Cardillo in un azione d'attacco G. Cardillo e I. Di Berardino i due sfidanti per il italiano dei pesi massimi I pugili Cardillo e Di Berardino al peso Il grande peso massimo Pietro Delicato il maestro Tucciarone con i pugili professionisti Castellucci e Cardillodi Luigi Capogna

Una folla oceanica ha assistito al match event di Cassino, presso il campo sportivo “Colosseo”,  con in palio il titolo di campione italiano dei pesi massimi tra il pugile locale Giammarco Cardillo e l’abruzzese Ivan Di Berardino, che nell’occasione è stato seguito da circa duecento tifosi provenienti da tutta la provincia di Avezzano.

Il combattimento, dopo le prime due infuocate riprese vinte con determinazione e scioltezza da Cardillo, è stato fermato dal medico di servizio prima del terzo round per una ferita, sopra l’arcata sopraccigliare destra riportata da Di Berardino in occasione di una convulsa azione alle corde in cui l’arbitro (e solo lui)  ha ravvisato che la stessa sia stata provocata in maniera involontaria e non per un colpo subito.

Premesso che il giudizio dell’arbitro sul ring è insindacabile, il consequenziale verdetto di pari tecnico è da accettare ma non è assolutamente condivisibile così come il parere decisivo del medico di servizio che, molto probabilmente, aveva già deciso di fermare l’incontro sin da quando, nell’intervallo tra la seconda e terza ripresa, si è recato nell’angolo dell’abruzzese per una verifica dell’entità del taglio che sembrava non dare eccessiva preoccupazione; gli uomini del team dell’abruzzese sono apparsi più turbati dalla brutta piega che stava prendendo l’incontro per il loro assistito che non dalla ferita.

Tutto rimesso in discussione tra l’esultanza per un pericolo scampato e la delusione per un sogno accarezzato nei primi due round e improvvisamente svanito nei verbali del Commissario di riunione e del supervisore Sig. Betti che prima di congedarsi da bordo ring non hanno potuto lenire la rabbia e l’amarezza di un commovente Giuseppe Tucciarone, maestro ed organizzatore dell’evento insieme a William Tanzi, perche il regolamento Federale parla chiaro anche se molto iniquo e discriminante.

La delusione dei tifosi di casa, degli organizzatori, degli sponsor e del pugile Cardillo insieme a tutto il suo staff  è stata tanta ed indescrivibile per l’inaspettato finale e per i cattivi propositi di abbandonare la scena sportiva manifestati subito dopo a caldo.

Lasciare un ambizioso progetto sportivo, così come quello della palestra “G.S. Training Cassino” del maestro Giuseppe Tucciarone, che da anni insegna a tanti giovani il coraggio, la capacità di migliorarsi perseguendo un obiettivo, il mettersi in gioco rischiando sulla propria pelle e il vero senso dell’arte pugilistica nel nobile rispetto dell’avversario sarebbe un vero e proprio fallimento per aver sottratto tantissimo tempo agli affetti familiari, sacrificato le proprie libertà e aver deluso le aspettative di molti ragazzi. Il tenerissimo abbraccio della dolce consorte e le dolci parole sussurrategli all’orecchio speriamo siano di conforto e di stimolo a continuare nonostante la cocente delusione.

La restante serata la riportiamo solo a titolo di cronaca ma soprattutto per rendere omaggio al pugile peso massimo Pietro Delicato e per mantenerne vivo il ricordo come uomo e come sportivo di maggior prestigio del Cassinate.

La riunione è iniziata con la vittoria, per intervento medico e dopo un conteggio in piedi nella seconda ripresa, del peso welter Raffaele Carbone della ”G.S, Training” nei confronti di Simone Chicarella della “Fiorletta Boxe”.

Il promettente peso welter Matteo Santangeli del maestro Pietrino Marongiu ha avuto la meglio su un coriaceo Alessandro Benacquista della “F. Valente”; entrambi, dopo aver subito un richiamo ufficiale nella seconda ripresa, hanno esibito nel finale una varietà di colpi montanti e ganci in avvicinamento dove è prevalsa la maggiore efficacia di Santangeli.

Mezzone Fabrizio di Sora al limite dei superleggeri ha prevalso ai punti su un poco reattivo ucraino Vasyl Dushynsky della “G.S. Training” che ha pagato molto la sua inesperienza rispetto al suo smaliziato antagonista.

Il welter locale Alessandro Rotondo anche se contato in piedi nella terza ed ultima ripresa ha mostrato maggior precisione e determinazione del quotato Marian Ciungu richiamato ufficialmente per comportamento scorretto sul finire della seconda ripresa.

L’atleta più atteso per i noti motivi rievocativi è stato Valerio Delicato, nipote d’arte dell’indimenticato Pietro, in piena forma atletica e mentale che come sempre ha sciorinato una boxe veloce, tecnica e brillante per una vittoria meritatissima prima del limite.

Per i professionisti il massimo pontecorvese Ivan D’Adamo ha battuto con facilità il pari peso Cristian Solito per Kot alla quinta ripresa senza raccogliere troppa gloria ma solo un risultato positivo a beneficio del suo palmares.

Il peso leggero Luca Genovese e un vivacissimo Louis Mantegna hanno pareggiato le sorti di un incontro sempre sul filo dell’equilibrio nell’arco delle sei riprese raccogliendo i meritati applausi dell’attento pubblico che ha molto apprezzato la vivacità e l’agonismo di entrambi i pugili.

Prima del match clou per il titolo, sotto l’attenta e professionale regia della “voce del ring” per antonomasia Valerio Lamanna, sono saliti sul ring i tanti ospiti come gli eredi del compianto Pietro Delicato e il nipote Valerio, il dott. Toti Nicola della Banca Popolare del Cassinate, l’avvocato Antonio Valente in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, il delegato provinciale della Federazione Massimo Tiberia, la figlia del compianto Totonno Ruscillo (a cui dovrebbe essere intitolato il campo sportivo della riunione) e il pugile olimpionico Tommasone; per tutti una targa a ricordo di una serata davvero indimenticabile.

Questo importante appuntamento sportivo è tutto riassunto nella cronaca iniziale e poco importa se avrei voluto parlare più diffusamente della costante e graduale crescita di tutto il movimento pugilistico provinciale e degli insegnamenti che, spesso, solo la boxe può dare.

Risultati dilettanti:

pesi welter: R. Carbone vp S. Chicarella; pesi welter M. Santangeli vp A. Benacquista; pesi superleggeri F. Mezzone vp V. Dushynsky; pesi welter A. Rotondo vp M. Cungiu.

Risultati professionisti:

pesi massimi (6×3)I. D’Adamo vKo C. Solito;

pesi leggeri (6×3) L. Genovese pari L. Mantegna;

Arbitri: F. Ramacciotti; A. Paolucci e P. Ruggeri;

Campionato italiano pesi massimi (10×3):

  1. Cardillo (De Clemente) pari tecnico I. Di Berardino (team Loreni) 2r

Arbitro: R. Di Mario

Supervisore FPI: Betti

Medico: Pasquale Tamburrini

Cronometrista: A. Ciampa

Commissario di Riunione: Raffaele Aveni

 

Di Alfredo

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