E’ ormai una tradizione consolidata per la Boxe Roma San Lorenzo organizzare una riunione per la Festa della Liberazione. Siamo giunti alla VI edizione con un interessante interregionale con la Calabria. Una serata con 11 match non è poca roba, oltre a questo bisogna dire che sono state 11 battaglie con esito incerto come testimoniano i 4 pari. Dentro la Palestra Popolare non è solo festa ma un velo di tristezza aleggia nell’aria per la scomparsa dell’ avvocato Giuseppe Rubino, Presidente della Roma Tricolore. Domenico Condello che è stato al fianco per vari anni, ne traccia il profilo di amico della boxe e soprattutto di appassionato di questo sport. Il minuto di raccoglimento in suo ricordo diventa il preludio per iniziare la serata. I primi a salire sul ring sono Bova e Di Pietro. Il primo più aggressivo tiene sotto pressione con la sua azione irruenta e a tratti scomposta Di Pietro, che gli lascia l’iniziativa contrandolo con i suoi precisi diretti. Irruenza contro tecnica con il risultato di parità. Bellando concentra la sua boxe sul gancio destro, che però rimane un colpo isolato. Troppo poco per fermare Accica, buon protagonista al recente Torneo Esordienti. Nell’ultimo round Bellando subisce un conteggio e un richiamo lasciando campo libero ad Accica. Arauja, origine brasiliana, ha indubbie potenzialità e lo dimostra con le sue serie di colpi dritti. Mazzotta è un avversario tosto e lo costringe in varie occasioni allo scambio duro. Il match è intenso ma ha un finale abbreviato per squalifica al terzo round. La somma dei richiami per la dentiera buttata danneggia Mazzotta, che inevitabilmente viene squalificato. Sestili fa parte della nuova leva di pugili promettenti. Il suo sinistro diventa subito un problema per Forte, che spesso non riesce a evitare. Il match è incandescente. Il rush finale di Forte non intacca il vantaggio acquisito da Sestili nei primi due round. Aceto ha un fisico prestante e Alessandrini quando accorcia la distanza è più rapido nell’infilare l’ uno-due. Il primo nel secondo round impone un ritmo inusuale tra i mediomassimi, anche se i colpi a guantone aperto lo penalizzano con il richiamo. Alessandrini risponde per le rime, ma è costretto allo scambio aperto. Un risultato di parità che in sostanza accontenta il pubblico, che ha seguito il match con interesse. Umbro inizia bene contro De Castro portando con insistenza sia il gancio destro che quello sinistro accompagnati dai diretti. Nel secondo round la situazione cambia e Umbro viene contato dopo una replica efficace di De Castro. Umbro nel terzo prova a scardinare la resistenza di De Castro, che dalla corta distanza lo anticipa con colpi veloci. Anche stavolta il verdetto è di parità. Resta comunque il fatto che si tratta di due elementi da seguire con attenzione. Tra Calabrese e Mazzulla c’è poco spazio per le esitazioni. Calabrese incitato a gran voce cerca di imporre la sua maggiore potenza, ma si deve guardare dalla velocità e precisione dell’avversario. Nel secondo round Mazzulla subisce un conteggio, mentre nel terzo deve guardarsi da un avversario più aggressivo a discapito della precisione. Stavolta il verdetto favorisce Calabrese, mentre in precedenza i due avevano pareggiato. Tra Adduci e Salatino, classico match tra fighter e tecnico. Salatino porta numerosi colpi, indifferentemente con il destro e con il sinistro. Il giovane guarda più alla scherma che alla potenza, mentre il suo avversario quando accorcia la distanza diventa pericoloso soprattutto per i colpi al corpo, non ben digeriti dal pugile dell’Audace. Il match scorre piacevole e nel secondo round Salatino accusa e viene contato. Adduci tiene sempre l’iniziativa e questo sembra pesare nel computo del punteggio a suo favore. C’è una certa suspence nel match tra Del Priore e Rossi, quando il primo lascia partire un micidiale gancio destro che atterra il suo avversario. Un colpo efficace che potrebbe lasciare il segno nel proseguimento, ma questo non avviene perché Rossi assume l’iniziativa e Del Priore tiene il destro nel fodero, come se fosse bloccato. E’ l’ultimo pari della serata, che viene chiusa dalla sfida tra Mosetti e Lollobattista. Quest’ultimo fa il suo rientro dopo 4 anni di lontananza. Un lungo intervallo che si fa sentire, perché dal secondo round l’allievo di Feuda sembra già in debito d’ossigeno. Mosetti non gli concede tregua costringendolo ad un’affannosa difesa dall’inizio alla fine per ottenere un netto verdetto a suo favore. Dopo questo incontro lo speaker ringrazia il pubblico e dà appuntamento per l’ 11 maggio per un’altra riunione organizzata dalla Boxe Roma San Lorenzo. La sede è l’ “ANGELO MAI ALTROVE OCCUPATO” in via delle Terme di Caracalla 55°. La boxe con 10 match inizierà alle 17,30, ma potrebbe essere solo l’aperitivo di una giornata particolare, perché nella stessa sede ci sarà con inizio alle 21,30 la pièce teatrale intitolata “Losers”, dedicata al pugilato. Ma non finisce qui perché alle ore 23 sul ring saliranno i dj Costa vs Knuf per una sfida all’ultimo brano musicale intitolata “Back2Back Djset”.
RISULTATI
Junior Kg.60 Riccardo Bova (Pal. Popolare Boxe-Cosenza) e Gianmarco Di Pietro (Boxe Evolution) pari.
Youth Kg. 60 William Sestili (Team Boxe Roma XI) b. Lorenzo Forte (Frontaloni). Kg. 69 Jamilton Arauja Silva (Boxe Roma San Basilio) b. Alessandro Mazzotta (Pal. Popolare Boxe-Cosenza) squ. 3.
Elite Kg. 69 Antonio Calabrese (San Lorenzo) b. Valerio Mazzulla (Roma Tricolore). Kg. 75 Gaetano Adduci (Pal. Popolare Boxe-Cosenza) b. Luca Salatino(Audace). Kg. 81 Angelo Aceto (Pal. Popolare Boxe-Cosenza) e Cristiano Alessandrini (Roma Tricolore) pari. Kg. 64 Bruno Umbro (Gim Boxe Setteville Nord) e Davide De Castro (Frontaloni) pari. Kg. 69 Matteo Accica (Frontaloni) b. Luca Bellando (Pal. Popolare Boxe-Cosenza). Kg. 69 Luca Del Priore (Gim Boxe Setteville Nord) e Raffaele Rossi (Frontaloni) pari. Kg. 75 Alessandro Mosetti (Pal. Popolare Quadrato) b. Daniele Lollobattista (Volsca).
Commissario di Riunione: Orfeo Mollicone.
Arbitri: Silvia Giacomini, Pasquale Galdieri, Vincenzo Stipa.
Medico: dott. Claudio Fabbricatore.