Scheda tecnica Davide Dieli
Pesi Piuma Davide Dieli (W16 (5ko) – L4 (2ko) – D1)
SCHEDA TECNICA DI DAVIDE DIELI
Nome e cognome Davide Dieli
Nato a Roma, il 18/07/1979 (39 anni)
Residente a Roma
Alias “ ½ gancio”
Peso Piuma
Alto 1,68 – kg 60
Record pro (W16 (5ko) – L4 (2ko) – D1)
Debutto al professionismo 16/5/2007
Procuratore sportivo Spagnoli & Sabbatini Team
Hobby – Pugilato
Allenato da maestro Valerio Monti
Palestra dove si allena Revolution Palestra Popolare (Roma)
Lavoro Pugile Pro
Match titolati disputati
16/7/2010 – Vince il Titolo Italiano pesi piuma battendo Massimo Morra, Village Cieloverde, Marina di Grosseto
5/11/2010 – Perde il Titolo Italiano pesi piuma contro Alberto Servidei, Palazzo dello Sport, Cesena
29/7/2011 – Vince il Vacante Titolo Italiano pesi piuma battendo Simone Califano, Isola Tiberina- Roma
23/12/2011- Vince il Titolo Italiano pesi piuma battendo Emiliano Salvini, Paladifiore, Ostia Lido- Roma
4/5/2012- Vince il vacante Titolo dell’Unione Europea pesi piuma battendo Zebenzui Garcia, Palasport Marini, Avezzano
9/11/2012 – Perde il Titolo Dell’Unione Europea pesi piuma contro Sofiane Takoucht, Palazzetto dello Sport, Celano
4/10/2014 – Perde Tko Vacante Titolo Europeo pesi piuma contro Josh Warrington, First Direct Arena- Leeds- Inghilterra
Intervista
Perché ha deciso di praticare la boxe?
“ Da piccolino ero cicciottello e, in quegli anni, il mio mito era Mike Tyson. Grazie alle sue imprese sportive ho iniziato ad appassionami alla boxe e a vedere e frequentare palestre di pugilato.
Dopo un paio di anni da spettatore, ho iniziato ad allenarmi …. e non ho più smesso”.
Cosa diresti ad una persona che vorrebbe praticare la boxe?
“ Consiglierei la boxe perché tempra anche il carattere, al di là del risultati sportivi. Da piccolino ero insicuro e timido. La boxe mi ha aiutato a migliorare la formazione del mio modo di essere”.
Un pregio della boxe?
“ Ti migliora nel fisico e ti arricchisce nell’anima”.
Come vive la notte prima del match?
“ La vivo bene perché ho superato la nemica numero 1: la bilancia. Inizio a vivere lo stress nelle ore del pranzo fino al match della sera”.
Quando combatte che sensazioni ha? Cosa prova?
“ Non provo le stesse emozioni, ogni match è una storia a se. Durante l’incontro riesco ad isolarmi completamente e rimanere estremamente concentrato”.
Come si è allenato per il match del 28 luglio prossimo?
“ In modo molto serio e meticoloso, come sempre”.
Cosa consiglierebbe al suo allenatore?
“ Gli consiglierei di avere con me sempre pazienza e di farmi sentire la sua vicinanza perché sul ring saliamo insieme”.
Qual è il suo sogno sportivo?
“Conquistare un altro titolo internazionale”.
Il match che le ha regalato più emozioni? E quello che non le è piaciuto?
“ Sicuramente il primo Titolo Italiano perché al mio angolo c’era il maestro Luciano Menzani, di Bologna, che per me ha ricoperto anche il ruolo di secondo padre. Da quel titolo, tra le sedici corde, entro sempre con una maglietta che riporta stampata una foto di me e lui. Menzani è stato anche un mastro di vita, non solo di boxe.
Il match più brutto, invece, è stato la difesa del Titolo Italiano disputato il 5 novembre 2010 contro Alberto Servidei .
C’era troppo divario di esperienza: lui un mancinaccio molto più esperto di me. In quel match sono andato totalmente in confusione e non sono riuscito a boxare”.
Come trascorre il suo tempo libero?
“ Mi divido tra la famiglie e palestra”.
Come definirebbe la boxe?
“La boxe è disciplina”.
Comunicato RoundZero
Maria Moroni