di Giuliano Orlando

La romana Giulia Grenci, 28 anni, allieva del maestro Valerio Monti, presso la Palestra Popolare Revolution di Roma, supportata dal personal coach Dario Bongiovanni, attiva anche nella Muy Thai, dove ha ottenuto successi importanti è decisa a realizzare il traguardo tricolore nella boxe classica, la noble art, di cui è una allieva esemplare, possedendo una buona base tecnica, anche se non supportata da quella potenza che le avrebbe aperto le porte a successi importanti. L’esame è fissato per venerdì 22 novembre, presso il Palasport di Sarnico, cittadina posta sulla zona occidentale del Lago d’Iseo, in provincia di Bergamo, dove il promoter Mario Loreni, organizza una stuzzicante serata di boxe che comprende due campionati assoluti italiani, uno maschile e uno femminile, che vedranno protagonisti atleti e atlete lombardi. Il tricolore  “rosa” in questione è quello dei leggeri e, oltre alla Grenci, riguarda la lecchese Elena Ghezzi (3-1), 36 anni, al primo anno di professionismo, dal grande temperamento. Le due si conoscono bene, questo è il terzo confronto diretto. Una vittoria a testa, lo scorso marzo a Calolziocorte nel lecchese, la più battagliera Ghezzi ebbe la meglio, mentre a maggio in quel di Roma, prevalse la più tecnica Grenci. Vedremo chi vince la bella, che vale appunto il titolo italiano. Vacante dal 2014, quando Anita Torti, classe 1975, avvocato civilista milanese, con l’hobby della boxe lo conquistò a spese della romana Monica Gentili il 4 aprile a Pavia e si confermò quattro mesi dopo a Roma, contro la stessa rivale. Lasciandolo vacante per tentare la conquista europea. Adesso si ripete la sfida tra una lombarda e una laziale, Pronostico incertissimo, anche se la Ghezzi godrà del tifo locale. La Grenci è convinta di possedere le armi per vincere: “Mi sono preparata al meglio, potendo disporre di ottimi sparring e intende vendicare la mia amica Monica, che ci provò con poca fortuna. E’ tempo che il titolo nazionale approdi a Roma. La prima tappa che dovrà portarmi all’europeo”. La Ghezzi è di opinione opposta: “La più forte sono io e il titolo resta in Lombardia. Ormai conosco bene la romana, che si muove ma non fa male. La costringerò allo scambio e per lei saranno dolori”. Il ring dirà chi delle due ha ragione. Il clou è riservato al supergallo comasco Alessio Lorusso (8-4-3), 23 anni, il pugile più tatuato d’Italia, genietto del ring, non sempre in sintonia con le regole (vedi allenamenti) che la disciplina comporta. Non in questo caso, perché Vincenzo Gigliotti, pugile attivo dal 1995 al 2004, campione italiano e Intercontinentale WBA, sfidante europeo e mondiale, è un maestro che non lascia nulla al caso.  Nel suo moderno gym di Voghera, lo ha prepararlo al meglio, seguendo una preparazione accurata, in modo da presentarsi in condizione ottimale nella sfida contro Iacopo Lusci (5-5-1), 31 anni, torinese di Rivalta, professionista dal 2016, che ha vinto gli ultimi tre incontri e nel 2017 a Piossasco (To) fece pari con Lorusso, sui 6 round.  Gigliotti non sottovaluta lo sfidante: “E’ un pugile con mani pesanti e molto forte, tecnicamente inferiore a Lorusso, che non deve fare a botte, ma colpire e spostarsi subito. Cose che Alessio sa fare bene. Si tratta dell’esame di maturità. Se vince abbiamo un nome nuovo da lanciare, diversamente deve ricominciare da capo e non sarà facile”. Sulla sponda torinese, Lusci è convinto di spuntarla anche se ammette che non sarà facile: “Lorusso è uno che non accetta la battaglia, tocca e fugge. Ma stavolta so come fermarlo e la mia potenza farà la differenza. Non posso perdere questa insperata opportunità”. Prima di lui infatti era stato indicato Iuliano Gallo, che ha rinunciato per infortunio. RaiSport riprenderà in diretta dalle 23 i due tricolori, entrambi sui 10 round. Il cartellone prevede altri quattro incontri. Il welter varesino Michele Esposito (16-4-1), 33 anni, chiamato ad un test di preparazione al confronto del 28 febbraio 2020 al Palalido di Milano, contro l’imbattuto ucraino Maxim Prodan 18-0-1). L’avversario odierno è l’esperto Santos Medrano (10-66-5) 35 anni, del Nicaragua, residente in Spagna, attivo dal 2006, ben noto in Italia dove ha affrontato buona parte dei welter di casa nostra. Il superleggero Abdellah Lahlou (2-6-1), 30 anni, marocchino di stanza a Grumello dove vive e lavora, pro dal 2018, onesto collaudatore, trova il ventenne colombiano Angelo Gonzales (0-4), che abita a Cassola nel Veneto e cerca la prima vittoria. Il superwelter Michael Mendy (1) nato in Italia, passato pro a 34 anni, dopo la vittoria all’esordio, punta al bis nei confronti di “nonno” Jorge Ortiz (7-69-5) colombiano di 49 anni, residente in Spagna, professionista del 1993, abituale collaudatore degli italiani, avendone incontrato più di trenta nel corso della carriera. Per la cronaca la prima vittoria da pro, l’ha ottenuto nel 2005, dopo 32 sconfitte e tre pari. Terzo impegno pro per il gallo sassarese Cristian Zara (2) 22 anni, dalla brillante carriera in maglietta, impegnato sui sei tempi dal georgiano Spartak Shengelia (4-10) 25 anni, che lo scorso luglio a Piove di Sacco. ha tenuto ai punti contro il campione d’Europa in carica, Luca Rigoldi

Di Alfredo