di Giuliano Orlando

Non poteva essere diverso. Arriva ottobre e la boxe inizia a sparare i fuochi artificiali che dovrebbero toccare il diapason nella seconda parte del mese.  Iniziando dal 17 ottobre dove sono concentrati numerosi appuntamenti di alta qualità, tra cui spicca quello fissato al “The Bubble”, di Las Vegas per la Top Rank, che allestisce una sfida storica, tra le più attese dal pubblico. Prevista in maggio, ha dovuto forzatamente rinviarla per il covid 19. Si tratta dell’incontro di fuoco, protagonista l’ucraino Vasyl Lomachenko (14-1), 32 anni, pro dal 2012, una leggenda del ring, oro ai Giochi 2008 e 2012, iridato dilettanti 2006 jr., 2009 e 2011. Da pro, già mondiale piuma e superpiuma WBO, attuale campione WBC, WBA e WBO, in carriera ha battuto tutti i migliori delle categorie in cui ha militato, spesso in casa loro. L’avversario è Teofimo Lopez (15-0), 23 anni, titolare IBF, in grande evoluzione, sbocciato a New York, nel quartiere di Brooklyn, riflessi eccezionali, velocissimo con grande temperamento battagliero. Abilissimo anche come provocatore. Su questo incontro ci tornerò alla vigilia dell’evento. In cartellone anche una stuzzicante sfida nei superleggeri, tra il californiano Arnold Barboza Jr (24), 28 anni, nei topo ten WBC e WBO e Alex Saucedo (30-1), 26 anni, messicano di nascita, passaporto e attività negli USA, battuto nel 2018 dal texano Maurice Hooker 27-1-3) per il mondiale WBO. Da seguire il supermedio Edgar Berlanga (Usa) 14 ko tutti al primo round, origini portoricane, contro Lanell Bellows (Usa 20-5-3) 34 anni di Kansas City, ex campione d’America, mai andato KO. Sempre il 17 ottobre due serate in Germania. La prima a Dusseldorf da parte della Universum del promoter turco Ismael Oezen. Clou riservato alla sfida tra i superleggeri Artem Harutyunyan (9) 30 anni, nato a Yerevan (Armenia),bronzo a Rio 2016, controTimo Schwarzkopf (20-4) 29 anni, tedesco nato in Kosovo, in palio l’intercontinentale IBO. Il massimo cubano Jose Larduet (3), 280 match da dilettante, mondiale youth a Guadalajara 2008, out nei quarti ai Giochi di Londra 2012 e ai mondiali 2009 a Milano contro Abraham Tabul (Ghana 17-4-1), l’altro massimo Zham Kossobutsky (4), kazako di 31 anni, pro dal 2017, combattendo in tutta Europa, contro Steve Vukosa (Usa 14-1) di 43 anni, carriera iniziata nel 2001 e fermata l’anno dopo, vacanza durata fino al 2014, altro stop nel 2015 e ripresa lo scorso anno con due vittorie, ma difficilmente approderà alla terza. L’altro appuntamento è fissato a Brandenburgo, nel cuore della Germania, dal giovane promoter Ralf Riemer, 35 anni, attivo dal 2017, che ha allestito una riunione che mi sento di definire preoccupante. A parte i tre incontri validi per le cinture Global Boxing Council World, di normale amministrazione, il resto appare come un festival degli accoppiamenti sconclusionati, compreso il confronto tra due pugili italiani di antico pelo. Mi chiedo quale senso ha la sfida superwelter tra Cristian Pestarini (4-10) parmense di 45 anni, fermo dal 2015, che affronta il salernitano di stanza a Pavia, Gianluca Frezza (28-4-2), 40 anni, ultimo match disputato nel dicembre 2017, un buon passato lungo il quale figura anche una vittoria sullo stesso Pestarini nel 2015. Non conosco l’entità della borsa, che penso assai modesta e ancor più mi sconcerta l’idea di questo match. Il bello o il brutto è che il match vale per il titolo tedesco ad interim! Nella scaletta degli incontri oltre ai tedeschi, figurano il mediomassimo camerunese Tchola (9-21) di 40 anni che affronta il bulgaro Hristov (4) che ne ha 27, il debuttante superwelter  polacco Marek, 21 anni contro il ceco Herman di 36 anni, 2 vittorie e 32 sconfitte con 24 ko a carico. Nel programma l’albanese Poulitsa, il russo  Alautdinov e  all’altro ceco Holub  di 37 anni, mediomassimo, pro dal 2007 che in 13 anni di attività ha incamerato ben 5 vittorie, contro 110 sconfitte e 63 KO al passivo. Affronta il tedesco Kilic, 21 anni al debutto. Che senso può avere questo confronto, se non la 111° sconfitta di Holub, che nessuno si sogna di fermare. In questa serata, dove per ironia del caso, figura anche un ispettore, ovvero il signor Tengio Sade, azero residente a Magdeburgo, attivo dal 2015. Mi chiedo con quale utilità? I confronti validi per le cintura Global sono tre. Il superwelter locale Mike Joede (14) con 11 KO, 27 anni pro dal 2017, non farà certo fatica a battere il coetaneo Oszkar Fiko (33-28-1) nato in Romania, tesserato in Ungheria. Il medio di Francoforte, Denny Lehmann (17-6-2) ha 32 anni, ma il pugno è sempre pesante come dimostrano i 14 ko all’attivo. Avversario l’altro magiaro Istvan Zeller (38-30) 30 anni, che non vince dal 2017, quindi destinato alla sconfitta. Talmente scontata che l’organizzatore Riemer, ha già fissato il prossimo impegno per il 24 aprile 2021 a Hangelsberg, dove affronterà il varesino Giuseppe Lauri (56-21), da anni nazionalizzato ungherese, dove vive e conduce un consistente gym. A parte che non combatte dal 2018, dove ha raccolto due sconfitte, l’anagrafe dice che Lauri ha quasi 44 anni. Il motivo di questa sfida? Il 3 aprile 2017, sempre a Hangelsberg, l’italo-ungherese si prese il lusso di battere Lehmann e il tedesco vuole lavare l’onta. Il terzo confronto per il Global, vede impegnato il massimo siriano Djuar El Schich, 28 anni, che dal 2017 ha raccolto 11 vittore con 10 KO. Avversario il tedesco Hasan Kurnaz (8-6), 32 anni, sulle cui caratteristiche non ci sono dubbi, sia le vittorie che le sconfitte sono arrivare sempre per KO. A causa del covid 19, il promoter francese Brahim Asloum, che aveva previsto boxe il 29 agosto a Cap D’Adge, ha dovuto rinviare il tutto al 17 ottobre, spostandola  al Marcel Cerdan di Parigi. Incontro principale riservato al leggero Yvan Mendy (44-5-1), 35 anni, pro dal 2004, n. 6 WBC, titolare della cintura Gold WBA, vinta sull’altro veterano Jaider Parra (33-3-1) 37 anni, mentre il gallo Elie Konki (9), 28 anni, difenderà per la prima volta la cintura EU, conquistata lo scorso dicembre.

Il sito Boxe Rec, ha inserito il massimo romano, Guido Vianello (7) nella serata allestita dalla Top Rank di Bob Arun, sabato 3 ottobre al “The Bubble” MGM Grand di Las Vegas. La riunione punta sulla sfida valida per il vacante Silver WBC superleggeri tra Jose Zepeda (USA 32-2) 31 anni, nato a Long Beach in California, ma molto attivo in Messico che nel 2019 a Fresno (Usa), venne bocciato dall’altro californiano Jose Carlos Ramirez (26) solo per MD, in palio la cintura WBC. L’avversario attuale è Ivan Baranchyk ( 20-1), 27 anni, nato in Bielorussia, iscritto con la Federazione russa, residente dal 2014 negli USA, ex campione IBF, titolo conquistato nel 2018 e perduto nel 2019 a Glasgow contro Josh Taylor. Altro incontro interessante tra il ventenne leggero Gabriel Flores (18) pro dal 2017, talento emergente e l’esperto connazionale Ryan Kielczweski (30-4) 31 anni, origini polacche, pro dal 2008, da non sottovalutare. Vianello è fermo dallo scorso giugno. Avrebbe dovuto affrontare Kingsley Ibek (5-1) già ad agosto, ma il gigante nigeriano di 26 anni, venne colpito dal covid e dovette fermarsi. Adesso i due si ritrovano e per l’italiano non sarà un test facile. Ibek detto “Il leone nero” è alto 1,92, boxa di rimessa, con ottima scelta di tempo e potenza, come dimostrano i 4 KO sulle cinque vittorie nel record. Vianello dovrà giostrare in velocità non dando bersaglio. Compito abbastanza impegnativo.                                                                                                                                                                                Domenica 4 ottobre, la Matchroom di Eddie Hearn (per la cronaca, ha preso il covid per essere all’altezza dei coniugi Tramp), allestisce a Londra boxe a porte chiuse, offrendo alla concittadina Chantelle Cameron (12), 29 anni, pro dal 2017, buona carriera da dilettante, di conquistare la cintura WBC superleggeri vacante. L’avversaria scovata come cosfidante non sembra avere scampo. Si tratta di Adriana dos Santos (6), 38 anni, brasiliana, pro dal 2017 le cui sei vittorie le ha ottenute contro avversarie troppo inferiori. Da seguire il mediomassimo di colore Joslum Bauta (12) nato in Ghana 27 anni fa, molto potente, opposto al croato Marko Calic (11), 33 anni, a sua volta imbattuto, ma meno potente. Un altro croato da seguire è Alen Babic (4), 29 anni, visto combattere due volte in Italia, non un fenomeno ma duro colpitore, che trova l’irlandese Niall Kennedy (15-1), 36 anni, attivo negli Usa. 

Nel prossimo servizio, tratterò altri appuntamenti, tra cui la sfida del 9 ottobre a Dubai negli Emirati Arabi, dove Samuel Gonzales (22-6) 32 anni, nato in Venezuela e attivo in Messico, approdato in Italia nel 2017, con la OPI, dove ha raccolto 7 vittorie e 1 sconfitta. Sarà impegnato nel match più difficile della carriera, affrontando l’esordiente Hovhannes Bachkov, 28 anni, uno dei più forti dilettanti armeni in assoluto. Oltre alla riunione della OPI del 23 ottobre a Milano, col rientro di Fabio Turchi il gigante fiorentino e altri protagonisti cari al pubblico milanese.

Di Alfredo