Fiorentino e nipote d’arte (lo zio Gaetano è stato campione italiano e si è ritirato da imbattuto), il superpiuma Angelo Ardito, gestito dalla manager Monia Cavini, dopo una carriera finora senza troppi squilli, il prossimo 25 febbraio cercherà di dare un senso alla sua attività agonistica cercando di strappare a Benoit Manno, campione italiano di categoria, la cintura tricolore in quella che è una difesa volontaria che la manager di Ardito, la stessa di Manno, gli ha offerto. Il match e tutta la riunione, che si svolgerà al Bocciodromo di Savigliano, avrà con altro match clou il tentativo di conquista del titolo Europeo della stessa categoria di peso da parte di Antonio De Vitis contro il campione belga Fegatilli, sarà irradiata in diretta in tutto il mondo da Sportitalia.

-Angelo, per chi non ti conosce, racconta che pugile sei.
-Stilisticamente sono un pugile tecnico-picchiatore.

-Come ci si sente a dover combattere per il titolo italiano?
-Questo titolo è una grande responsabilità per me, ma è quello che desideravo della mia carriera pugilistica.

-Manno lo hai affrontato già due volte, perdendo però di strettissima misura. Cosa pensi di quei combattimenti?
-Riguardo Manno è un pugile molto bravo tecnicamente , parlando dell’ultimo match è stato un match alla pari le mie difficoltà sono state dai troppi pensieri dovuti a motivi personali.

-Ti emoziona sapere che andrai in diretta in tutto il mondo tramite Sportitalia?
-Riguardo al match su Sportitalia cerco di dargli il giusto peso anche se non nego l’emozione che è tanta.

-Cosa vorrebbe dire per te e per Firenze vincere quella cintura?
-Sarebbe davvero bellissimo, ma al momento non ne voglio parlare…

-Cosa pensi della famiglia Canti Cavini che ti amministra?
-Penso che devo solo ringraziarli per la grande occasione che mi stanno dando.

Andrea Bacci

 

Di Alfredo