di Primiano Michele Schiavoneimg

La fermezza del peso leggero Paolo Rosi di trasferirsi negli Stati Uniti lo ripagò con una chance mondiale, cosa che negli anni ’50 era impossibile ottenere stando in Italia. Il 23 febbraio del 1959 il pugile originario Rieti si trovò di fronte al mancino filippino Flash Elorde, un autentico asso che aveva vinto tutto nell’area asiatica e pacifica, debuttante negli States. Quella sera a San Francisco, in California, l’italo-americano mostrò le sue doti di fuoriclasse e si aggiudicò il verdetto ai punti in 10 riprese. Per capire la portata dell’avversario basti sapere che l’anno seguente Elorde divenne campione del mondo superpiuma e regnò per 7 anni. Il successo di Rosi fu rilevante al punto da essere accettato sfidante del campione del mondo Joe Brown, uno dei più formidabili della categoria delle 135-libbre, capace di governare per 5 anni con 12 difese vittoriose. Rosi, professionista dal gennaio 1951, affrontò altre future teste coronate come Eddie Perkins, Carlos Ortiz e Carlos “Morocho” Hernandez, prima di chiudere la carriera nel giugno 1962, dopo aver totalizzato 49 confronti: 37-10-2.

Fonte www.sportenote.com

Di Alfredo