Ha passato da poco i quarant’anni, ma nel suo ultimo incontro, quello contro il francese Inom che gli ha dato la vittoria nel titolo dell’Unione Europea dei pesi mosca, ha dimostrato di avere ancora le carte in regola per poter competere a grandi livelli. Stiamo parlando del calabrese Giuseppe Laganà, che affronterà il campione Europeo spagnolo Silvio Olteanu per strappargli il suo più prestigioso alloro. Il combattimento si terrà a Montefiascone, nei pressi di Viterbo, la sera del 25 maggio in una manifestazione organizzata da Rosanna Conti Cavini in collaborazione con Sportitalia, la Lega Pro Boxe e il Comune di Montefiascone. Nella stessa serata è in programma il titolo italiano dei pesi supermedi tra il campione Andrea Di Luisa e lo sfidante Luciano Lombardi, anche loro, come Laganà, Di Rocco e De Vitis impegnati nel sottoclou, pugili della manager Monia Cavini.


-Giuseppe, dopo il tuo grande successo per il titolo dell’Unione Europea, la tua manager Monia Cavini ti mette su un piatto d’argento la possibilità del titolo Europeo. Cosa provi?
-Il grazie alla famiglia Conti Cavini è d’obbligo. Riguardo il titolo europeo, c’é tanta, tanta rabbia dentro di me: entro sul ring di prepotenza, non sentendomi per niente sfidante, ma alla pari dello spagnolo, visto che aspetto questa possibilità dal 2008,quando già ero 2° nell’EBU.
-Come ti sei allenato?
-Sto allenandomi a Torre Annunziata nella palestra del maestro Bergamasco, sotto l’attenta guida del maestro Luigi Pinto, facendo guanti soprattutto con il multi premiato Alfonso Pinto. Mi stanno aiutando molto anche i ragazzi della Boxe Vesuviana.
-Conosci Olteanu, il tuo avversario?
-Seguo sempre i pugili che stanno nella classifica EBU dei “mosca”, Olteanu è un bel pugile che combatte come un 20enne, cioè con molto ritmo, mettendo sempre un largo sporco gancio destro.
-Come pensi dovrai impostare il match per vincere?
-Impostando al meglio il mio mestiere, come ho fatto fino ad oggi, partire concentratissimo  e dal quinto round attaccare, attaccare senza tregua.
-Cosa pensi di promettere ai tuoi tifosi e alla famiglia Conti Cavini che ti gestisce?
-Più che promettere desidero tanto, invece, regalargli il Titolo, non solo a loro ma anche a tutti quelli che credono in me. Sappiate che non vi deluderò.

Di Alfredo