COMUNICATO STAMPA N.° 06/2013
     BARI 07 febbraio 2013

          Sabato 5 febbraio a Bari, si è svolta la prima riunione riservata al Gruppo Abitri Giudici, del Comitato Regionale FPI Puglia-Basilicata. Tra i presenti, anche Maria Rizzardo, Arbitro Internazionale Aiba (2 Stelle) e attuale rappresentante del GAG del CR Puglia-Basilicata, alla quale abbiamo posto alcune domande.
     Maria Rizzardo, possiamo tracciare un bilancio dell’attività arbitrale all’interno del Comitato Regionale?
          «Beh, nei giorni scorsi, ci siamo incontrati ed è stata personalmente la prima riunione in qualità di rappresentante regionale. Innanzitutto abbiamo analizzato l’attività svolta nel quadriennio appena archiviato e diretto – per quanto concerne il movimento arbitrale – dal mio predecessore: Sebastiano Sapuppo».


     Qual è attualmente lo stato di salute dell’attività arbitrale regionale?
          «Ad oggi, possiamo disporre di un organico di 15 arbitri, però spalmati sul territorio in maniera non omogenea: a Taranto ravvisiamo la più alta percentuale, mentre nelle province di Bari e Brindisi, persiste l’esigenza di arruolare nuove leve. Questo risvolto sarebbe necessario proprio per rendere più omogenea la distribuzione degli arbitri sull’intero territorio di nostra competenza. Decisamente più allarmante è la situazione relativa ai Commissari di Riunione, dove attualmente possiamo disporre soltanto di due unità. Proprio a tal riguardo, nell’incontro di Bari, abbiamo pianificato un corso per aspiranti arbitri e commissari di riunione».
     Quali caratteristiche sono richieste per diventare Arbitro o Commissario di Riunione?
          «A mio avviso, è fondamentale che gli interessati al corso abbiamo dimestichezza con il pugilato; al contempo è necessario possedere una forte passione ed una grande forza di volontà, considerato che non c’è un ritorno economico tale da giustificare l’impegno profuso. Inoltre, credo che il corso sia particolarmente indicato per i giovani, i quali potrebbero disporre di notevole dispolità e soprattutto candidati a poter acquisire esperienza utile per crescere e migliorarsi. Un po’ diverso è il discorso relativo ai Commissari di Riunione, ai quali è richiesto maggiore carisma, personalità; quindi è indicato per persone decisamente più mature».
     Come si articola un corso per arbitri e Commissari di Riunione?
          «Per gli arbitri si dovranno affrontare 60 ore di lezioni teoriche e 60 ore di pratica sul ring; la teoria si articola con lo studio dei diversi regolamenti federali e disciplinari disposti per i dilettanti e professionisti. Il corso per i Commissari di Riunione, invece, ha una durata – in termini di ore – più contenuta e l’aspetto pratico si sviluppa con un affiancamento durante le riunioni ufficiali organizzate dal Comitato».
     In che percentuale è presente la componente femminile nel settore arbitrale italiano?
          «Le “quote rosa” in Italia sono ben rappresentate. Soprattutto in regioni come Lazio e Toscana, la presenza delle donne è decisamente corposa. In Puglia, solo da pochi mesi sono finalmente in compagnia di una collega; quindi per diversi anni sono stata l’unica rappresentante femminile in ambito arbitrale. Se devo essere sincera, anche dal punto di vista delle atlete, la Puglia dovrebbe sforzarsi ad incrementare il numero di affiliazioni. Difatti le regioni già citate (Lazio e Toscana) vantano anche un corposo bacino di atlete».
     Come nasce per Maria Rizzardo, la passione per il mondo arbitrale?
          «Beh, è semplice; provengo da una famiglia appassionata di pugilato. Mio padre è stato un pugile e successivamente un maestro; mentre i miei fratelli sono stati dei pugili capaci di entrare a far parte anche del giro della nazionale. Quindi la mia presenza sul ring è giustificata proprio da queste componenti. Non nascondo il fatto di aver inizialmente manifestato un certo scetticismo dettato proprio dalla quasi totale assenza di donne arbitro (Rizzardo ha iniziato a svolgere il ruolo di arbitro nel 1994, ndr) ma a piccoli passi e sempre in punta di piedi, ho assaporato notevoli soddisfazioni».
     Qual è il sogno nel cassetto per Maria Rizzardo?
          «Mah, credo sia il sogno nel cassetto di ogni arbitro; anzi di ogni atleta, ovvero quello di essere protagonisti nelle competizioni internazionali. Devo ammettere che per fortuna ho già presenziato in diverse manifestazioni internazionali ma la massima aspirazione resta certamente quella delle Olimpiadi. Se devo essere sincera, sono stata ad un passo da Londra 2012 ma il destino non ha voluto che ciò accedesse. Di certo riproveremo alla prossima occasione».
     Per concludere a Maria Rizzardo chiediamo di confezionare un piccolo spot, riservato per chi volesse avvicinarsi al mondo arbitrale
          «Posso dire semplicemente che si tratta di uno sport e in quanto tale è determinante possedere una grande passione, tenacia e coraggio, componenti utili soprattutto per affrontare i momenti difficili e qualche volta anche spiacevoli. Ma torno a ribadire il fatto che si tratta di una disciplina capace di regalare tante soddisfazioni e capace di far instaurare rapporti umani e professionali costruttivi e importanti».

          L’intervista a Maria Rizzardo è anche disponibile sul canale youtube del CR Puglia-Basilicata cliccando il seguente link http://www.youtube.com/watch?v=gumqYqBjeFU

UFFICIO STAMPA
Sandro Turco

Di Alfredo