggio ( + 7, -2) indomabile. Anzi per certi versi, se non è cambiata l’intensità, il verdetto stavolta ha raggiunto parametri più incerti. I giudici Lamusta e Cicilese optavano per il pugile umbro con 96 a 94, mentre Ciafrone sanzionava un 95 a 95, per certi versi più conforme alla realtà.

Già dai primi secondi escono allo scoperto le caratteristiche dei due: maggior potenza dalla parte di Chianella, maggior velocità e continuità  dalla parte di Maggio. L’umbro imprime il suo marchio nelle prime tre riprese. Maggio si muove molto sul ring, mulina le sue braccia alla ricerca del bersaglio, ma quando viene chiuso alle corde son dolori. Il quarto round conferma l’andamento generale del match anche se un bel destro di Maggio è sentito da Chianella. Nel quinto round la prudenza sembra essere bandita: Chianella spolvera il jab sinistro prima di avventurarsi in uno scambio strappa applausi. L’allievo di Burli sanguina dall’arcata sinistra, una ferita che causa un certo smarrimento di cui approfitta Maggio, anche se traballa per un gancio sinistro. Il match si trasforma in corrida con Chianella che rincorre uno sgusciante Maggio. Nel sesto round Chianella, che appare leggermente in difficoltà, attacca ma deve subire velenosi colpi d’incontro. Uno scambio rabbioso conclude il round. Chianella parte in tromba nel round seguente e da l’idea di voler tentare il tutto per tutto, ma deve fare i conti con il sinistro dell’avversario. Nell’ottava ripresa un pesante gancio sinistro rischia di far cadere Maggio, che mantiene a stento l’equilibrio. Il corpo a corpo la fa da padrone, ma non favorisce certo Maggio. Nella penultima ripresa Maggio dopo aver incrociato con il sinistro l’umbro si avventura in un attacco al quale Chianella risponde per le rime facendolo accusare. L’ultimo round è un susseguirsi di scambi con il volto di Chianella ridotto ad una maschera di sangue. In questo sfrenato do ut des risaltano ancora una volta la quantità dei colpi di Maggio e la potenza di Chianella, che lo sfidante evidenzia con smorfie. L’attesa del verdetto sa di thrilling per la sua incertezza, la vittoria viene assegnata a  Chianella, che non ha certo demeritato per coraggio e impegno considerando anche la bella età di 34 anni.

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Quella di Ceccano è stata una serata interessante, confortata da un pubblico numeroso che ha sfidato le intemperie atmosferiche, ben organizzata dai Conti Cavini alla presenza dell’Assessore allo Sport Antonio Micheli, del Consigliere Federale Marcello Stella, del vice presidente del Comitato Laziale Renzo Frisardi; ai quali hanno fatto degna cornice personaggi del mondo dello spettacolo come Ninetto Davoli; e logicamente del mondo dello sport come Di Rocco, con il braccio ancora fasciato, Pagliara, Mastantuono, Contestabile, Grieco; per finire con la presenza degli organizzatori De Clemente e Paciucci, sempre in movimento per l’attività dei loro pugili. Una curiosità poteva definirsi nel corso della serata la presenza di due grandi ex campioni olimpici e mondiali, Maurizio Stecca e Nino Benvenuti, nella loro veste di commentatori televisivi: il primo per l’emittente Cinquestelle e il secondo per RaisportSat insieme a Mario Mattioli.
La manifestazione si apriva con due Cadetti, che si dimostravano subito un buon aperitivo per elettrizzare l’atmosfera. Micheli, giovane promessa della Tiberia Boxe, società che ha collaborato all’organizzazione, ha scaricato le sue bordate sul bravo Pancullo, che non è stato certo a guardare, pur subendo due conteggi.

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Entriamo coi professionisti subito nella ProCup, un’iniziativa, che grazie anche all’apporto di Cinquestelle, sta raccogliendo consensi a macchia d’olio. E’ in palio la finale dei medi con Carlo De Novellis (+ 5, =1) e Matteo Signani ( + 4, -2). Il napoletano mostra la sua caratteristica guardia coperta pronto ad assaltare l’avversario. Signani porta colpi di disturbo, puliti ma inefficaci, e quando attacca rischia come dimostra il destro incrociato sferrato da De Novellis alla chiusura del terzo round. Nella quarta ripresa dopo una partenza di De Novellis c’è la pronta reazione di Signani che chiude il napoletano alle corde. Il gancio sinistro e il destro dritto di Signani arrivano a segno con il naso di De Novellis che comincia a sanguinare. Nel round successivo il sinistro di De Novellis fa gli straordinari frenando le intenzioni di Signani, che cerca lo scambio ravvicinato. L’ultimo round si apre con un corpo a corpo favorevole a De Novellis, più potente. Il napoletano lavora anche di cervello portando colpi di disturbo senza avventurarsi. Il verdetto gli dà ragione e non solo visto che l’allievo di Olivieri, che a qualcuno dei presenti ha ricordato lo stile del compianto Domenico Tiberia a cui è stata dedicata la serata, ha ricevuto il premio come miglior pugile della manifestazione.
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Tocca quindi al beniamino locale battersi per la finale dei welter della ProCup. Marino Bucciarelli (+ 5, -1) capisce subito che la sua serata è tutta in salita contro un pugile difficile e pericoloso come Giuseppe Langella (+ 11, – 3, = 1). Per Bucciarelli c’è un tifo da stadio che però sembra non smuovere le corde sensibili del giovane, che appare contratto nelle prime tre riprese, un fatto che permette all’allievo di Zurlo di raggranellare un prezioso vantaggio. Dalla quarta ripresa il match diventa più equilibrato. Bucciarelli capisce che deve prendere l’iniziativa, ma si espone al sinistro di Langella che lo contra. Il pugile di Ceccano non aziona bene il suo maggior allungo e si lascia invischiare dall’abilità dell’avversario che tende ad accorciare la distanza. Nel quinto round di rilievo un bello scambio alle corde, mentre nel sesto Bucciarelli non riesce a scrollarsi l’avversario di dosso, che riesce anzi ad anticiparlo un paio di volte con il sinistro. Per il verdetto non ci sono dubbi: Langella stringe la bella Coppa e si commuove. Un bel quadretto deamicisiano che serve a far capire che questa ProCup ha acquistato l’importanza di un vero titolo e va senz’altro ripetuta per il futuro come appuntamento stabile.

RISULTATI
Dilettanti
Cadetti – Gallo: Micheli (D. Tiberia) b. Pancullo (Torre Annunziata)
Professionisti
Medi: Carlo De Novellis (Conti Cavini – kg. 72,400) b. Matteo Signani (B. Biagini Rimini – kg. 72,700) a.p. 6- Finale Coppa Italia
Welter: Giuseppe Langella (Cotena & Zurlo – Kg. 67,000) b. Marino Bucciarelli ( Conti Cavini – kg. 66,000) a. p. 6 – Finale Coppa Italia.
Piuma: Davide Chianella (Conti Cavini – kg. 56,500) b. Luca Maggio ( Conti cavini – kg. 56,500) a.p. 10 – Titolo Italiano.
Arbitri: Mollicone O. (c.r.), Ciafrone, Lamusta, Cicilese, Bianco, Caso.
Osservatore arbitrale: Giosuè Vitagliano.
Osservatore FPI: Marcello Stella.
Medico: prof. Mario Ireneo Sturla, Italo Guido Ricagni, Francesco Leonelli.       

Di Alfredo

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