luca podda

di Michelangelo ANILE

 

Il dato è tratto.  Simone Federici si libera di canotta e casco ed entra con impeto nel  palcoscenico del pugilato professionista italiano. Sul ring della Palestra Giovanni XXIII a Villanova di Guidonia-Roma,  sabato 21 dicembre per l’organizzazione del Team Boxe Federici e l’ASD Boxe Roma Casalbruciato, la supervisione di Enrico Romanella, il pugile romano non impiega più di due riprese per spegnere le ambizioni del croato Matej  Bajamic, il tempo necessario  per testare certi meccanismi studiati in palestra con il maestro Franco Federici. L’emozione non paga dazio ed il pupillo della Boxe Loreni infiamma da subito il numeroso pubblico presente senza tatticismi  con attacchi frontali e ganci laterali forzati al massimo: il croato argina la furia del romano fino al punto di girarsi e concedere all’arbitro Di Mario il diritto di fermare il match per KO. Qualche addetto ai lavori parla di una certa somiglianza con Marciano, altri si spingono oltre  e parlano di Tyson. A noi non piacciano i paragoni,  confermiamo  soltanto   il fatto che Simone Federici  ha un suo stile ed una scuola di pugilato con  firma d’autore.  In casa Federici,  Franco Federici  insegna, non c’è  spazio per le attenuanti: il vigore fisico oltre l’ostacolo  e soprattutto il “cuore”,  sono le cartine di tornasole che fanno la differenza. Di sfondo, un’intera comunità al seguito, i rumorosi residenti del quartiere di Corcolle di Roma Est  incitano il beniamino di casa fin dalle prime battute per poi portare lo stesso in trionfo. E’ proprio  il caso di dirlo: chi bene inizia è a metà dell’opera. Cambia il discorso per l’estroso e talentuoso Luca Podda.  Dopo quattro riprese di assoluto dominio, nel corso della quinta ripresa incappa in un colpo d’incontro e finisce al tappeto. Il croato Ivan Stupalo, due match e due vittorie per KO, si conferma picchiatore e rovina in parte la festa.  Podda, integro,  recupera e chiude il match in attacco aggiudicandosi l’intera posta  in palio senza attenuative.  Siamo certi, conoscendo il pugile sardo, che certe occasioni maturano ancor  più l’atleta quanto di una vittoria ottenuta con il minimo sforzo. E’ certo un fatto. A due mesi circa dalla scomparsa del fratello minore Matteo,  Luca Podda ha  la forza di salire sul ring ed insieme alla famiglia di onorare il pugilato italiano e soprattutto di mettere  in evidenza il merito dello sport dove spesso la vita  si rifugia  proprio per ripartire.  In apertura quattro match dilettanti dove  si confermano Pettinelli, Papola e Carbotta, solo un pari tra Mazzulla e Bernasconi. Numerosi gli ospiti d’onore:  Cipriani Ernelio vice sindaco del Comune di Guidonia Montecelio;  Marcello Stella e  Roberto Aschi per la FPI; Manuel Lancia, Dario Vangeli , Mario Federici, Gianluca Tamburrini e  Miriam Podda per il pugilato italiano; Alfredo Bruno e Stefano Fantogini per la stampa; Renata Romagnoli e Gianluca Fabi per la fotografia. Ottima la performance del ringannouncer Mimmo Zanbara.

 

RISULTATI :

Professionisti :

S.M. Luca Podda  (Boxe Loreni) b Ivan Stupalo (Croazia) PTS 6R
M. L. Simone Federici (Boxe loreni) b Matej Bajamic (91,5 Kg) TKO 2R 44″

Dilettanti:

Giorgio Pettinelli (Team Boxe Roma XI) b Andrea Bianchi (Vigor Perconti)
Luca Papola (Boxe Campagnano) b Leonardo Bevilacqua (Body Fight)
Valerio Mazzulla (Boxe Tricolore) e Valerio Bernasconi (Boxe Academy) pari
Mirko Carbotti (Casalbruciato) b Matteo Scarponi (Boxing Arcesi) RSCI2

 

Arbitri: Stipa, Casentini (CR), Giacomini e Di Mario

 

Medico riunione: Dott. Bonanni

 

Di Alfredo