di Alfredo Bruno
Dicono che questa boxe al femminile tanto snobbata e criticata all’inizio sia oggi una realtà con la quale bisogna tranquillamente convivere. Sono poche le palestre in cui non alberghi la presenza femminile e la Talenti Boxe non fa certo eccezione. Facciamo quindi la conoscenza con Arianna Zaccagnini (+ 3, = 1), 24 anni, classico volto di ragazza tranquilla con i piedi ben piantati per terra e con la maturità consapevole di chi lavora in una società non facile. Arianna ha disputato pochi match, ma tutti di buona levatura e per giunta contro avversarie di un certo livello, rimanendo tra l’altro imbattuta. Pugilisticamente fa tutto in maniera semplice, bene impostata, e i suoi colpi sembrano seguire il filo della sua mitologica omonima per entrare con una certa facilità nel labirinto della guardia delle sue avversarie.
Perché il pugilato?
“Ho cominciato per divertimento, poi mi è piaciuto”.
Si può dire fare il pugilato per divertimento?
“In realtà non è andata proprio così. Prima facevo ginnastica artistica. Quando ho smesso per mantenere il fisico in forma mi è stato consigliato di fare prepugilistica. Diciamo che allora come sport non mi piaceva, poi l’ho conosciuto, mi è piaciuto e ho continuato”.
Da quanto tempo sei iscritta?
“Il pugilato agonistico sono tre anni, considerando pure la prepugilistica sono 7 anni”.
Cosa fai nella vità?
“Architettura dei Giardini e Paesaggistica. Insegno anche in una palestra di Ginnastica Artistica”.
Cosa dicono al lavoro?
“Devo dire la verità sono contenti”.
C’è un po’ d’ironia sulle donne e il pugilato?
“ Un po’ dappertutto. Quando vado a fare le visite mediche compreso il test di gravidanza. Spesso me ne dicono di tutti i colori, compresi i pugni al viso e al naso. I soliti luoghi comuni”.
Hai qualche interesse?
“Mi piace disegnare e dipingere. Mi piace anche leggere romanzi horror, thriller e fantasy. Leggo anche i fumetti, soprattutto quelli giapponesi”.
Ti piace il cinema?
“Molto. Anche lì prediligo i film d’azione e fantasy”.
Attore preferito?
“Johnny Depp”.
Tu come ti definisci pugilisticamente?
“Come tecnica mi considero bravina, anche se mi sento lentissima”.
Con quale avversaria hai incontrato più difficoltà?
“Senz’altro con Noemi Conti, lei è completa”.