COMUNICATO STAMPA N.° 30/2012
     BARI 11 dicembre 2012

         Praticare il pugilato al cospetto dell’acciaieria di Taranto. L’Ilva è una società per azioni del Gruppo Riva che si occupa prevalentemente della produzione e trasformazione dell’acciaio. Con il nome della originaria azienda fondata nel 1905, è nata sulle ceneri della dismessa Italsider. Prende il nome dal nome latino dell’isola d’Elba, dalla quale era estratto il minerale di ferro che alimentava i primi altiforni costruiti in Italia a fine Ottocento. Il più importante stabilimento italiano è situato a Taranto, e costituisce il maggior complesso industriale per la lavorazione dell’acciaio in Europa. In questi ultimi giorni, però si decide sul futuro di questo grande polmone di lavoro ma purtroppo anche di veleni.


          Nella città di Taranto, esistono tre realtà affiliate con la Federazione Pugilistica Italiana: la Quero-Chiloiro (che ospita anche l’Asd Pugilistica Taranto) in Via Emilia, la Unicorn Team Boxe “A. Bello” in Via Mar Grande e l’Asd Boxe Team Cupri, presente nella Masseria Vaccarella quartiere Paolo VI.
 
          «La nostra realtà è presente nel quartiere Italia-Montegranaro, quindi si tratta di una zona residenziale particolarmente non soggetta ai fumi dell’Ilva – spiega il tecnico Aldo Quero – A dire il vero, quando soffia la tramontana, veniamo raggiunti spesso dai gas che sprigiona la raffineria dell’Eni; purtroppo tutta la città di Taranto è contaminata dall’inquinamento ma torno a ribadire che la nostra posizione geografica ci garantisce una minore esposizione all’inquinamento. Nella nostra palestra, ci sono diversi atleti che lavorano proprio all’interno dello stabilimento dell’Ilva. A Taranto esistono prevalentemente tre categorie lavorative: chi si arruola nella Marina Militare, chi sceglie l’avvocatura, mentre la terza opzione è giustappunto diventare un operaio dell’Ilva. Taranto dovrebbe essere disintossicata ma al contempo non si può lasciare a casa migliaia di lavoratori».

          All’interno del Palafiom (in Via Mar Grande), è presente la Unicorn Team Boxe “A. Bello” in Via Mar Grande, diretta dal tecnico Andrea Bello. «Conosco molto bene la realtà dell’Ilva anche dall’interno della struttura – spiega il tecnico Bello – Per fortuna con i miei ragazzi pratichiamo la boxe in un ambiente chiuso, anche se di tanto in tanto usciamo anche all’esterno della struttura per effettuare un po’ di corsa; ovviamente i cattivi odori in alcune giornate si sentono ma purtroppo non possiamo farci nulla. Nella mia palestra nessuno dei miei ragazzi lavora all’Ilva, anche perché la maggior parte sono atleti molto giovani. Chissà se un giorno cambierà davvero qualcosa».

          Infine, la situazione sembra essere decisamente più clemente nel quartiere Paolo VI, dove una vasta area alla periferia di Taranto, ospita la Masseria Vaccarella e, al suo interno l’Asd Boxe Team Cupri.
«Il Quartiere Paolo VI, è sicuramente un luogo lontano dai fumi pericolosi dell’Ilva – spiega il tecnico Salvatore Cupri – Questa zona è stata scelta proprio perché geograficamente adatta per ospitare un piccolo polmone d’aria pulita: un quartiere costellato da alberi e tanto verde. Abbiamo quindi la fortuna di praticare la boxe praticamente in aperta campagna (sulla Taranto-Grottaglie); da noi i camini dell’Ilva si vedono ma la situazione è decisamente più clemente. Nel nostro centro, peraltro, i lavoratori dell’Ilva possono usufruire di uno sconto, considerato che la struttura da noi utilizzata, è stata costruita e progettata, proprio per creare un’area verde per i dipendenti dell’acciaieria».

 UFFICIO STAMPA
Sandro Turco

Di Alfredo