ndiaye29a1.jpgNon è andata bene a Mouhamed Alì la trasferta danese che lo ha visto affrontare Lolenga Mock per il titolo dell’Unione Europea dei supermedi, che prima del match era vacante. Ma se vogliamo fare il raffronto tra la notizia buona e quella cattiva possiamo tranquillamente dire che l’atleta della BBT in compenso ha confermato di essere lui la novità della categoria. Innanzitutto la sconfitta subita da Mock per split decision ha il sapore casalingo della beffa, come lo testimoniano molti giornali della stampa locale.

 

Si parla insistentemente di rivincita e nel frattempo Davide Buccioni ha inviato un ricorso all’ EBU per annullare il risultato. La stampa locale ha parlato di un Mock lento e prevedibile di fronte a un Ndiaye, per la verità non sempre preciso, ma che ha tenuto banco soprattutto con il jab sinistro e la maggior freschezza atletica. L’inglese John Keane ha visto vincitore il nostro pugile per 116 a 112, mentre Robin Dolpierre e Arno Pokrandt hanno assegnato la vittoria al pugile di casa per 115 a 113. La cosa assurda, a quanto si dice, è che le due ultime riprese, chiaramente vinte da Ndiaye su un Mock stanco e appannato, sono state assegnate invece al suo avversario.
Si può dire che il senegalese ha passato a pieni voti questo esame di maturità. Il promoter romano si è messo subito in moto per riproporre questo match a Roma o in altra località italiana. Ndiaye (+ 13, 8 per ko,- 1) è ormai una bella realtà del nostro pugilato e per lui la scelta dei prossimi avversari sarà incentrata quasi tutta su gente quotata che dovrebbe portarlo in un tempo più o meno breve alle soglie di quel titolo mondiale, che il giovane ha sempre dichiarato ai quattro venti di voler fare suo.

Di Alfredo