di Alfredo Bruno

Daniele Petrucci ha conservato il titolo dell’Unione Europea battendo ai punti dopo 12 palpitanti riprese l’irlandese Neil Sinclair. I punteggi dei tre giudici EBU non lasciano dubbi (116-112, 117- 113, 116-112) e nella loro omogeneità danno un chiaro segno dell’andamento del match che dalla seconda ripresa ha aggiunto nel cocktail della potenza dello sfidante anche una fastidiosa ferita al ciglio di Daniele, che ha tenuto in allarme pubblico e l’angolo. Solo una volta l’arbitro Meronen è andato a visionarlo, poi ha lasciato il via libera alla 21ma vittoria di Bucetto.

La serata organizzata da Buccioni ha mantenuto tutte le aspettative della boxe legata allo show, allo spettacolo dove “Peppe er Pantera” un enorme orso ha ballato e girovagato a bordo ring per la gioia di moltissimi bambini presenti, mentre ai lati le cubiste attiravano coi loro movimenti non solo gli sguardi ammirati dei giovani, ma anche dei papà e nonni. Ce n’era per tutti, compresi i fuochi d’artificio quando ha fatto il suo ingresso Petrucci.

I vip  erano sparsi a bordo ring, anche se non era facile scovarli, perché ci siamo trovati tutti in una sorta di curvasud dove il “Forza Roma” di Petrucci è diventato l’epicentro di un’atmosfera in technicolor festosa e deflagrante. Giorgio Pasotti, da sempre appassionato di boxe e arti marziali, non poteva mancare covando sempre nel cassetto dei suoi desideri un film su Tiberio Mitri. Franco Califano, “il califfo”, ancora una volta è salito sul ring per salutare il pugile suo omonimo e mentre giravamo in spazi ristretti alla ricerca dello scoop fotografico ci sembrava di tanto in tanto di essere capitati nel set di “Un posto al sole”, dei “I Cesaroni” e di “Distretto di Polizia” vedendone alcuni giovani interpreti. Anche se la bellissima Eleonora Daniele, conduttrice di Unomattina, in completo jeans sembrava voler calamitava su di se gli sguardi ammirati di tutti gli spettatori. In mezzo ai vip c’era Alice Caligiuri che guadagnava il suo momento di celebrità dopo il Grande Fratello, grande ring della vita, firmando autografi a destra e sinistra soprattutto su richiesta dei giovani. Il XX Municipio, patrocinatore della manifestazione, era al gran completo; mentre Massimiliano Parsi e Michele Baldi, politicamente avversari nel Comune di Roma, certificavano con la loro ennesima presenza la passione per la noble art.
In una serata incredibile come quella romana, alla quale è venuto in aiuto pure il beltempo dopo che nuvole nere e minacciose facevano pensare al peggio, abbiamo rivisto campioni di un passato recente come il campione del mondo Vincenzo Nardiello e il campione d’Europa Davide Ciarlante. Sul ring saliva, stavolta per salutare e non per combattere, è salito Vittorio Oi divenuto ormai il simbolo che nella boxe niente è impossibile.
Daniele Petrucci è salito sul ring concentratissimo fin dai preliminari con gli inni. E’ partito con quello che doveva essere il refrain inculcatogli da Carlo Maggi e Sergio Calì: accorciare la distanza perché Sinclair aveva un allungo superiore che sapeva ben sfruttare. Inizialmente appare lento l’irlandese e in molti di noi balena la sensazione di una facile vittoria. Niente di più falso perché Sinclair pian piano aumenta il ritmo e carica i suoi colpi. La ferita al ciglio di Petrucci nel secondo round si trasforma in una sorta di passaporto per l’inferno, perché ci sarà da soffrire. Nel terzo round dopo un bell’1-2 dell’italiano c’è l’immediata replica dell’avversario che per fortuna va a vuoto. Sinclair usa perfettamente il jab sinistro, dimostrando di essere anche buon tecnico senza avventurarsi in attacchi sconsiderati, forse la lezione Watson ha insegnato qualcosa. Il round termina con l’occhio di Petrucci trasformato in una maschera di sangue. Maggi si dimostra un ottimo cutman e il romano appare rinfrancato nel quarto round quando spara un bel diretto destro con la pronta replica del sinistro, che Sinclair dimostra con evidenza di non gradire. Il quinto round è favorevole all’ irlandese che appare più attivo, mentre Bucetto quando ci prova va fuori misura. Dopo un sesto round favorevole a Petrucci nel settimo i destri dei due pugili si incrociano, anche se quello di Sinclair appare più consistente. Il romano non riesce ad accorciare le distanze e il sinistro dell’avversario diventa un’ arma tutt’altro che spuntata. Nell’ ottavo round gli uno-due di Petrucci trovano stavolta la strada spianata, esce il sangue dal naso di Sinclair, che però replica nel finale con il gancio destro. Il nono round è duro per Petrucci che lavora bene con il sinistro, ma quando attacca viene pescato d’incontro. Nel decimo round Petrucci parte con il gancio destro, ma lascia spazi invitanti a Sinclair. Il penultimo round inizia con un bello scambio. Successivamente Sinclair prova il montante ma viene giustiziato con il gancio destro. L’ultimo round è concitato: i due pugili hanno ancora una bella riserva di energie, che usano per non farsi pescare da quello che potrebbe diventare il colpo della domenica. Non ci sono dubbi sulla vittoria di Petrucci e Antonino Delfino gli consegna la bellissima coppa messa in palio dalla DEA Italia.

Molto attesa nella serata romana era anche la prova di Giorgio Marinelli, presentatosi dopo 7 mesi di inattività da peso superwelter. Occorreva verificare le condizioni della spalla e se lo “Squalo Bianco” aveva mantenuto le sue caratteristiche che ne fanno un killer, in senso sportivo, sul ring. Giorgio ha sparato subito tre ganci consecutivi terrificanti, sorta di missili che Janos Petrovics ha incassato con poco gradimento. Il sinistro è l’arma preferita con cui Marinelli lavora per scardinare le difese, il gancio e il montante si alternano con rapidità. L’ungherese comunque è pugile di qualità e replica con un ottimo sinistro a stantuffo che frena l’arrembaggio dello “squalo bianco”. Di tanto in tanto Marinelli affonda con serie a due mani e si accontenta di accelerare nell’ultimo minuto del match. Un buon match e un test che dovrebbe aver risposto positivamente ad alcuni dubbi. Adesso con un graduale allenamento e una ferrea dieta si cercherà di rientrare in una categoria di peso inferiore.
Il rientro di “Chico” Califano è stato come un fulmine a ciel sereno. L’allievo di Piatti si è avventato su Younes Amrani, reo di esser capitato nella giornata sbagliata, per riprendere il suo cammino di demolitore. Il destro del “Chico” imprimeva il suo marchio chiudendo completamente l’occhio destro del belga che oltretutto aveva anche accusato, l’arbitro Marzuoli non ci pensava due volte e sospendeva il match. Per Califano ci sono buone notizie oltre che il saluto del “Califfo”, il 2 luglio si batterà per il titolo Mondiale Junior dei leggeri.
L’apertura dei professionisti era affidata a Massimiliano Buccheri, che ha un bel seguito di fans. Il giovane che migliora di match in match ha personalità e buona tecnica. “Boom boom” stavolta ha voluto fare onore al suo soprannome ed è partito in tromba contro Mustapha Stini con una bella serie a due mani. Il belga esce dalla tempesta con il mestiere che gli è universalmente riconosciuto nei ring europei. Buccheri ha giudizio e raggranella punti senza avventurarsi in attacchi, anche perché questo Stini pare fatto di gomma e incassa tutto, compresa una dura serie all’angolo nel quarto round.
Tre match dilettantistici hanno subito scaldato la serata.Il giovanissimo supermassimo Federici, figlio d’arte, mette in vetrina, nonostante la mole,velocità e tecnica, doti alle quali l’abruzzese Rizzacasa contrappone la ricerca del colpo duro, cosa che non gli riesce finendo sconfitto ai punti. Greco, guardia destra, non riesce a spezzare l’iniziativa di De Leonibus che appare più incisivo.Il match si risolve alla terza ripresa per un infortunio di Greco. Anche tra Zaccagno e Centi finisce per ferita del pugile di Volpe. Un peccato perché si trattava di un match molto acceso e tutto da scoprire.

RISULTATI
Dilettanti
Mediomassimi: De Leonibus (Boxe Academy) b. Greco L. (Boxe Roma San Basilio) rsci 3.
Superwelter: Centi (Boxe Roma San Basilio) b.. Zaccagno (Body&Kick) rsci 2.     
Supermassimi Federici M. (Zonfrillo&federici) b. Rizzacasa ( Abruzzo).

 

Professionisti
Mediomassimi: Massimiliano Buccheri (BBT – kg. 81) b. Mustapha Stini (Belgio – kg. 79) a.p. 6r.
Leggeri: Simone Califano (BBT – 60,700) b. Younes Amrani (Belgio – kg. 61, 800) per kot 1.
Welter: Giorgio Marinelli (BBT – kg. 68, 600) b. Janos Petrovics (Ungheria – kg. 67,400 ) 6r.
Welter: Daniele Petrucci (BBT – kg. 66,678) b. Neil Sinclair (Irlanda del Nord – kg. 66) a.p. 12r. (Titolo dell’ Unione Europea).
Arbitri: Barrovecchio R. (c.r.), Barrovecchio M., Marzuoli, Ciafrone, D’Erasmo.
Supervisore FPI: Marcello Stella.
Supervisore EBU: Enza Jacoponi.
Medico: dott. Emiliano Bonanni.  

Di Alfredo