BOLOGNA, 02.11. 2012 – (A.B.)-  Torna la boxe nella città felsinea dopo 11 anni: epoca  di quel memorabile match in cui Alessandro Duran sconfisse per ferita Maxim Nesterenko. In quella serata combattè anche Simone Rotolo, da poco al professionismo, ma già considerato una grande promessa. Lo scenario anche in quella occasione era il Madison, il glorioso PalaDozza, che aveva avuto il massimo fulgore negli negli anni ’50-’60-’70 con un lungo elenco di campioni come Duran padre e i figli, Nino Benvenuti, Sandro Mazzinghi, Patrizio Kalambay, Patrizio Oliva, Luigi Minchillo, Giulio Rinaldi ecc.

Logicamente erano i pugili emiliani a tener banco come fece Franco Cavicchi, per lungo tempo, Raimondo Nobile, Dante Canè, Remo Carati, Uber Bacilieri, Giuseppe Migliari per arrivare ad un passato “meno remoto” coi fratelli Stecca, Francesco Damiani, Valerio Nati ed altri che formano un lungo elenco
Simone Rotolo, ormai 36enne, era chiamato con l’organizzazione di Mario Loreni a riconfermare il titolo dei medi da lui conquistato quest’anno ai danni di Matteo Signani, al termine di un match considerato tra i migliori degli ultimi tempi, un match che aveva riqualificato i medi come la categoria regina del  boxing italiano, come lo fu per lungo tempo quella dei leggeri.  Sul ring bolognese  a saggiare le sue pretese c’era Lorenzo Cosseddu, anche lui un veterano coi suoi 35 anni. Le caratteristiche dei due erano garanzia di buono spettacolo già in partenza: tempismo e varietà di colpi da parte del bolognese, aggressività estenuante da parte del sardo. Gli angoli erano formati per il primo da Paolo Pesci, per il secondo da Fabrizio Cappai e Giulio Spagnoli. Il match prendeva il via agli ordini del signor De Ruvo, supervisor Massimo Barrovecchio. I giudici : Marzia Simili, Marco Moscadelli e Sauro Bertaccini.
Il match inizia come da copione con interpreti ben definiti e consapevoli del loro ruolo: attacchi di Cosseddu, mentre da parte del campione perfetta scelta di tempo con l’uso di un jab sinistro, usato per mantenere la distanza. Le prime riprese scivolano via con una leggera superiorità di Rotolo in virtù dei suoi sinistri ai quali s’accoppia il montante destro  appena la distanza si accorcia. Nel terzo round Cosseddu, spronato all’angolo da Cappai, imprime maggiore decisione nei suoi attacchi, e termina la ripresa all’attacco dopo un inizio favorevole a Rotolo. Il campione inizia il round successivo con il sopracciglio sinistro segnato. Cosseddu si fa sentire con il gancio destro e Rotolo pressato imposta le sue azioni in guardia destra. Nel quinto round la supremazia di Rotolo assume contorni più evidenti con una bella serie a due mani, mentre Cosseddu trova difficoltà a passare sotto i colpi d’incontro del campione. Cosseddu non demorde dal cercare l’iniziativa anche se il jab destro dell’avversario lo tiene a debita distanza. Nel settimo round Cosseddu spara mazzate anche al corpo per costringere Rotolo a rallentare la sua azione. Nell’ottavo round il sardo sanguina dallo zigomo sinistro. Il campione cambia spesso guardia e il match si accende ancora di più dopo un rabbioso 1-2 di Cosseddu. Il sardo caparbiamente va avanti e costringe Rotolo a dare il meglio di sé per fermarlo, ma comincia anche a dare segni di stanchezza di fronte ad un avversario ancora lucido e veloce. Sul verdetto favorevole a Rotolo non ci sono dubbi: Marzia Simili 100-90, Sauro Bertaccini 99-91, Marco Moscadelli 98-92. Non tragga in inganno l’ampio punteggio favorevole a Rotolo, perché Cosseddu lo ha impegnato per quasi tutte le riprese, ma sfortunatamente per il lui il campione era in giornata di grazia.
Intervistato da Davide Novelli e Nino Benvenuti il detentore del titolo riconosceva di essere stato impegnato al massimo da un avversario, dimostratosi più pericoloso di quanto fosse accreditato. Logicamente le sue mire, a 36 anni, sono rivolte ora al Titolo Europeo, anche se ci sono prima definire alcune condizioni tecniche e fisiche da perfezionare nella sua preparazione. Più modeste le mire di Lorenzo Cosseddu. Il sardo sa di avere disputato una buona prova ed è contento della sua prestazione. Le sue mire si fermano a questo benedetto titolo nazionale dei medi che gli è sfuggito per la terza volta, al quale si aggiunge il pari con Vincenzo Imparato per quello dei supermedi. Forza e costanza non gli mancano… anche se il tempo comincia a stringere. Buono anche l’esordio come commentatore di Manuel Cappai. Il ragazzo ha dimostrato di sapersi disimpegnare anche da bordo ring: la classe non è acqua.
 RISULTATI
Medi: Simone Rotolo (kg 72.200) b. Lorenzo Cosseddu (kg 72.200) a. p. 10 (Titolo Italiano).
Medi: Piero Mucci (kg 73.100) b. Ronny McField (kg. 73.400, Nic) a.p. 6.
Massimo Avosani (kg 65) b. Alexandru Florin (kg 65.800, Rom) kot 2.
Superleggeri: Samuele Esposito (kg 63.500) b. Laszlo Horvath (kg 65.800, Ung) ko 1.
Donne:
Piuma: Elga Comastri (55.300)  b. Anamarija Maras (55.300, Cro) ko 2.

Foto di Marco Chiesa

Di Alfredo