L’entrata nel mondo organizzativo della Roundzero è sembrata avere solide basi fin dall’inizio, anche se per certi versi senza tanto clamore, quel clamore che avrebbe meritato per aver organizzato insieme con Nisse Sauerland in Danimarca una mega riunione con in palio il titolo europeo dei supermedi tra James De Gale e Cristian Sanavia. Pian piano come un buon giocatore di poker inizia a scoprire le sue carte (vedi Fiano, Cisterna, Genzano) per arrivare al cuore di un progetto ambizioso come quello di far tornare Roma caput mundi della boxe. Che non sia uno scherzo lo capisci dai personaggi. Giulio Spagnoli, erede di quel Renzo che formò per un decennio e più insieme a Rodolfo Sabbatini la cupola pugilistica non solo di Roma, tenne saldamente le redini organizzative insieme a Roberto Sabbatini, figlio di Rodolfo, del pugilato italiano degli anni ’90, organizzando tra l’altro titoli con Giovanni Parisi e Gianfranco Rosi. In quegli anni era difficile organizzare anche perché il rapporto con la televisione diventava sempre più problematico: fu questo la causa del suo ritiro da un mondo che amava fin da piccolo.
Chi ama questo sport trova sempre il filo d’Arianna per non perdersi, per non lasciare definitivamente la boxe e i suoi incredibili personaggi. Fu così che Spagnoli è diventato nel frattempo uno dei cutmen più richiesti al mondo. Un tenue filo che diventò un cordone quando Carlo Nori, allora Direttore Generale della Lega Pro Boxe, fece capire a Giulio che il nostro movimento aveva ancora bisogno di lui. Spagnoli con la sua tessera di Procuratore non se lo lasciò ripetere due volte. Inizia così il reclutamento di pugili ma soprattutto forma una squadra compatta per un Team organizzativo che chiama Roundzero, a significare che si parte da zero per arrivare alla cima. Luca Ferrara diventa il più giovane Promoter italiano, il suo avvento non appare improvvisato grazie alla conoscenza di varie lingue, ma soprattutto grazie alla sua padronanza gestionale fuori dal comune. L’anello si chiude con Massimo Testa Presidente della USD Tor di Quinto, una società di calcio tra le più antiche e famose della Capitale e della Regione. Testa, personaggio assai noto, mette a disposizione per la serata di oggi il bel Palazzetto che è compreso nella struttura di via del Baiardo 25.
Il progetto della Roundzero è a vasto raggio e cercherà di coinvolgere tutto il pugilato romano e laziale, cercando di scoprire e lanciare nuovi talenti oltre a campioni già affermati. Ma la cosa più importante è che le riunioni della Roundzero diventeranno un appuntamento fisso, come era negli anni ’60. Nella Conferenza stampa di ieri svoltasi nell’Hotel delle Muse di via Salvini alla presenza di Antonio del Greco, attualmente Vicepresidente della FPI e candidato alla Presidenza, di Mauro Betti, supervisor della WBC, Flavio D’Ambrosi, Presidente del Comitato Laziale, di Marcello Stella, Consigliere Federale, Roberto Aschi, Consigliere del Comitato Regionale, il progetto della Roundzero prende il via e come dice il ringannouncer Valerio Lamanna “I pugili entrino nell’Arena”. Per la “prima” serata romana la riunione si presenta ambiziosa e corposa con un Titolo Internazionale di 12 round e un contorno di ben 5 match.
Nel match clou Giovanni De Carolis (+ 17, 8 per ko, – 4), 28 anni, affronta per il vacante Titolo Internazionale WBC dei supermedi l’ucraino Roman Shkarupa (+ 25, 9 per ko, – 3, =2), 33 anni. Per il futuro Architetto si tratta di un match pieno di insidie anche se Shkarupa sembra aver rallentato la sua attività negli ultimi due anni. Nel suo record tra gli sconfitti appaiono i nomi di Ilir Mustafà e Alessio Furlan, assai noti al pubblico italiano Per Shkarupa questo è il secondo tentativo per arrivare al Titolo Internazionale WBC, visto che due anni fa ci provò contro l’imbattuto ed emergente montenegrino Nikola Sjekloca, dal quale fu sconfitto di misura ai punti. De Carolis dopo la sua sconfitta ad opera di Matteo Signani per il titolo italiano di medi ha cambiato decisamente marcia, stabilendosi definitivamente tra i supermedi. L’allievo di Italo Mattioli sembra aver trovato la quadratura del cerchio con un rendimento costante dove la sua ben nota potenza sembra esaltarsi. Giovanni oltrettutto è anche più alto di Shkarupa e il suo maggiore allungo potrebbe diventare un ostacolo insormontabile per l’avversario. De Carolis è una delle punte di diamante, insieme ad altri campioni, con la quale la Roundzero costruirà il suo progetto.
L’imbattuto leggero Emiliano Marsili (+24 -0 =1, 10 ko), 36 anni, per la prima volta da professionista combatte su un ring romano. E’ considerato, non a torto, tra i più completi pugili in circolazione. Il mancino di Civitavecchia, ex campione italiano, dopo la sua vittoriosa trasferta inglese, che da noi non gli ha dato “titoli”, ma ha notevolmente aumentato la fama per la sua grande prestazione, applaudita anche dall’esigente pubblico britannico, affronterà sulle 8 riprese il nicaraguense Luis Garcia (+ 5, – 8, = 3), 29 anni. Quest’ultimo ha svolto la sua attività prevalentemente a Managua, sua terra natia. Il suo record non è esaltante ma ha buoni punti d’appoggio per le sfide con Santos Medrano, pugile che in Italia ha i suoi estimatori soprattutto dopo la bella prova con Brunet Zamora.
Un capitolo a parte, ma che desta parecchia curiosità, è la rentrèe dei fratelli Loriga, nativi di Crotone. Tobia aveva abbandonato l’attività nel 2008 dopo la sfortunata prova con Stefano Castellucci (ko 1), valevole per il titolo italiano dei superwelter. Ma Loriga divenne famoso da noi soprattutto per due motivi: fu il primo, dopo un emozionante match, a battere Sven Paris, quando il frusinate era considerato la grande promessa; disputò anche una bella prova in Messico dove fu sconfitto al termine di nove infuocate riprese da Julio Cesar Chavez jr, che più tardi sarebbe diventato campione del mondo dei medi. La nostalgia del ring ha ripreso il sopravvento sul Loriga 35enne che a Roma, davanti a un gran pubblico, metterà alla prova le sue attuali possibilità di fronte al nicaraguense Oscar Membreno (+ 11, – 13, =1), 31 anni, con un record non esaltante, ma che presenta la facciata di una potenza non trascurabile con le sue 10 vittorie prima del limite.
Nello stesso anno del fratello si era ritirato Stefano Loriga (+ 9, – 1, = 2), 29 anni, quando era considerato la grande promessa che stava per spiccare il volo con la sua vittoria su De Novellis e il pari con Matteo Signani. Il giovane grazie alla “Roundzero” ha l’opportunità di rientrare nel grande giro e cercherà di sfruttarla al massimo. Suo avversario sarà il 25enne romano Daniele Salvestri (=1, -1), con il ruolo di guastafeste, cosa che da dilettante gli riusciva spesso.
Ad Andrea Angelocore (+ 7), 22 anni, forse tocca il match più insidioso della serata affrontando quel Ronny McField (+ 13, – 20, =3), che viene considerato un collaudatore di lusso da prendere con le molle, come ha dimostrato nell’ultimo match con Della Rosa alla Stazione Birra. Il giovane romano, allenato da Mattioli e Ascani, recentemente ha conquistato il Titolo Youth IBF. E’ un buon combattente e sul ring sa anche ragionare, due doti queste che gli serviranno in abbondanza contro McField.
Ad aprire la serata, ma soprattutto a scaldare la platea ci penseranno i medi Manuel Grimieri e Roberto Bassi, entrambi imbattuti con tre vittorie. Manuel cercherà di vendicare il suo amico Salvestri, battuto ai punti dal marchigiano. Sotto esame nell’arco delle riprese sarà la micidiale potenza dell’allievo di Mattioli, che però dovrà ben guardarsi da un avversario solido che non ti dà tregua. Un match thriller per intenderci.
La serata avrà inizio alle 20, 30 e il match clou sarà trasmesso a partire dalle 22, 30 in diretta su Rai Sport 1.
Ieri pomeriggio All’Hotel delle Muse si sono svolti le visite mediche e il peso dei pugili:
Giovanni De Carolis kg. 76,100- Roman Shkarupa kg. 75,500.
Andrea Angelocore kg. 70, 100-Ronny McField kg. 71,400.
Emiliano Marsili kg. 63,500- Luis Garcia kg. 63.
Stefano Loriga kg. 72,400- Daniele Salvestri 74, 300.
Tobia Loriga kg. 68, 300- Orlando Membreno kg. 68,700.
Manuel Grimieri kg. 73,400-Roberto Bassi.
Solo una parola…buffoni!!!
delusione completa de carolis vincitore?bhoooooo come si fa a dare un risultato del genere e poi recriminiamo sul risultato di Cammerelle? ma che gli inglesi sono piu fessi di noi italiani che regaliamo gli incontri