Devin Haney (+ 29, di cui 15 per ko) fa parte della ristretta schiera dei predestinati fin dal suo esordio tra i pro coi suoi 16 anni avvenuto nel 2015. Sabato prossimo  al MGM Grand Garden Arena a Las Vegas affronterà un altro fuoriclasse, parliamo di Vasily Lomachenko (+ 17, di cui 11 vinti per ko, -2), per il Titolo Assoluto (WBC, WBA, IBF, WBO) dei leggeri. L’ucraino, 35 anni, fino a poco tempo fa era il re per tre sigle. Ma poi fu sconfitto a sorpresa da Teofimo Lopez, che a sua volta venne spodestato dall’australiano George Kombosos jr.. Ed è proprio contro l’australiano che Haney ha quantificato il suo potere in due match. Seguendo quest’ordine di avvenimenti può sembrare scontata la vittoria del pugile americano, a cui va riconosciuta la bravura senza, però, suscitare particolare entusiasmo nonostante verdetti ineccepibili. Anche gli scommettitori sembrano propendere per una vittoria di Haney, soprattutto per la sua giovane età contro un avversario, che ha avuto un’eccezionale e logorante carriera dilettantistica, dove ha dominato conquistando l’oro olimpico, due volte, e quello mondiale, 4 volte. Cifre che mettono paura e anche se l’età fa la sua parte oltre alle difficoltà per allenarsi a causa della guerra in Ukraina, eppure l’insidia è sempre alla portata del suo sinistro. La maggiore prestanza potrebbe essere anche un fattore in più per Haney, controbilanciato dai problemi per rientrare nei limiti. L’americano ha un allungo maggiore che utilizzerà per tenere lontano lo sfidante, se non ci riuscirà correrà qualche rischio alla media distanza dove “Loma” è maestro.

Di Alfredo