Nel mondo della boxe accanto alle imprese dei grandi campioni o al coraggio e alla lealtà mostrata da tanti pugili in giro per il mondo,trovano spazio anche figure minori, semplici appassionati che, senza essere mai saliti sul ring, ci hanno consentito di conoscere storie di vita pugilistica di cui non ne avremmo mai sentito parlare. Franco Medici era uno di loro. Era nato a Civitavecchia nel 1932, quattro anni dopo che lo zio Ferrero Medici aveva conquistato, nella edizione romana, il titolo italiano dei mediomassimi. Il ricordo dello zio,morto a soli 26 anni a causa di un male incurabile, e la voglia di esaltare una tradizione sportiva molto forte in città ha occupato per tanti anni ogni suo altro interesse. Molti aneddoti e fatti da lui raccolti sono storie di vita vissuta dai vari Carlo Saraudi, dai figli Giulio e Vittorio, dai fratelli Fratalia da Vittorio Tamagnini, da Nicola Funari ,da Franco Scisciani ma anche da tanti altri protagonisti. Con tutti conservò sempre un rapporto di cordiale frequentazione. Nel 2007 arrivò persino a curare la pubblicazione del libro “CIVITAVECCHIA Un secolo di gloria del pugilato”. Un lavoro curato in ogni dettaglio e che lo faceva sentire particolarmente orgoglioso.
Non lo considerava però un punto di arrivo. Benchè negli ultimi anni la salute non fosse più quella di un tempo, era sempre alla ricerca di una immagine ,di un avvenimento inedito. Pensava di riportarli in una nuova edizione del libro. Non smetteva mai di parlarmene in quella telefonata che immancabilmente mi faceva ogni settimana. Una telefonata di cui ne sento già la mancanza.
PS Franco Medici ci ha lasciato il 15 giugno a Civitavecchia
Nella foto è il secondo da sx con Dario Venturi, Nino Benvenuti, Gianfranco Rosi e Mario Libertini