Dall’angolo al centro del ring. Per ben trentasei volte da professionista. Il saluto di rito e un pensiero martellante: non deludere il pubblico e, soprattutto, se stessi. Pensare a non prenderle e poi a darle. Al gong, subito in guardia contro il destino. Ma gli occhi non mentono, il cuore neppure. L’umanità si mette in bella mostra lasciando intravedere emozioni forti, bagnate dal sudore incessante della fronte e messe a dura prova dall’inevitabile confronto. Per fortuna, Vincenzo Cantatore non è solo. Ad aiutarlo, un momento di grande condivisione, di estrema intimità: le emozioni, in tempo reale, passano sotto le corde e arrivano fino a lei, manager per passione e per amore. Ma avere una moglie come organizzatore è un vantaggio? “Sicuramente sì. Le decisioni vengono prese insieme”.
L’abile Francesca Cantatore, con la sua Sport Promotions, lavora dietro le quinte per regalare a Vincenzo e ai suoi numerosi fans momenti indimenticabili di spettacolare boxe. Scenari da gran soiré come il Palalottomatica di Roma, in cui Cantatore ha conquistato il titolo di Campione Europeo dei Massimi Leggeri, o la recente Piazza di Siena, location esclusiva della “Notte dei Giganti”, un tributo doveroso al mitico Gigante dai Piedi d’Argilla, Primo Carnera, nel Centenario della sua nascita. Una doppia vittoria, sul piano sportivo e su quello mediatico. Era da ben quarantasei anni che un match di pugilato non veniva trasmesso per radio in diretta. Sulle frequenze di Radio Radio la boxe è tornata a far pulsare i cuori di tutta Italia. L’atleta diventa personaggio. Tante le soddisfazioni e qualche stop obbligato da cui ripartire, ma l’unione fa la forza e Vincenzo sa di poter contare sul suo speciale team. E se è vero che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, il fatto che le donne di casa Cantatore siano tre spiega tutto. Una moglie, due figlie, ma anche una simpatica mascotte….. Ad un passo dall’incontro della vita tutto diventa più semplice. Una sinergia di affetti a cui dedicare l’ambito titolo mondiale WBO, sfumato lo scorso novembre contro Jonny Nelson. L’inglese presto dovrà vedersela con Maccarinelli. A Cantatore non resta che l’attesa. Il famoso pugile barese, romano d’adozione, però, non sembra temere il traguardo, né tanto meno l’avversario: “è un uomo come me, che si è allenato, che ha fatto molti sacrifici e che quindi va totalmente rispettato, proprio come se fosse me stesso”. Per vincere? “Lavorare al meglio. La mattina mi sveglio, vado in palestra, pranzo e poi torno ad allenarmi; in diversi circoli e in diverse palestre, mi piace girare. Il pugile deve stare al top ventiquattro ore al giorno e trecentosessantagiorni all’anno”. Qualche interesse particolare? “Sicuramente l’imprenditoria, il campo in cui per anni ha militato mio padre. Un campo che mi ha sempre affascinato”. Nei ritagli di tempo tre passioni: la pesca subacquea, il calcio e i motori. Anche se è più facile trovare Vincenzo ai fornelli: gira voce che sia un cuoco eccezionale! Merito di un buon allenamento. Il pugilato, del resto, aiuta a sviluppare molte doti. E fin da piccoli: “A dodici anni ho iniziato a praticare la boxe presso l’Indomita di Via Merulana, sotto il Teatro Brancaccio, nel periodo in cui il pugilato era ritornato alla riscossa perché da poco era uscito Rocky 3. Mi allenavo con alcuni amici; era nata quasi una sfida a chi era più bravo. Così ho avuto uno stimolo maggiore a dimostrare quanto valevo. Ho cominciato a combattere, a vincere fino quando i maestri mi hanno messo definitivamente gli occhi addosso e mi hanno portato avanti con gli incontri in Nazionale. Poi, nel ’93, il passaggio al professionismo. Una carriera di alti e bassi in base ai miei stati d’animo, perché sono un pugile un po’ particolare: mi piace combattere, allenarmi, fare sacrifici, però, mi piace anche riposarmi, viaggiare, dedicarmi alla mia vita e alla famiglia. Con grande soddisfazione questo mi ha portato a poter vincere un titolo italiano, un titolo internazionale, uno europeo e uno mondiale. E in tutto ciò ho riportato l’interesse su questo sport per quanto riguarda pubblico, sponsors e televisione”. Cantatore ha cambiato, a suo modo, l’idea del pugilato. Ma il pugilato come ha cambiato Cantatore? “Motivandomi, facendomi crescere con la testa, aprendomi nuovi orizzonti, perché io ho sempre creduto nel mio pugilato. Essere arrivati al punto di non saper dove mettere gli sponsors, aver un contratto Rai, perché la Rai vuole soltanto me come pugile in chiaro, avere quasi diecimila persone che ti seguono in ogni manifestazione, per me rappresenta il massimo. Adesso è tutto in crescere”. Dentro e fuori il ring la stoffa del campione sembra aver trovato il perfetto equilibrio tra forza e umanità, esperienza e comunicabilità. Progetti in vista per il pugile? “Una tappa di avvicinamento al mondiale a settembre con un incontro che organizzeremo allo Stadio Olimpico”. E per l’uomo? “Il mio obiettivo è quello di utilizzare la boxe, i suoi valori, la sua disciplina, come veicolo di educazione sociale. Per questo, dopo aver già seguito vari progetti, tra cui quello di seguire un gruppo di detenuti del carcere romano di Rebibbia, ho in mente di creare una grande scuola della boxe, dove poter insegnare vari tipi di boxe, da quella amatoriale a quella agonistica. Vorrei dare a tutti, anche a chi sta sulla sedia a rotelle, la possibilità di praticare questa meravigliosa disciplina. Una scuola anche per la formazione di nuovi talenti”. Qualche consiglio utile da seguire fin da ora? “Curare molto l’immagine e istruirsi il più possibile”. Perché bisogna essere campioni ancora prima di diventarlo. Parola di un grande boxeur….Dall’angolo al centro del ring, tutto è possibile!
FORSE POSSIAMO MODIFICARE IL DESTINO MA NON LO POSSIAMO CAMBIARE……….LIFE……………
NON SI FINISCE COSI’……………ARRIVA IL MOMENTO DI LASCIARE CIO’ CHE TU SAI A CHI CI CREDE
A VOLTE SI FINISCE AL TAPPETO NEL MOMENTO MENO ATTESO E NELLA MANIERA PIù DURA POSSIBILE…è Lì CHE ESCE ALLO SCOPERTO LA DIFFERENZA TRA L’UOMO E IL GLADIATORE…PERCHE IL GLADIATORE SI RIALZA…E CI RIPROVA…TI ASPETTO DI NUOVO SUL RING…
RIVINCITA A PRESTO
AVANTI CANTATORE
Mi capita nella palestra Body Work di allenarmi accanto a Vincenzo è un uomo simpaticissimo e alla mano come pugile cambia espressione del viso, tira fuori una carica a tal punto che i suoi colpi rimbombano nella sala, è un grande è un campione.
papi tu 6 il campione lo 6 ora e lo sarai x sempre rimarrai nei cuori della gente xk 6 speciale 6 un uomo un campione un mitico PADRE!! è abbastanza straziante vederti combattere ma una volta che vinto vedo nel tuo volto felicità!!!io senza di te sarei persa!!lo sport è nel sangue della famiglia k lo voglia o no…!!! ti voglio bene papà 6 il mio campione
mi è sembrato un pò sottotono……e che dire dell’avversario……. non è stato un bell’incontro! spero di vedere in futuro un cantatore migliore e da parte mia i miei migliori in bocca al lupo!!!!
Cantatore domina e vince ai punti
Bispo senza storia
http://www.iltempo.it/approfondimenti/index.aspx?id=1059887