di Giuliano Orlando
Nella storia ultracentenaria dei titoli nazionali, Asti non aveva mai ospitato un tricolore di boxe. Statisticamente si tratta della sfida numero 1635 e la 165° nei medi. Il manager Mario Loreni con la partecipazione della locale palestra e alcuni sponsor ha portato questo campionato in casa del cosfidante Etinosa Oliha, il giovane pugile cresciuto alla Skull (teschio) Boxe, gestita da Davide Greguoldo, un giovane maestro, che non impiegò molto tempo a capire che quel ragazzo di colore, genitori nigeriani inseriti da anni a Torino, prima di trasferirsi nella nuova località, aveva qualità notevoli, ma nel contempo occorreva operare con calma per non bruciarlo. “Etinosa è un ragazzo naturalmente molto forte, ma la boxe non è esercizio di pura forza. Per questo è stato necessario svezzarlo giorno dopo giorno. La sua grande qualità è l’entusiasmo e la disciplina. Ascolta e cerca di eseguire quanto gli chiedi. Inoltre è giustamente ambizioso e ha capito che fare esperienza negli USA sarebbe stato utile. Con la mia completa approvazione, appena passato pro, è partito per l’America e ogni volta è tornato più consapevole dei suoi mezzi”. Non avete pensato ai Giochi di Tokyo?
“Nel 2017 a 18 anni, ha vinto i regionali piemontesi e ha preso parte agli assoluti di Gorizia, perdendo col sardo Aroni molto più esperto. Nel frattempo il maestro Alessandro Boncinelli, che vanta tra i suoi allievi Bundu a Obbadi, lo segnalò a Mario Loreni che si mise in contatto con noi, proponendoci di farlo passare professionista, assicurandogli attività continuativa. Il procuratore bresciano è stato di parola, in meno di due anni Oliha ha disputato 10 incontri tutti vinti e venerdì nella sua Asti punta a diventare campione d’Italia nei medi, una categoria prestigiosa. Il pugile compirà 21 anni a giugno, quindi ha davanti una carriera promettente. Al momento la sua dote maggiore è l’esplosività e il ritmo già notevole. Deve perfezionare la parte tecnica e ci stiamo lavorando. Il suo avversario ha una base migliore e molta velocità, oltre a sapersi muovere bene. A nostro vantaggio i 10 round, che a gioco lungo potrebbero fare la differenza. De Novellis compirà 40 anni a giugno, mentre nello stesso mese Etinosa arriva a 21 anni. Inizialmente il campano sarà un bersaglio molto difficile da inquadrare. Col passare dei round il match dovrebbe orientarsi per noi. Almeno questo è il mio pensiero”.
Per il beniamino locale, una grande opportunità che farà il possibile per la farsela sfuggire. Anche se non nasconde che non sarà impresa semplice: “Se De Novellis ha accettato di venire ad Asti, avrà fatto bene i suoi conti e non certo per farsi battere. Lui ha più esperienza e una lunga attività nei dilettanti con risultati importanti. Da professionista dal 2006 al 2008, era partito forte, poi si è fermato e ha ripreso solo nel 2016 disputando 3 incontri, due vinti e uno perduto contro Mastromarino. Ho visto l’incontro in tivù e debbo dire che almeno il pari l’avrebbe meritato. Comunque non lo sottovaluto e seguirò i consigli del mio maestro nella gestione del match. Certo, punto a vincere e dare al mio pubblico la soddisfazione di avere il primo campione italiano di Asti”.
Dall’altra sponda, quella campana, senza cullare illusioni, l’opportunità di un titolo italiano, viene affrontata con serenità e la speranza di capovolgere il pronostico. Carlo De Novellis, seguito dal padre Guido e dal maestro Gerardo Esposito, è giunto ad Asti in perfetta condizione. “Abbiamo studiato l’avversario – ha detto il non più verde cosfidante – per cui anche da parte nostra ci sono possibilità di tornare a casa col titolo”. Non solo la conquista, ma anche l’impegno sociale portato avanti da anni, a favore dell’autismo. Ieri con altri pugili professionisti e tecnici della Campania si sono incontrati presso il Bar Hard Cafe’ di Asti con l’associazione piemontese Angeli di Ninfa per supportare la causa dell’autismo. “Il pugilato campano è da sempre sensibile alle più ampie aperture affinchè la pratica della boxe sia accessibile e praticabile a tutti – spiega il rappresentante dei tecnici della Campania – L’autismo e le altre disabilità hanno bisogno di ponti non di barriere e di discriminazioni. Abbiamo superato il tempo di quando alcuni medici vietavano la pratica sportiva a giovani affetti da autismo. Adesso rivolgiamo i nostri sforzi verso una piena e concreta integrazione”.
Non solo un tricolore, che verrà trasmesso in diretta su Rai Sport dalle 23, ma altri confronti che danno alla serata l’etichetta di grande appuntamento con la boxe. Torna Mirco Valentino (8-1), 35 anni e non sentirli, dopo la sfida europea con Francesco Patera, disputata alla pari, che i tre giudici, in perfetta malafede hanno rovinato. Affronta sulle 8 riprese, Nestor Maradiaga (8-5-1), 18 anni, al debutto in Europa, proveniente dal Nicaragua, professionista a soli 15 anni. Pure l’avversario di Gianluca Picardi (7), 28 anni, lanciato verso il tricolore superleggeri sulle orme del fratello maggiore Vincenzo (36 anni), fresco campione dei gallo, Avversario il serbo Nikola Vlatkov (5-3-1), 18 anni, inedito in Italia. Per il gallo Cristian Zara (3), Rade Joksimovic (1-1) altro serbo di 20 anni. Il leggero Hassan Nourdine (10-5), nato in Marocco, cresciuto ad Asti, che lo scorso ottobre ha invano tentato a Bologna di scalzare Ablin Kaba (12) dal trono dei superleggeri, affronta Lester Castillano (4-35) ispano, sui sei round. Il supermedio Fernando Vargas Velasquez (2), residente a Grugliasco (To) 25 anni, contro l’esperto George Ortiz (7-70-5), del Nicaragua, residente in Spagna. Il medio Samuel Nmomah (13), 23 anni, nigeriano di stanza a Novara, della OPI 82, se la vedrà col pavese Alberto Rizzi (1-2-1), passato pro nel 2019 a 30 anni, pugile generoso. Primo colpo di gong alle 20.00.