Stasera a Poitiers Emiliano Salvini ( + 12, – 6, = 1), 30 anni, campione italiano dei gallo, tenta una sorta di “Mission impossible” affrontando Mahyar Monshipour ( + 28, 19 per ko, – 3, = 2), 33 anni, ex campione del mondo dei supergallo WBA. Il match trova la sua ragion d’essere attraverso la lunga assenza dal ring ( più di due anni e mezzo ) di questo iraniano, cittadino francese con tutti gli onori per le sue incredibili imprese. Il soprannome di “Little Tyson” la dice lunga sulle sue qualità di pugile spregiudicato in attacco e dotato di potenza fuori del comune per la sua categoria.

C’è un’altra considerazione da non sottovalutare che potrebbe, ma non sappiamo fino a quanto, rendere più incerto il risultato. L’ultimo match disputato da Monshipour è stato nel 2006 contro il thailandese Somsak Sitchatchawal dal quale subì una tremenda punizione per kot dopo 10 cruente riprese proprio davanti al suo pubblico dentro il PalaSport di Levallois. Il guerriero aveva abbassato le armi dopo sei sfide mondiali tutte vinte prima del limite.

Adesso “ Little Tyson” intende tornare programmando quattro incontri che dovrebbero portarlo, secondo la sua idea, ad una nuova sfida mondiale. Non improvvisa Monshipour e lo dichiara facendo presente che si sta allenando dal febbraio di quest’anno ed ora si sente pronto. Trovargli il primo avversario non è stato cosa facile fino a quando Emiliano Salvini e Marcello Paciucci hanno detto sì, dopo un lungo colloquio tra loro due. Salvini ha valutato i pro e i contro, compreso una buona borsa e la fama che ne ricaverebbe se disputasse di fronte ad un simile avversario un bel match, senza necessariamente scendere dal ring da vincitore.
Qui in Italia si guarda a questo match con curiosità anche se la diffidenza regna sovrana, la favola di “Rocky” potrebbe avere un seguito, sia pure imprevisto. Rimangono sempre scolpite le parole di un grande maestro: “Hanno entrambi due mani, quindi partono alla pari, poi sarà il ring a decidere”. 

Di Alfredo

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