di Giuliano Orlando

Venerdì sera sul ring allestito a Dueville nel vicentino, per la Promo Italia di Mario Loreni, ci sarà l’occhio di RAI Sport, con inizio dalle 21.15, evento eccezionale, considerato che l’emittente nazionale erano mesi che sul fronte del pugilato brillava per il suo silenzio. Speriamo che sia precisa sull’orario che dovrebbe trasmettere qualche altro incontro, oltre a quello titolato di Luca Rigoldi (26-2-2), 29 anni, prof dal 2015, che difende la cintura dell’Unione Europea supergallo, contro il belga, armeno di nascita, Geram Eloyan (8-3), sfidante ufficiale da affrontare con molta concentrazione, essendo un pugile abile sia in difesa che in attacco, con un pizzico di potenza. Il miglior Rigoldi può batterlo, risultato indispensabile per tentare l’aggancio all’europeo maggiore, essendo il primo del ranking EBU. Il vicentino è ormai sulla soglia dei 30 anni, con sette stagioni alle spalle, lungo le quali ha conquistato il titolo italiano (2016), quello dell’Unione Europea la prima volta nel 2018. Nella stessa stagione è entrato in possesso di quello EBU, andandolo a conquistare il 17 novembre a Hyeres in Francia, nella tana di Jeremy Parodi, dominato largamente. La prima difesa a Brescia il 25 aprile 2019 superando senza problemi il transalpino Settoul, la seconda a Schio il 20 settembre 2019 battendo l’ucraino Yegorov, rivale di tutto rispetto. Nell’occasione si è visto il miglior Rigoldi. Fatale la terza difesa; fissata il 17 dicembre 2020 all’Allianz Cloude di Milano, a porte chiuse, contro l’inglese Gamal Yafai (17-1), 30 anni, figlio e fratello d’arte, già ai vertici da dilettante, argento mondiale jr. nel 2007 a Baku in Azerbajan, bronzo agli europei senior 2010 a Mosca, battendo nei quarti il nostro Parrinello, nessun podio nel 2013 (europei e mondiali) battuto in entrambi i casi dall’armeno Aram Avagyan, Professionista dal 2014, ottiene una striscia vincente di 14 vittorie, conquistando il Commonwealth nel 2016. Lo stoppa a sorpresa il connazionale Gavin McDonnell (22-2) il 3 marzo 2018 a Sheffield, per l’Intercontinentale WBC supergallo. Cinque mesi dopo la sconfitta, torna sul ring conquistando tre vittorie, tutte per KO.  Yafai a Milano, si dimostra superiore e vince meritatamente, più continuo e completo, anche se l’italiano nella pancia dei dodici round, combatte alla pari. Il cedimento nelle riprese finali gli è fatale. I due giudici stranieri segnano 116-112 accettabile, sorprende e non poco, il 119-109 dell’italiano Poggi, solitamente equo. In quell’occasione, Luca mi parla molto francamente e lucidamente. “Confesso che la sconfitta mi brucia e non poco. Non sono abituato a discutere i verdetti, anche se leggendo il punteggio dell’italiano ti cascano le braccia. Di una cosa puoi stare certo, Luca Rigoldi non si arrende e da buona formichina, con l’aiuto del mio maestro Gino Freo, un secondo padre, riparte per tornare in vetta all’Europa”. Il vicentino è stato di parola. Prima ha riconquistato il titolo italiano contro l’emiliano De Bianchi il 15 ottobre 2021 a Reggio Emilia, poi quello dell’Unione Europea il 25 febbraio 2022 a Vincenza, mettendo KO il quotato francese Hugo Legros (14-2-2), che alla vigilia si dichiarava sicuro di tornare a casa con la cintura. Al momento è ancora in bacino di carenaggio, riflettendo sulla dura sconfitta.                                                                                                                                

Non è stato fortunato neppure Gamal Yafai, che aveva dichiarato come l’europeo fosse il trampolino di lancio per il mondiale. Alla prima difesa a metà maggio 2021 nella sua Manchester, contro il pel di carota di Donkaster, Jason Cunningham (31-7), 31 anni, ritenuto rivale di comodo, franava in una sconfitta clamorosa, contato ben tre volte, lasciando la cintura al connazionale. Al momento il titolo europeo è vacante, in quanto lo stesso Cunningham, dopo due difese vincenti, il 2 luglio a Wembley, è incappato in una sconfitta durissima contro il sudafricano Zolani Tete (30-4), grande talento anche se non più verde, 34 anni, attivo dal 2006, già iridato supermosca e gallo. L’inglese che difendeva sia il titolo del Commonwealth che l’Internazionale IBF e WBO, è finito clamorosamente KO al quarto round. In virtù di questa sconfitta, per Rigoldi il match di Dueville, dovrebbe essere non solo una difesa, ma il test per bussare ancora all’europeo. Si tratta di capire contro quale avversario. Come al solito l’EBU brilla per la sua lentezza nell’attualizzare le situazioni. Un sito lascia Cunningham ancora campione, anche se non lo è più. Nell’altro indica il titolo vacante e i nomi dei cosfidanti. Che sono il romeno di Costanza, Ionut Baluta (15-3), residente a Madrid in Spagna, 28 anni, longilineo di 1.79, attivo dal 2016, atleta che ha combattuto per l’Europa e anche a Dubai, da non sottovalutare, come dimostra la sconfitta discutibile a Londra il 30 aprile 2021, contro Michael Conlan e la vittoria lo scorso maggio su Bred Foster (14-2-2), per il WBC Internazionale in Inghilterra. Cosfidante, l’imbattuto inglese Liam Davies (12), 26 anni, pro dal 2018, mai uscito dall’Inghilterra. Importante l’ultima vittoria sul connazionale Marc Leach (18-2-1) per il titolo britannico. Il vincitore se la dovrà vedere con Rigoldi, che deve assolutamente battere Geram Eloyan.  Corposo contorno, con cinque incontri. Esordio al professionismo del massimo leggero calabrese Roberto Lizzi, 20 anni, campione italiano dilettanti in carica, azzurro con la nazionale youth, brevilineo con ottimi fondamentali e grande agonista, contro il serbo Nikola Spasojevic (0-3), 35 anni. Il mosca Francesco Barotti (9-2) toscano di 27 anni, opposto a Spartak Schengelia (4-19-2) 31 anni, bresciano adottivo. Il piuma Davide Tassi (13) ex tricolore, 30 anni contro il georgiano Bogdan Draskovic (4-14-1), 27 anni. Il superleggero napoletano Gianluca Picardi (10-2), 30 anni, in attesa di battersi per l’aggancio tricolore, se la vedrà con Maichol Escobar (10-28-2), 35 anni del Nicaragua. L’imbattuto e promettente medio Yassine Hermi (9), 19 anni di Firenze, scoperto dal maestro Boncinelli dove è arrivato ai vertici nell’attività giovanile in azzurro, oltre che tutta la prima parte da professionista è passato all’Accademia della stessa città, dove insegna Leo Bundu salendo nei medi. Affronta il bosniaco Nikola Matic (19-39) 34 anni sulle 8 riprese. Il suo procuratore gli ha promesso che in caso di vittoria convincente, si batterà per una cintura internazionale.

Di Alfredo