Si sono conclusi, sul ring del Heydar Aliyev Sport Center, a Baku, in Azerbaijan, i 52simi Campionati Mondiali Militari. Un appuntamento importante che quest’anno ha visto all’opera 98 pugili in rappresentanza dio 19 nazioni. L’assenza delle temute Russia, Cina e Corea ha facilitato solo in parte l’ascesa al podio di nazioni come l’Uzbekistan, l’Azerbaijan e la Turchia, da non dimenticare l’India, comunque forti e molto preparate.


L’Italia, che ha partecipato con quattro atleti del Centro Sportivo Esercito, si è difesa bene e ha mostrato di essere all’altezza del più importante appuntamento dell’anno, considerando che, in questa edizione mondiale, il bottino del tricolore è aumentato. Dopo l’uscita di scena dei due fratelli Melis, il primo, Walter, nei 60 Kg., battuto dal forte uzbeko Bakhodir, e ed il secondo, Luca, bronzo militare dei IV Giochi Mondiali Militari del 2007, superato, nei 64 Kg., dall’indiano Som Bahadur Pun, i due caporalmaggiori rappresentanti della Squadra Azzurra Olimpica hanno cercato di raggiungere il massimo risultato in zona podio, mostrando una perfetta forma fisica.
Il romano Alessio Di Savino, campione italiano nel 2005 e nel 2007, e medaglia d’argento all’ultimo Torneo di Ostrava, che ha fatto parte della spedizione olimpica, dopo essersi qualificato ad Atene con la conquista dell’oro, nei 57 Kg., in Semifinale ha guadagnato la medaglia di bronzo nonostante meritasse di più rispetto al suo avversario Ismailov, atleta di casa, che lo ha battuto per 9 a 4.
Nella giornata final il tricolore si è fatto onore con l’altro azzurro che ha partecipato a Pechino 2008, il casertano di Piedimonte Matese Vittorio Jahin Parrinello, campione italiano nel 2005 e 2007 e argento all’ultimo Torneo di Ostrava, che ce l’ha messa tutta per raggiungere l’oro che, però, è andato al forte uzbeko Doniyarov che ha vinto con il punteggio di 12 a 3. “Parrinello – ha commentato il Team Captain Cap. Giuseppe Minissale – è stato molto contratto nelle prime due riprese e non ha potuto fare nulla contro il pugile uzbeko, veloce nella media distanza e velenoso ed esperto nella corta distanza e nel corpo a corpo. Vittorio, comunque, non si è mai arreso, né si è mai accontentato, lottando fino alla fine. Di sicuro, per il futuro, come il Torneo di Ostrava ci ha insegnato, sarà importante lavorare di più sulla cortissima distanza. Per ora, però, le soddisfazioni non sono mancate”.
A pensarla così sono anche i tecnici del Centro Sportivo Esercito Cesare Frontaloni e Michele Cirillo, che, insieme ai due azzurri, al Cap. Minissale, al Team Leader Ten. Col. Walter Forghino e all’arbitro/giudice, Sebastiano Sapuppo, si preparano per il viaggio di ritorno.   .

Per info e risultati www.cism-milsport.org

Ufficio Comunicazione FPI
Michela Pellegrini

 

Di Alfredo

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