Roberto BassiSan Benedetto del Tronto, 22/05/2015 –

Roberto Bassi ha mantenuto il titolo italiano dei supermedi al cospetto di circa duemila persone che hanno preso d’assalto il Palasport “Bernardo Speca” Di San Benedetto con un  tifo di marca calcistica;  cosa che soddisfa l’organizzazione, impeccabile, della Round Zero e lascia sperare nella riedizione in loco di riunioni di pugilato ad alto livello.

Ma veniamo al combattimento il cui verdetto all’unanimità, nella sostanza esatto, è stato inficiato da un risultato nella forma molto discutibile. Non c’erano sicuramente, a nostro sommesso  avviso, i quattro punti di Roda e Ramacciotti, più esatto il verdetto di due punti dato dal giudice Mordini. Noi avevamo un punto, forse due. Peraltro la vittoria di Bassi va considerata legittima perchè lo sfidante deve dimostrarsi superiore e Cocco non lo ha fatto. Ha attaccato sicuramente per tutte le riprese ma a ben vedere il suo lavoro al corpo ha dato scarsi risultati perchè Bassi è riuscito ad imbrigliarlo e a bloccare i colpi con i gomiti e con i guanti a protezione della mascella. A favore del pugile marchigiano c’è da dire che i colpi più puliti anche se portati in modo isolato sono stati sicuramente i suoi, è stato più veloce ed ha pizzicato spesso d’incontro con il jab sinistro, in qualche occasione doppiato anche dal destro lungo. Un match agonisticamente valido che ha scatenato l’entusiasmo del pubblico sambenedettese. Ma veniamo al film del match. Bassi è partito abbastanza bene e si è fatto preferire nelle prime due riprese per la sua maggiore mobilità che gli ha consentito di prendere sul tempo e contrare l’avversario. Nella terza si è messo in luce Cocco che riusciva a chiudere Bassi all’angolo ed a bersagliarlo con ganci e montanti alla figura. Nella quarta ripresa è ancora lo sfidante a farsi preferire mentre nella quinta il campione vanifica l’aggressività dello sfidante con spostamenti e colpi d’incontro che vanno a segno. Nella sesta è ancora Bassi che si mette in luce per un bel montante portato d’incontro che centra l’avversario al mento. Nella settima Cocco si lancia deciso in avanti e Bassi deve subire un efficace lavoro al corpo. Anche nella ottava lo sfidante intensifica la propria azione e Bassi sembra in affanno. Nella nona e soprattutto nella decima ripresa il sanbenedettese riesce a contrare Cocco con diversi destri d’incontro chiaramente sentiti.

All’annuncio del verdetto il team di Cocco protestava vivacemente ma, a nostro avviso, ripetiamo che il match, pure equilibrato, non avrebbe giustificato la vittoria dello sfidante.

Nelle interviste post match, Cocco si è chiuso nel proprio camerino mentre il suo team ha definito il verdetto scandaloso; Giantomassi , coach di Bassi ha dichiarato:” non quattro ma due punti c’erano tutti. Il mio pugile è stato più preciso e concreto ed i colpi migliori, quelli puliti, li ha messi lui. E’ andato in debito di ossigeno perché impossibilitato a fare footing per una noia al ginocchio”.

Bassi dal canto suo, strappato a forza e con difficoltà dall’entusiasmo dei suoi fans ci ha dichiarato: “ Non chiedetemi nulla, sono troppo felice e voglio gustarmi questa vittoria con i miei amici. Per i progetti futuri ci sarà tempo e ne discuteremo con Spagnoli e Giantomassi. Circa il verdetto che dire? Mi hanno giudicato vincitore tutti  e tre i giudici e questo mi basta!”.

Anche i matches di contorno sono stati equilibrati e molto combattuti, segno che questa formula del campionato italiano “neo pro” funziona con grossa soddisfazione di Carlo Nori, Presidente della Lega Pro Boxe, presente alla manifestazione.

Nei pesi superwelters il pugliese Ruggiero ha avuto la meglio sul lombardo Kourouma in virtù di una maggiore precisione nei colpi diritti che hanno stoppato le azioni offensive dell’avversario. Kourouma era partito bene ma poi soprattutto nella terza e quarta ripresa, colpito ripetutamente d’incontro, si è spento.

Nei pesi welter si è imposto l’abruzzese Digiamberardino ai danni del toscano Papasidero. Più preciso il primo, soprattutto con il jab sinistro che ha vanificato l’aggressività  di Papasidero.

Nei medi successo del sardo Salisci che ha regolato il pugliese Ieva. Molto meglio impostato il sardo che ha messo in mostra da subito una eccellente mobilità mentre Ieva si è presentato con qualche chilo di troppo. Eccellente nella terza ripresa un diretto destro chiaramente sentito dal pugile di Sgaramella.

Non siamo d’accordo con il verdetto che nei mediomassimi ha dato vincente Failla sul marchigiano Secchiaroli. Vero che Failla si è dimostrato più preciso ma è altrettanto vero che il match l’ha fatto esclusivamente Secchiaroli andando continuamente in avanti  e dimostrandosi sicuramente più efficace. Soprattutto nel quarto tempo Failla ha sentito la maggiore potenza del marchigiano. Noi abbiamo visto di una sfumatura vincitore Secchiaroli ma forse il pari avrebbe accontentato entrambi.

Ufficiali di Servizio per il campionato: Roberto Di Mario, arbitro, Alessandro Roda, Francesco Ramacciotti, Massimo Mordini (giudici); Gabriele Battilà, Ngeleka Musangu, Sauro Di Clementi per i match di contorno. Supervisore FPI: Guido Cavalleri; medico del campionato Giuseppe Macchiarola, medico di servizio: Elisabetta Di Cristofaro; Commissario di riunione Oreste Mariani, Ring Announcers Bruno Cozzi e Roberta Martellini.

I risultati

Campionato Italiano supermedi: Roberto Bassi ( detentore , team Spegnoli, kg 75, 8-1-0) b. Roberto Cocco ( sfidante, team Zurlo/loreni, kg 75,7, 16-13-1) ai punti  10 riprese.

Pesi superwelters: Benito Ruggiero ( Andria, kg 68,3, esordiente ) b. Alan Kourouma (Bergamo, kg 70,5, 0-3-0) 4 tempi; Pesi welter: Marco Digianberardino ( Avezzano, esordiente, kg 66,7) b. Marco Papasidero ( Pistoia, esordiente, kg 67,5) 4 riprese; Pesi medi: Nicola Salici ( Cagliari, esordiente, kg 66,7) b. Antonio Ieva (Andria, esordiente, kg 72,3) 4 rounds; persi mediomassimi: Stefano Failla (Catania, kg 82,1, 2-0-1) b. Silvio Secchiaroli 4 riprese.

 

Gabriele Fradeani

Di Alfredo