Milano, 10 settembre 2021 – “Emanuele Cavallucci è un ottimo pugile che sa combattere sia da destrorso che da mancino. Cambia la guardia in ogni ripresa. Combatte almeno due minuti da mancino in ogni round. Per fortuna, ho già affrontato e battuto avversari mancini nella mia carriera professionistica. So come mi devo allenare per battere un mancino. Da notare, che io sono mancino nella vita quotidiana ma ho imparato a combattere come un destrorso ed è quello che faccio quasi sempre. Emanuele Cavallucci ha anche altre caratteristiche che potrebbe usare per mettermi in difficoltà ma io sono preparato al meglio e sono consapevole di non doverlo sottovalutare. Per questo, sono sicuro di confermarmi campione d’Italia.” Sono parole del campione d’Italia dei pesi welter Nicholas Esposito (14-0 con 5 vittorie prima del limite) che venerdì 1° ottobre difenderà per la prima volta il titolo contro Emanuele Cavallucci (12-3-1 con 4 KO) sulla distanza delle dieci riprese nella manifestazione organizzata all’Allianz Cloud da Opi 82-Matchroom-DAZN. Nel clou, Daniele Scardina (19-0 con 15 KO) affronterà Jurgen Doberstein (26-4-1 con 7 KO) per il vacante titolo intercontinentale WBO dei pesi supermedi, sempre sulla distanza delle dieci riprese. Per lo stesso titolo, ma nella categoria dei pesi leggeri, l’ex campione d’Europa Francesco Patera (23-3 con 8 KO) sfiderà Devis Boschiero (48-6-2 con 22 KO). DAZN trasmetterà l’evento in diretta e in seguito on demand. I biglietti sono acquistabili su TicketOne.it scrivendo Milano Boxing Night in “cerca”. Questi i prezzi: 72 Euro per il bordo ring e 37 Euro per il primo anello.
Nato a Chieti 32 anni fa, Emanuele Cavallucci è già stato campione d’Italia ed è reduce da due sconfitte all’estero e questo lo obbliga a tornare a vincere per far risalire le proprie quotazioni. Diventare per la seconda volta campione d’Italia, è fondamentale per la sua carriera. Sia Esposito che Cavallucci hanno affrontato Tobia Loriga. Esposito lo ha superato ai punti strappandogli la cintura nazionale, mentre Cavallucci ha perso la stessa cintura contro di lui. Cavallucci era diventato campione d’Italia battendo Nicola Cristofori per knock out tecnico al quinto round l’ 8 marzo 2019 a Chieti.
Emanuele, cosa rispondi a Nicholas Esposito?
“Che pure io mi sto allenando al massimo perché voglio diventare nuovamente campione d’Italia e che lo stimo come pugile. Dopo la vittoria su Tobia Loriga ho scritto sui social che Esposito ha un grande cuore per aver continuato a combattere con tutti quei tagli sul viso. Nicholas è un attaccante ed io non mi sottraggo alla battaglia a viso aperto. Sono sicuro che daremo vita ad un match spettacolare.”
Da quanto tempo e dove ti alleni?
“Mi alleno da parecchi mesi perché il match è stato rimandato diverse volte. La palestra è quella intitolata a Tullio Di Giovanni, a Chieti. Tullio Di Giovanni è stato un campione della mia città ed era il nonno del mio maestro Davide Di Meo. Da quando mi alleno con Davide la mia carriera è decollata: dal 2016 ho sostenuto 14 incontri e sono diventato campione d’Italia. E’ stato Davide a propormi prima a Davide Buccioni e poi a Rosanna Conti Cavini e mi ha allenato dimostrando di credere in me. Prima di affidarmi a lui avevo disputato tre incontri nel 2013-2014 e nessuno nel 2015.”
Hai perso il tuo ultimo match in Finlandia, contro Oskari Metz, per split decision. Vuoi commentare quella sconfitta?
“Ma quale sconfitta? Tutti quelli che hanno visto il combattimento hanno detto che avevo vinto 6 riprese su 8, ma combattevo in casa d’altri contro il pugile locale e si sa che queste cose fanno parte del mondo della boxe.”
La boxe è la tua unica attività?
“Si perché lavoro nella palestra in cui mi alleno. Sono un pugile tutti i giorni, per dodici mesi all’anno. Per questo, tengo a diventare nuovamente campione d’Italia.”
Se batterai Esposito, gli concederai la rivincita?
“Non faccio programmi, procedo un passo alla volta. In questi casi, comanda il denaro: se conviene fare la rivincita, si fa. Se mi offriranno più soldi per combattere all’estero, andrò all’estero.”
Hai un grande campione, italiano o straniero, come punto di riferimento?
“No, anche perché non guardo gli incontri con regolarità. Magari c’è stato un mondiale con due grandi campioni ed io non l’ho visto. Mi piace fare la boxe, ma non sono mai stato uno spettatore assiduo.”