bottai-uzun2Ieri sera (venerdì) Lenny Bottai ha conquistato il Campionato Internazionale Ibo dei superwelter battendo ai punti il tedesco Turgay Uzun dopo 12 intensi round passati sempre all’attacco. In festa gli oltre mille livornesi che hanno gremito il PalaMacchia per supportare il proprio campione. Grande soddisfazione anche da parte del manager Sergio Cavallari per la vittoria del proprio assistito e per l’ottima riuscita della serata organizzata dalla sua Boxe Promotion in collaborazione con la Spes Fortitude Livorno.
Il verdetto dei giudici è stato unanime: due 120 a 108 per Bottai (vinte cioè tutte le riprese) ed un 119-109 (una pari). Ma l’incontro, aldilà di quanto dica il punteggio, non è stato affatto facile: il livornese ha dovuto esprimersi al meglio dal primo all’ultimo secondo di ogni round per togliere ogni possibilità di azione ad un avversario pericoloso, ben più esperto di lui, tre volte campione di Germania, capace ad esempio di mettere alle corde un cliente come Marco Shulze.
Bottai, incitato dalla propria gente, inizia il match molto attento, quasi contratto, ma da subito prendendo l’iniziativa, pur senza mai scoprirsi. Uzun infatti appare minaccioso, quasi strafottente anche nei confronti del pubblico che lo ha coperto di fischi all’ingresso sul ring. Il tedesco nelle prime fasi si limita a qualche rapida ribattuta, che appare potenzialmente pericolosa, evidentemente attendendo un successivo calo psicofisico dell’italiano, novizio della distanza delle 12 riprese. Calo che non arriverà mai, a dimostrazione di una preparazione e di una concentrazione perfette.

bottai-uzun1
Lenny si aggiudica tutte le prime riprese tenendo sempre l’iniziativa in modo intelligente, in attesa che Uzun scopra le sue carte. Nell’attesa, però, il tedesco continua a prenderle, e sarà lui, nel corso del match, ad accusare un calo. I colpi di Bottai da ricordare, accompagnati dal boato del pubblico, sono tanti, anche se mai risolutivi; Uzai ogni tanto ci prova, ma con scarsa precisione, ed appare sempre più frustrato. La sua vera reazione arriva durante la nona ripresa, quando riesce a far intuire di che pasta sia fatto mettendo a segno in rapida successione un destro e un sinistro assai precisi. Bottai per un attimo sembra accusare, ma riprende subito la sua azione. Questo probabilmente è il round che uno dei tre giudici ha giudicato pari. Il match entra finalmente nel vivo: il tedesco riesce ora talvolta ad attaccare, ma le repliche dell’italiano lo sovrastano sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Nell’ultima ripresa finalmente Bottai boxa più sciolto regalando gli ultimi attimi di esaltazione al proprio pubblico.
Verdetto unanime e senza discussioni, dopo un incontro vero in cui un pugile pericoloso _ Uzun _ non è mai riuscito a sfoderare le proprie armi perché l’avversario _ l’italiano _ glielo ha impedito dall’inizio alla fine con una prestazione intensa e intelligente, di cuore e di testa, quasi all’unisono con il proprio pubblico che alla fine si è riversato sul ring per festeggiare insieme a lui.
Ricco anche il sottoclou, con tre incontri professionistici sulla distanza delle sei riprese. Nei medi Ilir Mustafa ha vinto ai punti contro il ceco Patrik Hruska, il quale ha più volte cercato di mettere in difficoltà il fiorentino-kosovaro di Cavallari coinvolgendolo in scambi stretti. In uno di questi però, durante il secondo round, Mustafa mette a segno un perfetto colpo d’incontro atterrando l’avversario, il quale si rialza senza mollare fino al termine del match. Nei superwelter vittoria ai punti netta ma anche in questo caso un po’ sofferta per il pratese Francesco Di Fiore (Cavallari) nei confronti dell’ungherese Attila Kiss, che lo ha impegnato dall’inizio alla fine. “Sia Ilir che Francesco _ dice Cavallari _ hanno boxato bene contro due avversari veri, ed entrambi meritano nei prossimi mesi una possibilità importante”. In apertura, nei mediomassimi, netta vittoria per ko tecnico alla quarta di Vigan Mustafa contro il romeno Florin Bogdan.

Francesco Ventura – addetto stampa Boxe Promotion Cavallari

Di Massimo