A Città del Messico Jessica Chavez, campionessa mondiale WBC dei mosca, ha conservato il titolo battendo per ferita (TD al 9° round) la sfidante, Simona Galassi, ex campionessa del mondo sia tra i dilettanti che tra i professionisti. Dovremmo inoltrarci nella cronaca di un match per nulla scontato fino all’interruzione. Ma stavolta scegliamo una via di comodo, ma nello stesso tempo importante e bella: la lettera di Alessandro Duran alla sua Simona, anzi alla nostra Simona Galassi, campeggia su facebook con parole difficili da eguagliare, pur nella loro semplicità:

“Grazie Simona per tutto quello che hai fatto e dato. Grazie per la serietà,la passione e l’amore che hai messo in questo sport. Grazie perché mi hai dato fiducia sempre. Grazie perché sei l’atleta che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Tu mi hai portato indietro nel tempo. In te mi sono rivisto pugile. La tua serietà, la tua tenacia, la tua voglia di essere sempre la numero uno sono da prendere d’esempio. Grazie Simona che nel momento più delicato della tua carriera ti sei affidata a me. Abbiamo trascorso 3 anni meravigliosi ottenendo vittorie importanti e subendo sconfitte ingiuste. Stasera abbiamo perso chiaramente. Stasera il peso degli anni, della fatica ha presentato il conto. Sconfitta ma non umiliata. Nessun rammarico cara Simona. Oggi hai dato tutto quello che potevi. E quello che avevi erano orgoglio e coraggio. La Chavez non è certo un fulmine di guerra. Se sul ring ci fosse stata la Simona di Manerba sarebbe stata una passeggiata. Ma purtroppo so benissimo che l’anagrafe presenta il conto tutto in una sera. Cara Simona ho creduto fino all’ultimo che potessi capovolgere l’incontro e quello che avevo dentro ho cercato di trasmettertelo. Non ci sono riuscito e abbiamo perso insieme. Simona puoi girare a testa alta perché rimani una grande. Io e tutti quelli che amano il pugilato possiamo dirti solo grazie. Ti voglio bene ragazzina.Grazie di tutto”.

Di Alfredo