Nella giornata degli ottavi dei 51, 57, 64, 75 e 91 Kg… L’unico azzurro che si è aggiudicato il passaggio ai quarti di finale è stato l’abile Vincenzo Picardi, che, consigliato all’angolo da Francesco Damiani e Giulio Coletta, ha battuto nei 51 Kg. per 11 a 5 il cinese Li Chao, vicecampione asiatico e campione nazionale.
Classe ’81, di Casoria, Picardi appartiene al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro e con il suo ricco curriculum sportivo, ben cinque volte campione italiano, bronzo ai Campionati Mondiali di Chicago 2007, Medaglia di Bronzo all’AIBA World Cup Mosca 2008, bronzo ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e bronzo ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, si è imposto sull’avversario cinese. Con la grinta che lo contraddistingue, incitato dalla moglie Maria, dalla piccola Martina e da tutta la famiglia, Vincenzino ha lasciato spazio al cinese nella prima ripresa per studiarlo e poi lanciarsi subito nell’attacco serrato che lo ha portato in vantaggio con il punteggio di 3 a 1. Nella seconda ripresa, Li, velenoso, si è fatto avanti con una serie di ganci ma l’azzurro l’ha contrastato, per poi lavorare con il destro, prendere la distanza e mettere a segno una serie di ganci sinistri che hanno chiuso il round sull’8 a 4. Nella terza ripresa Picardi ha pressato l’avversario, lo ha messo all’angolo e con decisione ha portato gli ultimi tre colpi della vittoria.
Domani, mercoledì 9 settembre, giornata di quarti di finale di tutte le categorie di peso, Vincenzo Picardi affronterà il mongolo Tugstsogt Nymbayar, passato dai 48 ai 51 Kg, classe ’92, bronzo ai Campionati Asiatici del 2009, campione nazionale in carica. Un avversario decisamente alla portata della seconda testa di serie dei 51 Kg., che oggi ha regalato un’altra vittoria al tricolore.
Sul ring A del Mediolanum Forum di Assago, nella categoria dei 57 Kg., purtroppo, il romano Alessio Di Savino, classe ’84, appartenente al Centro Sportivo Esercito e tra i pugili che hanno partecipato agli ultimi Giochi Olimpici, quatto volte campione italiano assoluto, medaglia di bronzo ai 52 Campionati Mondiali Militari Baku 2008 e ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, ha dovuto cedere per 14 a 7 all’ostico armeno Azat Hovhannisyan, classe ’88, campione nazionale in carica, che ha partecipato al torneo di Qualificazione Olimpica d Roseto degli Abruzzi nel 2008 ed a quello di Atene, in cui Di Savino lo ha battuto per 22 a 21, e nel 2007 ai Campionati Mondiali di Chicago 2007, in cui fu battuto dal forte americano Raynell Williams per RSCO alla terza ripresa. Questa volta, però, non c’è stato niente da fare. Di Savino, seguito all’angolo da Raffaele Bergamasco e da Fabio Morbidini, non è riuscito ad entrare nella guardia chiusa dell’armeno che, a ritmo serrato, ha chiuso il primo round per 4 a 2. Nella seconda ripresa, Di Savino ha tentato la rimonta con colpi più precisi e mirati ma l’armeno, pesante e determinato, ha anticipato l’azzurro, distanziandolo nel punteggio.
Stessa sorte nei 64 Kg. per il pugliese Dario Vangeli, classe ’88, di Copertino, in provincia di Lecce, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, due volte campione italiano assoluto, medaglia di bronzo ai Campionati dell’Unione Europea nel 2006, che è stato battuto per 15 a 4 dal mongolo Munkh Uranchimeg, classe ’82, argento all’AIBA World Cup nel 2008, dove è stato battuto dal cubano Roniel Iglesias Sotolongo in finale e dal francese Alexis Vastine in semifinale, come ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, in cui si è posizionato al settimo posto. Un atleta sicuramente più esperto dell’azzurro, dato che ha partecipato ai mondiali di Chicago 2007 e alle Olimpiadi di Atene 2004. La differenza si è vista anche se Vangeli ha boxato bene fin dalla prima ripresa chiusa dal mongolo con poco vantaggio, sul 4 a 2. Nella seconda Vangeli ha tentato la rimonta ma il mongolo, più veloce, ha bloccato le azioni dell’azzurro e con ganci di rimessa ha portato il risultato sul 6 a 3. Nella terza ripresa i potenti colpi di Uranchimeg hanno portato l’azzurro ad essere contato per due volte.
La serata si è chiusa con l’amaro in bocca per il Tatanka di Marcianise, Clemente Russo, classe ’82, appartenente al Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, sette volte campione italiano assoluto, campione mondiale militare nel 2004, oro ai Giochi del Mediterraneo di Almeria 2005, oro ai Campionati Mondiali Chicago 2007, argento a Pechino 2008 e oro ai XVI Giochi del Mediterraneo Pescara 2009, penalizzato in questi mondiali dai sorteggi. Il “cobra” dei sedicesimi oggi non si è imposto come avrebbe dovuto. Come per Di Savino, anche per Russo il confronto con una vecchia conoscenza non è andato a buon fine. Il pericoloso russo Egor Mekhontsev, classe 84’, oro ai Torneo di Strandja a Plovdiv nel 2009, in cui ha battuto in semifinale per 6 a 2 il forte cubano Osmay Acosta Duarte, favorito in questi mondiale essendo la prima teste di serie, e campione europeo nel 2008 a Liverpool, ha battuto il campione mondiale uscente per 7 a 5. Russo l’aveva incontrato in occasione del Dual March Italia vs Russia, conclusosi con una vittoria a testa lanciata in previsione dei mondiali. Purtroppo l’ha avuta vinta Mekhontsev, in un incontro in cui Russo non ha impostato al meglio la prima ripresa non riuscendo più a recuperare i tre punti di distanza dal massiccio e scomodo avversario.
I commenti all’angolo azzurro…
Il CT Francesco Damiani: “Picardi è stato bravissimo. Per Di Savino mi dispiace anche perché contavamo su di lui ma comunque ce l’ha messa tutta. Vangeli ha incontrato un avversario molto forte che di sicuro arriverà in zona medaglia. Ha peccato di inesperienza ma ha fatto quello che sa fare. Per Russo certo, un po’ di amarezza rimane, ma purtroppo Clemente non ha affrontato nel modo giusto la prima ripresa. Ai suoi livelli non si può regalare la prima ripresa e andare sotto di tre punti. Il russo si è comportato come aspettavamo, del resto i sorteggi la dicevano lunga. Russo ci ha provato. Pazienza, ci rifaremo nella prossima occasione”.
Il tecnico Raffaele Bergamasco: “Sono molto soddisfatto di Picardi, anche se mi aspettavo molto da Di Savino. Lui è il pugile che è cresciuto più di tutti in questi mesi da punto di vista tecnico e caratteriale. L’ansia prima del match l’ha svuotato. Doveva essere la quinta medaglia di questi campionati. Avremmo voluto un pizzico di fortuna in più!”
Vincenzo Picardi: “Sono contento di questa vittoria. Il cinese aveva il braccio più corto ed io ho cercato di sfruttare la distanza. E poi a rincuorarmi è stata la mia famiglia, a cui dedico questa vittoria”.
Alessio Di Savino: “Avevo studiato il mio avversario ma molti colpi non sono entrati. Lui era molto chiuso e difficilmente sono riuscito a colpirlo. Ho provato anche a cambiare guardia. Peccato!”.
Dario Vangeli: “E’ stato un match combattuto. Tecnicamente ho cercato di impostarlo bene, cercando di andare avanti ma il mongolo è stato bravo nell’uscire e nel rimettere i colpi. Un match per crescere e fare esperienza”.
Clemente Russo: “E’ stata una finale. I sorteggi sono stati difficili e può capitare. Sono certo che il russo vincerà i campionati del mondo. E vi prego, non dite che ho perso perché ho partecipato ad un reality! Dalle Olimpiadi non ho avuto molto tempo per preparami fino a questi mondiali. Nove mesi non sono molti ma va bene così”.
Buona visione sui:
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Info e risultati in tempo reale dei campionati mondiali su www.aiba.org e sul sito ufficiale www.worldboxingmilano.org e su www.fpi.it
Michela Pellegrini
Ufficio Comunicazione FPI
e che cazzo non ci voleva proprio. Io russo lo vedevo medaglia d’oro…almeno d’argento. Be per quanto riguarda il professionismo. Meglio la tv, fa male anche lei, ma almeno non cambia i connotati
SE ERANO CAMPIONATI DEL MONDO DI SBRUFFONATE, ROSSO SAREBBE STATO IL MIGLIORE IN ASSOLUTO.
CLEMENTE ROSSO PENSI CHE SIA RIVATO IL MOMENTO DI MEDITARE…. ???.MEDITARE..????..HAI VISTO COME MENANO QUESTI GIOVANETTI SEMI JUNIORES?..PENSI DI PASSARE PROFESSIONISTA?…OCCHIO !! IL MONDO DEI PROFESSIONISTI E’ FATTO SOLO PER DURI CON LA PELLE DI COCCODRILLO, SEI PRONTO PER IL CAMBIO DEI TRATTI SOMATICI?..
CON SIMPATIA LEO