di Alfredo Bruno

Copia di DSC_0299Si è concluso ieri dopo tre giornate nella bella piazza di San Giuseppe a Latina Scalo il Torneo Laziale dei II serie, senz’altro uno dei più riusciti negli ultimi anni. Visti i valori sul ring la tre giorni può tranquillamente appropriarsi della parola Campionato Laziale e siamo sicuri che molti dei pugili presenti saranno tra i protagonisti degli Assoluti che quest’anno si disputeranno a Tarquinia. La serata di Latina Scalo, perfettamente organizzata dalla Boxe The Champion di Maurizio Centra, non è stata certo avara di match da spettacolo adrenalinico.

 Si comincia con le ragazze, il Torneo, o Campionato che sia, è aperto pure a loro. Sabrina Marconi e Jennifer Casoria appartengono alla categoria dei 48 kg., ma se ne esistesse una più leggera ci rientrerebbero con facilità, soprattutto l’allieva di Italo Mattioli che può essere definita una graziosa pugile “tascabile” o in miniatura come i cristalli di Murano. Sabrina, nipote del non dimenticato Paolo Cipriani, gira come una trottola e colpisce di fioretto, mentre la sua avversaria anche lei figlia d’arte usa la”clava” per rendere bene l’idea della sua grinta e combattività. Per due riprese la Marconi sembra subire prendendo anche i suoi rischi, nelle altre due riprese invece la ragazza capisce che deve recuperare e a sorpresa mette più consistenza nei suoi colpi, un destro allo stomaco sbatacchia una sbigottita Jennifer al tappeto, anche se viene interpretato come un colpo a spinta. Le due ragazze si scambiano serie di colpi che non sono carezze fino alla fine. Il verdetto viene assegnato alla brava Casoria, ma sarebbe bello rivederle in una rivincita.

Copia di DSC_0282Vitturini e Mazzetti si sono già incontrati, si conoscono bene e si affrontano a suon di mazzate. Vitturini è una ruspa di 54 kg.che non lascia spazio e tregua, Mazzetti non ha la sua forza e velocità ma non perde occasione per stampare le sue fiondate sul corpo e il viso dell’avversario quando se ne presenta l’occasione. E’ un match tirato allo spasimo e ancora una volta l’allievo di Maggi e Calì non tradisce. Capisci subito che la temperatura sul ring raggiunge limiti di fusione quando tocca a Taborro e a Roma. Il primo è una furia e diventa difficile per il suo avversario stargli alla pari anche se cerca di frenarlo con velenosi colpi dritti. Le parti s’invertono nel terzo round ma Taborro si porta a casa il verdetto del match. Esposito gioca in casa e ce la mette tutta contro Angelucci. Irruenza ed esperienza sono armi che lui mette in abbondanza in questo match cercando di non far ragionare un Angelucci pericoloso  per la rapidità dei suoi colpi dritti. Quando sul finire Esposito è costretto a rallentare sono dolori per frenare le veloci serie dell’avversario. Il verdetto premia l’allievo di Dubla che sembra tornato ai valori di un paio d’anni fa.

Pecorella è una sorta di kamikaze ma deve far fronte alla potenza di Grimieri. Quest’ultimo ha un destro alla nitroglicerina e imposta il suo match per la soluzione prima del limite. Pecorella ha coraggio da vendere e scarica in continuazione le sue bordate di 3-4 colpi. Sembra un match da crescendo rossiniano dove Grimieri deve ancora saper disciplinare le sua boxe, ma soprattutto il suo incredibile allungo, una dote da sfruttare meglio. Un match da immortalare su Youtube con i due a fine match che si complimentano uno con l’altro, una bella lezione di fair play da portare come esempio in tutti gli sport. Il verdetto va a Grimieri ma gli applausi sono per tutti e due. Tra Maruzzelli e Moriconi serpeggia il sapore di una rivincita, lo capisci subito da come i due impostano il match con una guardia stretta in una sorta di rispetto per le potenzialità di entrambi. Maruzzelli in questo Torneo ha avuto un percorso di spine con match duri, mentre quello di Moriconi è stato senz’altro più agevole. Il pugile della “Lupa Boxe” sembra essere tornato lo spauracchio di qualche anno fa, non sbaglia una mossa, ma soprattutto evita i colpi caricati dell’avversario. Nel secondo round Moriconi accetta lo scambio e in un paio di occasioni è lui a dire l’ultima parola o l’ultimo pugno se preferite. Nell’ultimo round Maruzzelli dà qualche segno di stanchezza e Moriconi lo anticipa di una frazione nelle intenzioni di attacco. Gran bel match e bella rivincita di un Moriconi “rinato” tra i medi.

Dopo la precedente c’è in ballo un’altra rivincita: è quella che vede di fronte Angeletti e Ricci che terminarono in parità in un match incandescente. Anche questa finale tra i due ripropone il clichè di una partenza a razzo di Ricci che trova incredibili traiettorie per portare poderose serie a due mani. L’intenzione è quella di ammorbidire l’avversario, ma Angeletti sembra avere addosso una corazza d’acciaio, incassa l’impossibile e a sua volta non tralascia la risposta affidata soprattutto al destro “da infarto”. La battaglia non si combatte solo sul ring, ma anche dagli angoli con gli scatenati Sordini e Pili. Con il passare dei minuti la differenza tra i due si assottiglia, ma non certo la furia combattiva. Angeletti ha acquistato una buona padronanza del ring, potremmo dire da professionista. Anzi nella terza ripresa l’allievo di Pili ha ancora in serbo incredibili energie mentre Ricci pressato non sembra più tanto preciso e viene bruciato si può dire nel rush finale. Sordini, teso come le corde di un violino, non accetta la sconfitta, ma contro l’ Angeletti di ieri c’era ben poco da fare. E’ una manifestazione di una bellezza agonistica difficile da riscontrare e non delude nemmeno nell’ultimo match tra i massimi Barletta e Lazzeretti. L’allievo di Feuda scarica subito bordate veloci alla figura e al viso dell’avversario che presenta una guardia a testuggine “di memoria francese”. Le serie di Barletta pur acquistando “sudati” punti non scalfiscono la resistenza di Lazzeretti che risponde con colpi isolati, ma molto efficaci. Che il match non è di facile interpretazione lo capisci al terzo round. Barletta chiude all’angolo Lazzeretti con una fitta serie di colpi, mentre l’allievo di Costantini porta mazzate a l corpo, improvvisamente Barletta lascia e si piazza a centro ring. L’impressione è che quei colpi li abbia sentiti, Lazzeretti  fiuta la possibilità ma l’esperienza di Barletta risolve la situazione portando a casa una bella vittoria.

Copia di DSC_0412La serata ha avuto i suoi ospiti istituzionali con Flavio D’Ambrosi, presidente del Comitato Laziale, con Stefania Iuppa, vicepresidente del Comitato, e con Marcello Stella, Consigliere Federale. Nella classifica a punti al primo posto si è classificata la “Team Boxe Roma 11”, al secondo la “MMA Boxing Center” e al terzo la “Dubla Boxe di Latina”. Un premio speciale consistente in una bellissima Coppa lo ha ricevuto Alessio Cappuccio autore di un incredibile match con Patrizio Maruzzelli in semifinale.

 

RISULTATI
48 kg.:  Jennifer Casoria (Parisi Boxe Latina) b. Sabrina Marconi (Team Boxe Roma XI).
54 kg.:  Vitturini (Boxe Roma San Basilio) b. Mazzetti ( Roma Tricolore).
60 kg.:  Taborro ( Body Evolution) b. Roma F. (Parisi Boxe).
64 kg.:  Esposito (Dubla Boxe 2005) b. Angelucci ( Pol. A. Jacopucci).
69 kg.:  Grimieri De Ioanni (Team Boxe Roma XI) b. Pecorella ( Boxe Academy).
75 kg.:  Moriconi (Lupa Boxe) b. Maruzzelli (ASD New Boxe).
81 kg.:  Angeletti (MMA Boxing Center) b. Ricci M. (Sordini Boxe).
91 kg.:  Barletta (Pug. Volsca) b. Lazzeretti (R. Costantini).
Arbitri: Mollicone O. (c.r.), Cavallin ( c.r.), Angileri, Montanini, De Maldè, D’Erasmo.
Medico: dott. Claudio Fabbricatore.

Di Alfredo

3 pensiero su “A Latina Scalo le finali II serie”
  1. maruzzelli come hai fatto a perdere contro moriconi? e poi perchè vi parlavate sempre. più gli parlavi e meno lo colpivi. ti sei fatto sfuggire una vittoria in chiacchiere.
    la prossima volta pure se è un tuo amico e per questo lo rispetti, non ti fare fregare se no ci rimani doppiamente male

  2. Complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile questo campionato ,dirigenti, tecnici, arbitri e ovviamente complimenti agli atleti che si sono allenati e hanno partecipato a queste tre serate .I verdetti delle finali sono stati ,secondo me, tutti giusti ( forse in Lazzeretti aveva fatto meglio di Barletta) e le proteste di un certo allenatore sono immotivate in quanto il pugile Ricci aveva perso nettamente il match .

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